Sorgenti Presidiana ha lanciato il suo SOS: a Cefalù rischio emergenza idrica

Ritratto di Saro Di Paola

17 Maggio 2013, 16:03 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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In data odierna, 17 maggio 2013, la “Sorgenti Presidiana” Srl che gestisce il servizio di potabilizzazione ha inviato al Comune di Cefalù, ad APS e, per conoscenza, alla Prefettura di Palermo la nota che segue :


Come si legge nella nota, il gestore del potabilizzatore ha sollecitato al Comune il pagamento delle fatture relative al servizio di potabilizzazione dei mesi di febbraio, marzo e aprile 2013 comunicando quanto, peraltro, aveva “già preannunziato nella nota del 06/05/2013"
cioè che :
“a far data da martedì 21 maggio p.v. verrà ridotta progressivamente di 500 mc al giorno la produzione di acqua potabile e ciò fino al raggiungimento di una produzione giornaliera di 5.000 mc al giorno.
Questa soglia di 5.000 mc verrà prodotta per altri 10 giorni consecutivi dopo di che l’impianto verrà fermato.”

Il fermo dell’impianto da parte del gestore per “l’ impossibilità a potere proseguire” nell’erogazione del servizio.
Quella del gestore è, ovviamente, una impossibilità di natura economica dovuta all’abnormità del credito vantato nei confronti del Comune.
Infatti, a quello di 352.000 euro maturato per il servizio reso negli ultimi 3 mesi devono essere aggiunti, come si legge nella nota,
“tutti i crediti pregressi ammontanti all’incirca a 4.000.000 per i quali da parte del Comune non un centesimo è stato ad oggi pagato.”

Per il nostro Comune la nota della “Sorgenti Presidiana” è un autentico fulmine.

Infatti, nella ipotesi, assai verisimile, che il 21 maggio p.v. la produzione di acqua potabile necessaria per il fabbisogno giornaliero sia di 10.000 mc, non più di 20 giorni dopo il 21 maggio p.v.  Cefalù si potrebbe trovare senza acqua potabile.
Con la ineluttabile esigenza di immettere in rete le acque grezze della sorgente di Presidiana e del pozzo di Santa Barbara.
Acque che, come è a tutti noto, sono sprovviste dell’autorizzazione sanitaria che è necessaria per le acque di falda e di sorgente che sono destinate al consumo umano senza essere state potabilizzate.

Il che significa che, se frattanto il Comune  non dovesse "provvedere al pagamento integrale almeno della parte corrente del debito pari a circa 352.000 euro",  intorno al 10 giugno,  per Cefalù potrebbe essere emergenza idrica.

Il soccorso a Cefalù potrebbe venire dal DECRETO con il quale, il 6 aprile 2004, l’Assessore Regionale alla sanità ha rilasciato all’AMAP S.p.A. l’autorizzazione sanitaria all'utilizzo dell’acqua della sorgente di Presidiana “in deroga dei parametri sodio e cloruri”.
Ciò perché l’acqua non trattata che si dovrebbe immettere nella rete idrica di Cefalù sarebbe la stessa acqua che AMAP emunge nello stesso punto per l’approvvigionamento idropotabile dei comuni della fascia costiera e della città di Palermo.

Resterebbe soltanto un obbligo cui, per Legge, si dovrebbe adempiere.
Quello di "informare la popolazione circa i rischi derivanti dal consumo di tale acqua da parte di coloro che sono affetti da patologie che trovano controindicazioni in elevati valori dei suddetti parametri".
Sarebbe un obbligo a carico della Azienda unità sanitaria locale n. 6 territorialmente competente.

Saro Di Paola, 17 maggio 2013

Commenti

quindi un eventuale dissesto del nosto Comune non dipende soltanto dall'esito del pendente "lodo arbitrale"... ma anche altri  successivi debiti non sono stati pagati alla medesima società, purtroppo per la grave carenza finanziaria...

A questo punto la considerazione di Gianfranco, amara e ironica, non è poi peregrina....  ;)

Magari il bicchiere fosse mezzo pieno!
Il bicchiere è vuoto.
Assolutamente vuoto.
Perchè il bicchiere è senza fondo!

Potrebbe, anche, capitare che per qualche mese "risparmieremo" i costi di potabilizzazione.
Quelli che avremo "risparmiato" li pagheremo con gli interessi!
Ci ritroveremo con l'ennesimo debito fuori bilancio.
Per inadempianza contrattuale da parte del Comune, ritardo per il gestore nel recupero del capitale investito, mancato utile, interessi .........

Gentile redazione, in merito a quanto riportato nell'articolo a firma dell'Ingegnere Di Paola, desidero precisare quanto segue:

il Comune di Cefalù ad oggi è debitore nei confronti della società Sorgenti Presidiana esclusivamente della somma di euro 1.200.000,00 che fa riferimento a quanto stabilito dal lodo arbitrale del 14/07/2009; il suddetto importo è stato suddiviso in 36 rate a seguito di un accordo raggiunto tra le parti. Le fatture relative ai periodi successivi alla cessione del servizio idrico alla società A.P.S. (29/04/2009) sono di spettanza della medesima società ed in parte sono oggetto di una procedura di arbitrato ancora in corso. Pertanto il Comune di Cefalù non permetterà che si sospenda un servizio pubblico ed essenziale, come l'erogazione dell'acqua potabilizzata, per ritardi nei pagamenti da parte della società A.P.S. che riscuote regolarmente le fatture dagli utenti.
Ritengo poi assurdo che si possa paventare la sospensione di un servizio di primaria importanza per appianare questione contabili di cui i cittadini non sono responsabili.

                                                                                                                                                                                                                   Il sindaco
                                                                                                                                                                                                          Rosario Lapunzina
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La nota  è stata inviata, via e-mail, dal Sindaco allo Staff e da questo integralmente pubblicata per conto del mittente

Nell'articolo dell'ingegnere Di Paola null'altro è scritto se non quanto si legge nella nota della Sorgenti Presidiana di cui il Sindaco di Cefalù è il primo destinatario. 
I numeri relativi all'entità del debito sono quelli che l'ing. Di Paola ha desunto, pari pari, dalla nota.

Nessuna opinione personale l'ing. Di Paola ha espresso "sulle questioni contabili di cui i cittadini non sono responsabili" ma i cui soli responsabili -questa sì che è un'opinione dell'ingegnere- sono tra gli uomini che hanno ricoperto ruoli istituzionali nel quinquennio 2007-2012.

Quanto a ciò che il Comune "non permetterà" si verifichi ed alle cause per le quali dovesse verificarsi l'ing. Di Paola nulla ha detto.

Che "Sorgenti Presidiana ha lanciato il suo SOS: a Cefalù è rischio emergenza idrica" è, nella estrema sintesi del titolo dell'articolo, ciò che l'ing. Di Paola ha saputo cogliere in quanto è scritto nella nota ed ha significato, certamente, diverso da quel "paventare la sospensione di un servizio di primaria importanza" che il Sindaco "ritiene assurdo".