Una risposta obbligata

Ritratto di Angelo Sciortino

18 Luglio 2014, 19:00 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ecco uno sfogo di Daniele Tumminello, pubblicato nel gruppo facebook del Sindaco (e dove, altrimenti?):

L'assenza dei rappresentanti dell'informazione locale (tranne CRM e Il Giornale di Cefalù) all'incontro, non certo all'ordine del giorno,con un Assessore Regionale, è sintomatico di una rinuncia all'essenza vera del giornalismo, ossia il racconto dei fatti, in base al quale poi ognuno è libero di formare ed esprimere un'opinione. Cosa resa ancora più grave se l'argomento in questione riguarda quelle iniziative e prospettive rivolte concretamente al futuro di quei giovani, troppo spesso invece usati come strumento di facile propaganda. In giorni in cui si straparla di offese all'informazione" libera e indipendente", mi chiedo a chi giova un'informazione che, invece, si auto imbavaglia.”

Gli fa eco, con questo commento, sempre nello stesso emerito gruppo, Angela Macaluso:

“Caro Daniele Tumminello
la stessa assenza ( da aggiungere a quella di alcuni intellettuali )si è registrata ieri durante le manifestazioni dedicate alla commemorazione delle stragi di Mafia . 2 importanti incontri dove si parlava di un argomento che a noi siciliani "tocca molto da vicino" con nomi importanti che hanno presenziato agli eventi e interventi validi .
Non ti dispiacere Daniele . E' questa città che ragiona cosi . Puoi organizzare qualsiasi cosa e portare qui anche il G8 ma l'obiettivo è boicottare l'amministrazione comunale e fregarsene di tutto il resto.
Dispiace, ma una volta fatta l'abitudine non ci resti più nemmeno male. Ti rammarichi solo di una cosa : questa città non potrà mai crescere finché non metterà da parte la rabbia , il lassismo, l'ostruzionismo , l'indifferenza e l'egoismo.

Se in questa sede riporto i due pregiati interventi, ciò accade soltanto per alcune doverose precisazioni, certamente non dovute a chi ritiene che l'informazione locale si auto imbavaglia o a chi attribuisce rabbia, lassismo, ostruzionismo, indifferenza ed egoismo a coloro che non partecipano a due manifestazioni forse perché il loro giudizio è un po' diverso per quel che riguarda la loro importanza culturale e politica.

Alla questione a proposito di quanto detto da Daniele Tumminello, non posso che riportare almeno un esempio di cronaca di politica regionale, riguardante proprio il problema dei giovani (http://livesicilia.it/2014/07/17/piano-giovani-nessuna-meritocrazia-i-5stelle-minacciano-un-maxi-ricorso_517463/) In altre parole, l'esimio Assessore regionale era e ancora è, per me, l'uomo che non ha da dire nulla in favore dei giovani, se ha permesso che la meritocrazia fosse assente in una iniziativa, tesa a creare futuro ai giovani. Quindi, sempre per quel che mi riguarda, l'ascoltarlo sarebbe stato tempo perso.

Sulla presentazione del libro di Mirone – Un suicidio di mafia – confesso di averlo letto, ma di esserne rimasto deluso. Per uno che, com'è accaduto a me, la lotta alla mafia l'ha fatta, rischiando la propria vita e persino la reputazione (se il giudizio dei conformisti valesse qualcosa), la lettura di un libro che sciorina troppe ipotesi, che ancora sono tali dopo le valutazioni dei giudici, come se si trattasse di verità rivelate o, comunque, di invito al sospetto da parte dei lettori meno avveduti, non merita ulteriore attenzione.

Certo, se fosse venuto uno Sciascia, che, pur nella crudezza della sua narrazione, un messaggio edificante lo mandava, allora sì che sarebbe valsa la pena di essere presenti! Ma ora e qui, perché partecipare, se poi onestà intellettuale avrebbe imposto di definirsi delusi? Per essere accusati di essere prevenuti nei confronti dell'Amministrazione?

 

Commenti

Caro Angelo,
se hai letto (come ne sono sicura visto che hai preso i commenti da FB) tutto, ti accorgerai che non mi riferivo certo alla presentazione de Libro ma alla serata (riporto testualmente le parole usate su FB).
Per chi non ha il piacere di leggere Facebook vorrei riportare l'intero commento e non solo la parte che "conviene" di più. Sarebbe anche interessante calarla nel contesto dell'intera discussione (ma personalmente mi scoccia trascrivere tutto):

"personalmente ho scritto "alcuni" e non tutti (significa che mi riferivo non certo a tutta la città)
E poi io non mi riferivo solo alla presentazione del libro ma allo spettacolo "L'Arte uccide la Mafia"  dove ragazzini meravigliosi dai 4 ai 14 anni hanno messo in scena uno spettacolo chiaro, sensibile e con un forte messaggio. Spettacolo che è stato arricchito dalla presemza di Ivan Fiore e dai Bottega Retrò"
La mia era solo una constatazione su una serata importante  e su un tema molto caro a noi siciliani e del quale molti a Cefalù si sono occupati
Credo che il gruppo OUR VOICE  (cioè i bimbi) meritasse più attenzione al di là di chi fosse l'ente organizzatore

Voglio aggiungere una cosa che non ho scritto su FB. Una famiglia del Friuli in vacanza a Cefalù che ieri sera si trovava presente all'arena prima di andare via mi ha riferito queste testuali parole alle quali non ho saputo cosa rispondere visto che ho pensato le sue stesse cose.
"Mi vergogno stasera di essere italiano e soprattutto ancora di più se penso che i miei avi erano siciliani. In queste sere all'arena dafne ho assistito a commedie e balletti. Belli ma locali e l'arena era stracolma.
Stasera la serata era dedicata alle vittime della Mafia. Vittime di una terra dove la mafia esiste ancora... questi bambini stasera ci hanno dato una grande lezione senza aver timore alcuno. Mi sarei aspettato una sala gremita come questi bambini meritavano. Per far capire loro che sono sulla retta via e che gli adulti sono al loro fianco. Invece stasera sono loro ad aver dato a noi una lezione di vita e gli adulti hanno fatto una magra figura. I bambini possono aver capito male.. che questa terra non è ancora pronta"

Trai tu le conclusioni, Angelo

Cara Angela, ricordo che, quando avevo appena tredici anni, in Svezia o in Danimarca fu deciso di non far leggere ai bambini i fumetti di Paperino, perché erano ritenuti diseducativi, in quanto parlavano dello sfortunato Paperino, del fortunato cugino Gastone e dell'avaro Paperone.

Come si comporterebbero oggi?

Conscio della mia pochezza, informerò il Presidente della Camera onorevole Laura Boldrini e lo stesso Assessore regionale Nelli Scilabra, nella speranza che precisino la questione di fronte a tanta erudizione.

Ai soprani Maria Callas e Renata Tebaldi chiederò d'ispirarmi un acuto per chiedere, alla stessa fonte, di rispondere all'argomento sollevato da me, dal giornale riportato e oggi oggetto di dibattito: come riconoscere ai giovani il diritto alla meritocrazia e non il loro sesso.

la lotta alla Mafia si fa con spettacoli e danze come nei riti esorcisti delle culture tribali; meglio se utili ad intrattenere - nelle nostre calde serate estive - famiglie di turisti del Friuli come nel caso di "L'Arte uccide la Mafia"  con "ragazzini meravigliosi dai 4 ai 14 anni (che) hanno messo in scena uno spettacolo chiaro, sensibile e con un forte messaggio. Spettacolo che è stato arricchito dalla presemza di Ivan Fiore e dai Bottega Retrò" (pensate)!

Eppure dovrebbe essersi capito che tra le armi più efficaci per combatterla, e soprattutto prevenirne l'allignamento, a livello amministrativo locale, vi siano il rispetto delle regole (e laddove non vi siano, la loro creazione), la trasparenza e la partecipazione.
E' singolare come quando si denuncino delle manchevolezze in questi campi la sensibilità "antimafia" della Nostra non si allerti come quando non si partecipi a simili raduni celebrativi  in salsa  addirittura "turistica"!

p.s. - cortesemente, può evitare di telefonarmi a casa per invitarmi a queste e ad altre simili iniziative?

firmato: il nano dei tempi moderni, nonchè il moralizzatore immorale

 

A Gaetano, se sono questi (parlo del tuo) i rilievi a chi scrive su questo blog, allora possiamo procedere tranquilli.

 

A Daniele vorrei ricordare che "da giovane" è stato tra i fondatori di DonLapannio - il primo storico blog cefaludese -, e tra i fondatori - almeno nominalmente - del secondo, L'altraCefalù; e che dunque dovrebbe conoscere la differenza tra la libertà creativa delle forme di informazione di un blog da quella di un giornale: QualeCefalù non è un giornale e noi che ci scriviamo non siamo giornalisti ma cittadini che “informano” raccontando ciò che vedono e pensano, apertamente in pubblico, esponendosi in prima persona e non sottraendosi al confronto nel merito dei fatti perchè impegnati - come voi: del “circolo” intendo - a sostenere qualcuno da cui dipende la sopravvivenza dei vostri attuali ruoli!
Per quanto riguarda la "rinuncia all'essenza vera del giornalismo, ossia il racconto dei fatti, in base al quale poi ognuno è libero di formare ed esprimere un'opinione", per quanto io giornalista non sia - nè mai abbia voluto esserlo - ho sempre raccontato con precisione e documentazione solo fatti che magari non saranno quelli che sono importanti per te ma certamente utili ad "informare" la gente sui personaggi con cui abbiamo a che fare e su che cosa è in gioco.

La assenza delle tue opinioni al riguardo di tanti e gravi problematiche poste è stata ed è invece sorprendente, come lo è, sorprendente, la tua presenza di questi ultimi giorni, sul web, con argomentazioni da "soldato".

Queste parole scritte lontano dal luogo a cui ti riferisci: "In giorni in cui si straparla di offese all'informazione" libera e indipendente", mi chiedo a chi giova un'informazione che, invece, si auto imbavaglia”, e queste altre scritte invece proprio su questo blog "... quotidiane provocazioni, le cui ultime frontiere sono quelle dell’informazione fantasy, che poco hanno a  che fare con la serietà del giornalismo" le trovo davvero disoneste! Da questa parte, non si delira come nei vostri comunicati, e non c'è nessuno che si auto-imbavaglia o che tenda ad imbavagliare; lo stesso non si può certo dire dalla vostra parte (del vostro "circolo" intendo); ma non lo dico io, lo dice la storia di questi due ultimi anni!

In giorni in cui si straparla di offese all'informazione" libera e indipendente", mi chiedo a chi giova un'informazione che, invece, si auto imbavaglia.” - See more at: http://www.qualecefalu.it/node/13192#sthash.aqhQbQs8.dpuf

Un peccato lasciare dei turisti senza risposta.

A tal proposito vorrei suggerire ad Angela alcune risposte preconfezionate buone per ogni occasione: "sa in un paese dove le zonizzazioni sono non conformi ma compatibili è normale non partecipare ad eventi contro la mafia " oppure "la città non partecipa perché contro la mafia abbiamo i supereroi che ci proteggono" oppure "la mafia ha imposto il suo prepotente dominio attraverso il controllo dell'acqua nelle campagne, qui acqua non ce n'è quindi il problema non esiste".