CIMITERO: è, di nuovo, EMERGENZA LOCULI

Ritratto di Saro Di Paola

14 Gennaio 2015, 12:55 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 24 settembre 2013, il Comune di Cefalù, con apposito comunicato (http://www.qualecefalu.it/node/3627), ha informato la cittadinanza della “realizzazione di 40 loculi in aree libere, presenti all’interno del Cimitero comunale, poste a ridosso dei vialetti interni".
"Alla individuazione di tali aree"
si era "pervenuti  attraverso un apposito sopralluogo al quale aveva preso parte personalmente il Sindaco, Rosario Lapunzina, accompagnato dai tecnici comunali”.

In tale comunicato, Lapunzina, dopo avere “espresso soddisfazione per il raggiungimento di un risultato che consente di affrontare il problema della cronica carenza di disponibilità di loculi da assegnare ai defunti”,
ha, testualmente, dichiarato:
per troppo tempo, la questione della carenza di loculi era stata affrontata come una emergenza senza mai porre in essere le misure idonee ad assicurare il reperimento dei posti disponibili per le nuove inumazioni attraverso una opportuna programmazione delle estumulazioni e la verifica della disponibilità di aree libere, interne al cimitero, per la realizzazione di nuovi loculi.
L’approvazione da parte del Consiglio Comunale del nuovo regolamento di Polizia Mortuaria, predisposto dall’Amministrazione Comunale, e la realizzazione di nuovi loculi ci consente finalmente di uscire dalla fase dell’emergenza, evitando l’insorgenza di nuovi contenziosi con i privati e, soprattutto, assicurando ai cittadini il diritto di poter disporre, in maniera equa e senza speculazioni, di un degno luogo di sepoltura per i propri cari defunti
”.

Dopo un anno e tre mesi da quel comunicato, al Cimitero di Cefalù è, di nuovo, EMERGENZA LOCULI.
Infatti, ad oggi, 14 gennaio 2015, le famiglie di due cefaludesi deceduti nei giorni scorsi non hanno avuto “il diritto di poter disporre di un degno luogo di sepoltura per i propri cari defunti” ed i feretri dei loro cari sono messi a deposito in una delle camere mortuarie, in attesa della tumulazione definitiva.

     

Di fatto, nel gennaio del 2015, Cefalù si ritrova nelle stesse condizioni dell’aprile dello scorso anno, quando, esauriti i 40 loculi di cui al predetto comunicato, i Frati Cappuccini di Gibilmanna hanno messo a disposizione della cittadinanza i loculi della loro confraternita per la tumulazione provvisoria dei defunti.

Con una differenza, però.

Lo scorso anno, le tumulazioni provvisorie avvenivano mentre la ditta Calabrese, a seguito di apposita ordinanza sindacale del 14 aprile, stava realizzando altri 57 loculi, che, ultimati nel successivo mese d’agosto, sono, andati, anch’essi, esauriti.
Quest’anno, invece, non risulta che, ad oggi, sia stata emessa altra ordinanza per la costruzione di nuovi loculi.

Ragione per cui, considerato il maggiore lasso di tempo che si frapporrà alla disponibilità di nuovi loculi comunali,
qualora i Frati Cappuccini, anche quest’anno, dovessero confermare la loro disponibilità alle tumulazioni provvisorie, è, assolutamente, fondato il rischio che i loculi dei Cappuccini, non siano sufficienti a fare fronte all’emergenza.
Con la, ineluttabile, conseguenza che le due camere mortuarie di cui è dotato il cimitero di Cefalù potrebbero risultare insufficienti per la deposizione temporanea dei feretri.

Ora che il Sindaco ha assegnato al Consigliere Giuseppe Genovese la delega ai “servizi cimiteriali”, che era stata dell’assessore Arch. Antonio Cefalù,

non ci resta che formulare auspici affinché il neo assessore,
PRIMA,
riesca a risolvere “il problema”, magari, “affrontandolo come per troppo tempo era stato affrontato, cioè con quei “provvedimenti estemporanei ed emergenziali”, che Lapunzina ha criticato nel  comunicato (http://www.qualecefalu.it/node/14949), con il quale, appena 3 mesi addietro, lo scorso 11 ottobre, ha informato la cittadinanza di “avere attuato uno dei punti più importanti del suo programma elettorale con l’approvazione del progetto di ampliamento del cimitero”, e
DOPO,
riesca fare il primo passo dell’iter burocratico-amministrativo e del percorso tecnico-realizzativo,  che porteranno all’ampliamento del Cimitero.

Il che, con tutto “L’IMPEGNO” e con tutta “LA COMPETENZA”, che, nei prossimi due anni, la giunta Lapunzina potrà metterci, richiederà un decennio.
Almeno.
Ma questo l’ho già scritto, lo scorso 13 ottobre (http://www.qualecefalu.it/node/14966).

Saro Di Paola, 14 gennaio 2015

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Commenti

Proprio così: a Cefalù è ormai vietato vivere con la certezza del futuro, specialmente se si gode di una piccola pensione, falcidiata dalle tasse comunali; ma è pure vietato morire, a meno che non si accetti di diventare esule fra i loculi.