Nel LXX anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale di Mons. Crispino Valenziano

Ritratto di Saro Di Paola

26 Dicembre 2024, 09:41 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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A Monsignor Crispino Valenziano
                                                  

nel LXX anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale
    

    

La Misericordia del Padre Ti doni altre occasioni di esultanza della Celebrazione del Martire Santo Stefano, nello Spirito e con la Chiesa.
La Chiesa se ne allieterà con Te.
                                                             

Saro Di Paola, 26 dicembre 2024

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Indotto dalla nota dell'Amico Saro Di Paola, pubblicata in relazione al settantesimo genetliaco dell'ordinazione sacerdotale del Rev/mo Nons. Crispino Valenziano, al quale mi permetto di unire anche i miei auguri per tale fausta ricorrenza, mi sono trovato a visionare l'intervista fatta qualche tempo fa al Suddetto dalla giornalista Monica Mondo. Intervista condotta con eleganza dialettica, intelligenza ed esaustiva nelle dotte risposte del Prelato. Per quanto io sia conterraneo del Monsignore, credo di averlo conosciuto sempre superficialmente ed i nostri rapporti non sono mai andati al di là del deferente saluto da parte mia e del cordiale riscontro da parte sua, in occasione di fortuiti rari incontri. Grazie all'anzidetta intervista credo di essere venuto a contatto con una realtà umana di gran lunga più eccelsa di quanto, nel tempo, abbia potuto apprendere dalla voce pubblica. Mons. Valenziano, con la citata intervista, mi si è rivelato una personalità ineccepibile, erudito, lucidamente compos sui, cosciente nel suo illuminato pensiero, scattante e pienamente sereno nelle genuine risposte, nonché validamente integrato nelle molteplici attribuzioni sociali a Lui conferite; qual mai, per mia disinformazione, l'avevo apprezzato prima. I suoi profondi concetti espressi nell'intervista si elevano di gran lunga sulla suburra del nostro quotidiano pensiero. Osserva, infatti, il Nostro, che Dio non è "essenza", ma "divenire"; che anche la stessa vita umana è "divenire"; che una cosa è "bella" quando eccede il suo valore intrinseco e che l' "eccedenza estetica", se ho ben capito e se qui ben riporto, promana dalle quattro ben definite matrici che connotano l'articolazione del pensiero: "sapienza", "intelletto", "consiglio" e "scienza". Spiega che la "sapienza" è ciò che si gusta nell'eccedenza del bello; che l' "intelletto" vuol significare "leggere dentro", andare in profondità, scoprire la realtà interiore, intima, nella sua specifica molteplicità; che il "consiglio" è indispensabile e non può venir meno in quanto il rapportarsi, l'interagire con gli altri, il recepirne i pareri è sintomo di conoscenza, di apprendimento e di elevazione spirituale; e che la "scienza", infine, è indispensabile per l'acculturazione del nostro "Io". Da buon Insegnante (rifiuta categoricamente, il Nostro, il termine di "Maestro") di liturgia ha speso la convinzione che non ci si può avvicinare ad essa senza una più che adeguata preparazione. Per quanto Eraclito avesse già espresso il senso del divenire nella sua formula "tutto scorre", la enunciazione del Rev/mo Mons. Valenziano, io non eccessivamente proclive alla considerazione di certe interpretazioni ma rapportandomi al sacro e, direi quasi, "folgorato sulla via di Damasco", io che per natura mi sento più versato al palpabile anziché, in linea generale, al supposto, io che mi dichiaro più seguace di una corrente di pensiero alternativa a quella pressoché universalmente professata nei riguardi della spiritualità, alle ispirate riflessioni dogmatiche di Mons. Valenziano mi sono spiritualmente fermato a riflettere, mai come prima, riconoscendo la profondiotà di pensiero del nostro intervistato, che, con fermezza e senza ambagi, ha espresso con estrema lucidità i suoi profondi concetti rivelando un serrato convincimento ed una rilevante dottrina, dimensioni che lo portano inevitabilmente su un piano di conoscenza superiore al comune reale. Il suo palese karma e l'umanità che lo pervade mi pare possano compendiarsi nel terenziano aforisma :"Homo sum: nihil humani a me alienum puto". Riconfermo i migliori e sentiti auguri a Mons. Valenziano sia per la sua attuale ricorrenza presbiteriana che per le correnti festività natalizie e di fine anno.Giuseppe Maggiore.