Anfiteatro della Rocca

Ritratto di Salvatore Culotta

9 Giugno 2013, 09:58 - Salvatore Culotta   [suoi interventi e commenti]

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Soltanto alcune immagini dell'avvenimento di ieri sera. Le prime di tante altre che spero si possano fare nei giorni e mesi e anni futuri, sempre meglio. Grazie

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Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione dell’apertura dell’anfiteatro naturale “San Calogero”.
Cefalù 08/06/2013

Sono molto lieto di prendere parte ad un evento importante per la nostra città.
Questa sera non ci limiteremo ad assistere ad un bello spettacolo musicale, realizzato da bravi artisti, ma siamo protagonisti della consegna alla pubblica fruizione di uno dei luoghi più ricchi di fascino e più densi di bellezza della nostra città.
Da anni si accarezzava un sogno: rendere fruibile questo anfiteatro naturale e farne luogo di cultura, consegnandolo alla città, ai suoi abitanti e ai turisti.
Oggi questo sogno inizia a prendere forma. Un luogo, fino a poco tempo fa dimenticato e abbandonato, accoglie ora la prima di una serie di manifestazione artistiche e culturali che saranno destinate al divertimento, e alla crescita intellettuale, di coloro che vengono a trascorrere le loro vacanze nella nostra città e dei discendenti di quei cefaludesi che, in passato, si recavano qui per lavorare duramente all’estrazione della lumachella e all’alimentazione delle calcare attraverso le quali la pietra della Rocca veniva trasformata in calce.
Se oggi questo primo importante risultato, in quanto inserito nel programma elettorale e voluto fortemente dall’Amministrazione Comunale che mi onoro presiedere si è realizzato, è anche merito di tutti coloro che si sono adoperati per amore della nostra città. Desidero quindi ringraziare pubblicamente il Consigliere Enzo Terrasi, per l’impegno profuso, e quanti hanno lavorato duramente, tra non poche difficoltà, all’organizzazione dell’evento di questa sera.
Pochi luoghi riescono a unire bellezze naturali e culturali; a mettere insieme testimonianze della religiosità popolare e del duro lavoro delle generazioni passate; a coniugare le testimonianze della vita di un popolo con il rispetto della natura e del paesaggio.
L’anfiteatro naturale nel quale ci troviamo è sintesi efficace di tutto questo e simbolo dell’essenza più autentica di Cefalù. Una città che è frutto della felice unione della natura con le attività dell’uomo: della sua cultura, del suo estro artistico, del suo sentimento religioso, delle sue attività lavorative, delle sue tradizioni.
In questo luogo, nei secoli, ci si recava per pregare (lo testimoniano i resti suggestivi della chiesa di san Calogero), per lavorare (lo testimoniano i ruderi delle antiche calcare),  o, semplicemente, per contemplare la bellezza del paesaggio.
Da questa sera ci si potrà recare in questo meraviglioso scenario naturale per divertirsi, per fare cultura, per riflettere.
La mia Amministrazione vuole fare in modo che questa iniziativa non resti un momento isolato ma diventi l’inizio di una serie di manifestazioni che daranno vita ad un vero e proprio calendario di eventi.
Intendiamo avviare, inoltre, un progetto di riqualificazione complessiva del sito, anche attraverso il recupero delle antiche calcare e la fruibilità dell’edificio dell’ex chiesa di San Calogero che, insieme, costituiscono una importante testimonianza di cultura popolare e di fede.
Come avviene in altre parti della Sicilia, da questa sera anche nella nostra città si farà cultura e spettacolo all’interno di un parco archeologico e naturalistico.
Desideriamo che questa nuova opportunità diventi un modo per imparare ad amare ancor di più la nostra Cefalù, per fare innamorare di essa coloro che la visitano, per offrire nuove occasioni di crescita culturale e per creare nuove possibilità di sviluppo.

Vi ringrazio.

Le splendide foto di Alberto ricompensano gli sforzi compiuti da tante persone per riqualificare questo sito.
Sono certo che a questo primo importante passo ne seguiranno tanti altri per valorizzare al meglio questo spazio "teatrale" in cui ospitare eventi di livello sempre più alto.

Complimenti a tutti.....

La cavea di San Calogero che oggi appare "naturale" ma che naturale assoluatemente non è, è un luogo di straordinarie potenzialità.
L'unico di cui Cefalù disponga per manifestazioni, spettacoli e rappresentazioni teatrali di una certa levatura destinate alla fruizione di un pubblico numeroso e qualificato.

Il tutto, peraltro, senza grossi stravolgimenti e senza grandi modifiche alla sua architettura "naturale" ed alla architettura naturale, senza virgolette, del suo intorno.

Tutte le forze Politiche cittadine, se Politiche e non partitiche sono, dovrebbero impegnarsi per la elaborazione di un progetto mirato, quantomeno ed in primis, al conseguimento delle caratteristiche di sicurezza indispensabili perchè le Autorità e gli Enti preposti ne dichiarino la idoneità per lo svolgimento di spettacoli.

Per completare  il quadro della serata ecco una breve nota inviata da Enzo Terrasi sull'aspetto più strettamente musicale dell'evento :

"Il progetto Jobim e la storia della BossaNova riporta il gruppo agli albori (circa 20 anni fa) quando io Vincenzo Vazzana e Ivo Brucato suonavamo e ascoltavamo questa musica. Sei mesi fa abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto con gli otto elementi storici della band ai quali, per migliorare l'esecuzione, si sono aggiunti Ivo Brucato, Sergio Bianca e Gigi Nobile alle percussioni, Mary Catalano e Vittoria D'Angelo voci femminili, Lorena Bellina al flauto e Rosario Guzzetta  al sax e clarinetto. Musicalmente abbiamo attenzionato un concerto di Jobim  (Montreal 1986) dove Jobim suonava con un gruppo musicale con una struttura strumentale simile. In molti brani abbiamo ripercorso le sonorità musicali di Stan Getz (musicista jazz) riproponendo i solos in originale grazie al lavoro di Rosario Guzzetta. Abbiamo altresì interpretato alcuni brani (Quando, quando quando e Roma nun fa la stupida stasera) che hanno avuto tanto successo suonati con questo ritmo musicale. Abbiamo anche riproposto dei brani meno conosciuti di Jobim e interpretati magistralmente da Simona Brocato (Retrato in Branco e Preto) da Vincenzo Vazzana e Francesca Scardina (Aguas de Marco) e ancora in duo sempre con Vincenzo Vazzana e Mary Catalano (Anos Dourados) da Vittoria D'angelo ."