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2 Aprile 2022, 19:22 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |


Neanche la Democrazia Cristiana, nonostante fosse non democratica né cristiana, riuscì nell'intento di ridare al vescovado tutto quello che lo Stato laico dell'Italia unita le aveva tolto. Stanno riuscendoci i politici di oggi; quei politici, che hanno tradito le speranze di Mandralisca, di Salvatore Spinuzza e dei fratelli Botta. Questi politici traditori della nostra storia hanno consegnato al vescovado persino un bene, che non apparteneva alla Chiesa, bensì alla famiglia Ventimiglia. Un bene smembrato e ridotto, da quel grande palazzo, che andava dalla via Amendola a via dei Carbonari, a due stanze, dove pseudo architetti hanno dato libero sfogo alle loro orrende fantasie.
Il risultato di queste restituzioni o donazioni si è ripetuto nel corso degli anni: chiese vendute e magari trasformate in B&B oppure abbandonate a una lenta autodistruzione. Non nego che, oltre ai politici e ai rappresentanti delle Istituzioni religiose, anche i cittadini hanno le loro responsabilità; quantomeno quella di subire in silenzio questi furti con destrezza, possibili in considerazione della loro ignoranza della loro storia o, nei rari casi in cui la conoscono, del loro mancato rispetto e amore per essa.
Queste considerazioni mi hanno spinto nelle ultime settimane a insistere nel richiamare uomini del più antico e del più recente passato, che hanno spiegato, meglio di come potrei farlo io, come ogni angolo di Cefalù ha una sua ragione storica. Eppure, nonostante tali ragioni storiche, non c'è angolo di Cefalù non deturpato perfino con il consenso dell'Amministrazione. Vedi, per esempio, i tavoli sparsi in ogni dove, anche concedendo il suolo pubblico a quei locali che hanno a disposizione un ampio giardino interno. Per non dire di magazzini, di ciabattini e di rosticcerie in palazzi storici!
A ben pensarci, devo ammettere che forse la Chiesa saprà conservare meglio ciò che noi abbiamo dimostrato di non meritare, perché non abbiamo saputo rispettarlo ed esserne degni eredi. Quindi, auguri per l'affidamento, che si è inaugurato oggi, dell'Osterio Magno!
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