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25 Settembre 2013, 09:49 - Giuseppe Forte [suoi interventi e commenti] |


Anna Biferi
Docente dell'Istituto d'Arte di Cefalù dal 1967 al 2002
Nata a Bisenti (Teramo) il 31 gennaio 1942 da Umberto Biferi ed Erminia Scocchia, trascorse la sua infanzia a Folgaria, nel Trentino, dove il padre prestava servizio presso la Caserma dei Carabinieri in qualità di brigadiere. Trasferitasi a Penne (PE) vi completò le scuole elementari per poi frequentare l'Istituto d'Arte Mario Di Fiori fondato nel 1887, punto di riferimento dell'arte e dell'artigianato abruzzese. (nell'Istituto d'Arte di Penne, venne realizzata fra l'altro, la coperta matrimoniale ricamata su tela con diversi punti, commissionata dalla Prefettura, che è stata donata al re Vittorio Emanuele III di Savoia, in visita ufficiale a Pescara, come regalo di nozze per il figlio Umberto. "Opera d'Arte impareggiabile per disegno e lavorazione di alta precisione" (Ettorina Colangelo).
Nel 1961 consegue il diploma di maestro d'arte e nell'anno scolastico 1962 – 63 è nominata come supplente trimestrale presso l'istituto d'Arte di Priverno per l'insegnamento di Arte Applicata Ricamo e Merletto.
Ritornata a Penne, servendosi dell'esperienza maturata nella sezione tessitura con l'abilissima insegnante Sideri Stamura, insieme ai colleghi Gabriella Cardone, Fernando Di Nicola, Giuditta Tartaglia, Nicola Tonelli e altri, mette su una cooperativa nella centralissima Piazza Luca Da Penne, per l'esecuzione di manufatti e di arazzi in particolare.
Su commissione realizza, a telaio e con lana, grandi arazzi su cartoni di noti artisti contemporanei come Accatino, Capogrossi, Cagli e Fernando Di Nicola.
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Arazzi con lana colorata
L'anno successivo, nominata con nomina annuale presso l'Istituto d'Arte di Sciacca, per volontà espressa dai genitori vi rinuncia, ma accetta l'anno dopo la sede di Cefalù.
Il 5 dicembre 1967 inizia il suo insegnamento di Arte Applicata Merletto e Ricamo presso l'Istituto d'Arte di Cefalù con nomina annuale che si trasformerà l'anno successivo in nomina a tempo indeterminato e nel 1974 in nomina di ruolo con assegnazione di cattedra nello stesso istituto di appartenenza e per la materia "Esercitazioni di tessuto e abbigliamento". Manterrà tale titolarità fino al 2002 anno del suo pensionamento.
Sfilato
Numerosi sono i lavori che i suoi discenti hanno realizzato sotto la sua vigile direzione dopo aver studiato i disegni con gli insegnanti di progettazione Proff. Paolo Consiglio e Melina Saja e molte sono le mostre in cui gli elaborati venivano esposti suscitando vivo apprezzamento e unanimi consensi sia che fossero eseguiti a ricamo con l'applicazione del punto pieno, punto scalino, punto erba,tombolo, pizzo, punto cordoncino, punto Venezia, con fili lanciati ecc. o eseguiti a batik o tessitura o a merletto a fuselli o a pizzo Rinascimento.
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Applicazioni "Teneriffa"
Malgrado la sua eccellente preparazione tecnica che rasentava la perfezione, molti furono i corsi di aggiornamento didattico, indetti dal Ministero Della Pubblica Istruzione, ai quali partecipò con vivo interesse e con lo spirito di migliorarsi per poi far raggiungere lusinghieri e ragguardevoli risultati alle sue allieve.
Tra questi corsi ricordiamo: 5° corso per insegnanti d'arte applicata tessile tenutosi a Firenze nel mese di maggio del 1970; corso tenutosi a Reggio Calabria nel novembre del 1995; Corso tenutosi a Palermo nei mesi di aprile e maggio del 1966; corso tenutosi a Palermo nei mesi di novembre e dicembre del 1977; corsi tenutisi a Cefalù dal novembre 1994 a maggio 1995 e da settembre a novembre del 1966.
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Applicazioni "Teneriffa" Pizzo veneziano
Ha preso parte inoltre alle seguenti mostre: Mostra con il pittore Giuseppe Forte presso il Centro d'Arte "Il Vaglio" di Cefalù (8 – 16 dicembre 1973); Mostra Mercato indetta dall'Arte Club dal 30 dicembre 1976 all'8 gennaio 1977; Mostra dell'Artigianato Artistico indetta dalla FIDAPA di Cefalù nei mesi di settembre – ottobre 1995 presso La Corte Delle Stelle; Concorso Nazionale d'Arte organizzato dalla Tavernetta di Cefalù dal 16 maggio al 16 giugno 1982 (premiata); Mostra della FIDAPA tenuta a Termini Imerese; 1° Concorso Nazionale "La famiglia icona della Trinità" tenutosi a Modica dal 26 al 28 agosto 1994 (3° premio).
I ricami di Anna Biferi rientrano nel settore dell'artigianato artistico e si inseriscono nella ricerca qualificata sia come progettazione che realizzazione.
Tombolo
Le composizioni stilizzate trovano un perfetto equilibrio cromatico e progettuale, dimostrando una preparazione di alto livello di manualità e sensibilità in una costante ricerca di una produzione intesa al raggiungimento dei più alti livelli qualitativi.
Lasciare impronte di bellezza in ogni minimo manufatto anche se d'uso comune è stata sempre l'idea primaria e la linea costante della sua quarantennale attività.
Con Anna Biferi la tradizione abruzzese si fonde con la migliore tradizione siciliana presente nell'ambito della scuola d'arte, attraverso le esperienze maturate con le docenti Elodia Musmeci, Carmela Barranco e ancora prima con la Professoressa Thea Barghini ed altre.
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Ricamo su raso Ricamo su tela
Nel presentare in catalogo la mostra al Centro d'Arte il Vaglio di Cefalù, il critico d'arte Vincenzo Monforte scrive fra l'altro: "Quando si ha la vocazione del ricamo al livello di perfezione che contraddistingue questi lavori di Anna Biferi, bisognerebbe riuscire a rinunziare ai propri diritti di donna e...dedicarsi esclusivamente alla propria arte.
..."Anna Biferi, sin dalla fase dello "studio" del futuro ricamo sa dare al soggetto una levità, una delicatezza non disgiunta da una sottile vena di ironia, per le quali ci contenteremmo di continuare a ritrovarla alla ribalta dell'arte almeno come autrice di grafica esornativa e da ricamo.
La stilizzazione delle figure sia umane che vegetali o puramente fantastiche costituisce il tramite principale per l'alleggerimento, per la vaghezza, essenziali dei suoi disegni e dei suoi ricami.
I suoi soggetti, si direbbe, non hanno bisogno di contenuti. Il loro "messaggio" è di non averne nessuno, o meglio di riuscire a dare, attraverso la pura euritmia, il senso di una gioia del vivere, che è insieme piena ed estremamente rarefatta".
Ricamo su seta
E Alfredo Mario La Grua così scrive sul Corriere Delle Madonie del 1° gennaio 1974:..."Un'autentica sorpresa hanno costituito per noi i ricami su raso della Prof.ssa Anna Biferi...il successo della mostra va ascritto principalmente a quei piccoli capolavori di artigianato artistico, frutto di una geniale intuizione compositiva, ma soprattutto di un lavoro di esecuzione che ha del miracoloso. Esistono ancora, dunque, mani femminili capaci di eseguire ricami così delicati e così raffinati, così belli e così difficili? Non sappiamo se e in che misura, le allieve della Prof.ssa Biferi, che poi sono ragazze dei nostri paesi che vantano un'antica e gloriosa tradizione artigianale, potranno far tesoro della bravura e dell'altissimo livello di capacità professionale della loro insegnante, per alimentare un rilancio dell'artigianato artistico, in tempi come i nostri, in cui è raro trovare nelle donne la pazienza, l'attitudine all'applicazione, la perseveranza che una volta erano comuni. Ma sappiamo che, in tempi come i nostri, in cui si cerca il massimo utile col minimo sforzo, in cui trionfa il criterio della praticità, in cui il mercato è invaso da prodotti di serie a prezzi accessibili, il rilancio dell'artigianato artistico potrebbe essere orientato verso gli amatori di quei prodotti lavorati a mano che non si acquistano tanto per il consumo quotidiano, quanto per la soddisfazione di possedere dei pezzi unici, originali e personali.
Eseguiti su commissione, per una clientela selezionata ed esigente, ricami come quelli esposti dalla signora Biferi non avrebbero molto da invidiare, per il loro intrinseco valore artistico, a un quadro di autore, a una pregevole scultura..."
Mi piace chiudere questa breve nota citando quanto hanno scritto su pergamena i colleghi dell'Istituto d'Arte nel momento del suo pensionamento.
"Il valore dei tuoi insegnamenti si ammira nei manufatti esposti a scuola.
Per anni hai insegnato agli alunni ad apprendere ciò che non si può imparare sui manuali.
Sei stata la persona più originale, simpatica e spontanea dell'Istituto Statale d'Arte di Cefalù..."
Cefalù, settembre 2013 Giuseppe Forte
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