A che cosa serve questo Sindaco?

Ritratto di Angelo Sciortino

30 Agosto 2014, 15:12 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Per chi ancora avesse dubbi sulla prassi amministrativa seguita dal Sindaco, il comunicato della UIL-Fpl toglie ogni velo e ci fa scoprire la vera natura di tale prassi (http://www.qualecefalu.it/node/14119).

Prima, però, un richiamo alla storia. Nel secolo XVIII Vittorio Amedeo II di Savoia così rispose agli ambasciatori francesi, che gli chiedevano di arrendersi: non devo, non posso e non voglio!

Non doveva, perché il suo dovere era quello di difendere fino alla morte il suo Regno; non poteva, perché il suo popolo avrebbe perso ogni stima di lui; non voleva, perché glielo impediva la sua coscienza.

Provate a immaginare che al posto del sindaco Rosario Lapunzina ci fosse stato Vittorio Amedeo, che tra l'altro fu Re di Sicilia per 5 anni, e immaginate la sua risposta alla richiesta dell'Assessorato della salute di accettare le condizioni per continuare a far parte della Fondazione dell'Ospedale Giglio.

Non sono così arrogante da immaginarla, ma so per certo che un risposta l'avrebbe data e non avrebbe fatto, invece, come il Sindaco, che si ostina nel silenzio da un mese, facendo correre il rischio alla Città di perdere ogni controllo sul suo ospedale.

Attenzione, non sto dicendo che doveva accettare la proposta, ma che egli doveva informare il Consiglio e i cittadini, perché tutti contribuissero alla scelta. Non l'ha fatto e, incurante del danno arrecato all'ospedale, che ha dovuto ritardare l'insediamento dei nuovi soci, ha favorito, con il suo silenzio, il protrarsi del commissariamento e un pericoloso ritardo nella riorganizzazione dell'ospedale.

A questo punto è d'obbligo chiedersi: a che cosa serve questo Sindaco?

Commenti

... la risposta quasi piccata del Sindaco nella sua pagina facebook:

PER QUALCHE SMEMORATO:

Fondazione Giglio di Cefalù

L'Amministrazione comunale esprime preoccupazione per l'eccessivo prolungarsi del periodo di commissariamento della Fondazione Giglio di Cefalù. Il 31 dicembre 2013 avrebbe dovuto rappresentare il termine ultimo della fase che, a seguito della fuoriuscita del partner privato San Raffaele del Monte Tabor, era stata ritenuta necessaria per la definizione del nuovo assetto organizzativo. Di contro, il nuovo commissariamento, disposto a far data 01 gennaio 2014, non ha limiti temporali certi, ponendosi l'orizzonte dell'insediamento “dei nuovi organi statutari”, senza che sia, ad oggi, chiaro il modello che si intende perseguire. L'Ospedale di Cefalù è una struttura che riveste una notevole importanza, sia a servizio del Comprensorio, che per l'erogazione di prestazioni specialistiche ad un bacino territoriale assai più ampio. E' indispensabile definire un assetto che dia certezze, ricercando le soluzioni alle problematiche di carattere finanziario ereditate dalle precedenti gestioni, e, al contempo, garantendo e potenziando la gamma dei servizi offerti. Una gestione commissariale priva di progettualità future, intenta esclusivamente a gestire l'ordinario con il minor costo possibile, non ci lascia soddisfatti. Siamo impegnati per far sì che la situazione si sblocchi in breve, e auspichiamo che, nel frattempo, non vengano attuate scelte che, privando il nosocomio di importanti professionalità, rischiano di deprimere il livello dei servizi offerti.

Qualcuno mi dica se è una risposta. Per me non lo è, né a quello che ho scritto io né alla denunzia del sindacato UIL.

Preso da bontà e dimentico delle chiacchiere del Sindaco, per tutelare la mia salute mentale, non ho incluso nel mio intervento il documento della Giunta regionale e lo Statuto proposto.

A questo punto, poiché tali documenti sono quelli ai quali il Sindaco doveva rispondere e in questo senso lo hanno sollecitato il sindacato UIL e lo stesso Assessorato, li riporto per opportuna conoscenza di quanti amano la concretezza e non le chiacchiere.

Deliberazione n. 73 del 7 marzo 2014.pdf