10 Novembre 2021, 16:56 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Finalmente una buona notizia: il Consiglio di Stato azzera tutte le concessioni balneari dal 2024. Con leggi e leggine o con regolamenti vari l'Italia e la Sicilia in particolare avevano prorogato all'infinito tali concessioni demaniali, trasformando il demanio marittimo in una sorta di merce di scambio con un disprezzo senza pari della concorrenza e dei diritti dei cittadini.
Cefalù ne è da anni un esempio. Basta guardare alle concessioni sulla spiaggia del Lungomare e all'incapacità della sua Amministrazione di dotarsi di un Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo – PUDM. Esso avrebbe permesso al Comune d'intervenire nel rilascio delle concessioni delle sue spiagge. Ma, in tutt'altre faccende affaccendato, per ben dieci anni essa non ha saputo agire in difesa di un suo bene.
Adesso questa sentenza del Consiglio di Stato ci metterà al passo con le norme europee, ma soprattutto con i sani principi del diritto e dell'economia. Non più, infatti, la difesa di diritti male acquisiti, persino con raccomandazioni clientelari, ma una libera concorrenza. E a trarne vantaggio saranno soprattutto i cittadini, non più in balia dell'amico del potente.
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Commenti
Mauro Gagliano -
spiaggie