Per ricordare chi ci ha fatto male

Ritratto di Angelo Sciortino

20 Agosto 2015, 17:48 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Memoria minuitur nisi eam exerceas dicevano i Latini. “La memoria diminuisce, se non la si esercita”. Certamente esercitare la nostra memoria soltanto ogni cinque anni è troppo poco. Dopo cinque anni essa è già bella e diminuita, per cui pochi elettori, visto che i propri rappresentanti possono sceglierli ogni cinque anni, ricordano dei candidati le loro manchevolezze e i loro errori e finiscono troppo spesso per rivotarli, compiendo un atto masochistico, che diviene sadico quando le sue conseguenze ricadono anche sugli altri.

C'è oggi, è vero, la libertà di stampa, che permette di tenere informati i cittadini, ma essa viene accusata di esercizio di denigrazione degli amministratori, quando si permette di raccontare le verità da non dimenticare. L'opinione pubblica rimane frastornata e sospende ogni giudizio, per cui finisce con il dimenticare. Finisce, cioè, con il fare quello che il politico amministratore vuole: che non si giudichi e che si dimentichi. Soltanto così egli potrà ruzzolare dall'alto della sua tirannia inculturale una valanga d'insensate promesse, con le quali spera di spostare in un futuro lontano il giudizio sul suo operato. Il problema è, per chi guarda con più intelligenza, che in questo modo si lascia il paese in mano a chi lo sta distruggendo, concedendo ancora tempo a chi tale tempo non lo saprà utilizzare per far bene l'amministratore; per farlo con la modestia che è necessaria a colui che ha avuto affidato ciò che non gli appartiene.

Troppe sono le cose nelle quali a Cefalù gli interventi dell'Amministrazione sono arrivati in ritardo o sono stati sbagliati, causando danni di varia natura, che terranno al palo la crescita del paese.

Qualcuno insiste nel credere 1) che la dichiarazione di dissesto non poteva essere evitata, ma spero che l'opinione pubblica ricordi che non è vero, perché la si sarebbe evitata, se fosse stato seguito il consiglio di avvalersi prima del decreto e, poi, della legge conseguente “salva comuni”; 2) che Cefalù ha perso istituzioni giudiziarie presenti da secoli, perché l'Italia è in crisi e non per colpa di questa Amministrazione, ma non è vero, perché gli uomini di questa Amministrazione avrebbero dovuto spiegare che i costi socio-economici per il nostro territorio sono maggiori del risparmio presunto ed essi avrebbero dovuto minacciare le dimissioni in massa dal loro partito, che le imponeva; 3) che questa Amministrazione non ha alcuna responsabilità sull'incertezza di un futuro per il punto nascite, perché non è vero, avendo essa chiesto e ottenuto l'appoggio elettorale di coloro che smantellavano quel punto nascite; 4) che non ha neppure alcuna responsabilità della sua impotenza a tutelare il suo litorale, perché non è vero, essendo stata incapace di dotare il Comune di quel PUDM, che le avrebbe riconosciuto tale diritto-dovere alla sua tutela; 5) che questa Amministrazione ha preso tutte le iniziative opportune per rilanciare il turismo a Cefalù ( Russi, Bizantini, Tedeschi, Expo e via di seguito ), perché non è vero, essendo rimaste quelle iniziative soltanto agitazioni oniriche.

A questo punto mi rendo conto che ci sarebbe tanto da aggiungere e che i punti da elencare potrebbero essere venti e più, ma così facendo diventerei prolisso più degli amministratori. Per brevità, quindi, fermo qui l'elenco delle cose da ricordare e passo alle conclusioni.

Se una speranza c'è ancora per Cefalù e per il suo futuro, che è – ricordiamocelo – quello dei nostri figli e non quello di questi amministratori, tale speranza si regge sulla nostra capacità di ricordare, per non commettere l'errore di ridare fiducia a coloro che già una prima volta se ne sono serviti per danneggiarci, se non con l'intenzione, certamente con la loro manifesta incapacità ad agire e non ad agitarsi. In mare, chi non sa nuotare si agita, ma affoga!

Questi amministratori resteranno ancora in carica per poco più di venti mesi e non c'è speranza, essendo essi inconsapevoli delle loro incapacità, che si dimettano prima di tale scadenza. Continueranno a (dis)amministrare la Città e forse l'affosseranno ancora di più, ma, nonostante il male che semineranno, dobbiamo riservare loro la nostra gratitudine, perché, così facendo, essi richiameranno ogni giorno alla memoria dei cittadini elettori come non deve essere un amministratore.

Commenti

Ricordiamocelo bene il danno che hanno fatto gli amministratori passati di Cefalù...non so se il sig. Sciortino abbia ragione o meno sui punti che lui elenca in maniera così precisa e puntuale addossando le colpe agli amministratori attuali...io potrei elencarne molti di più su gli amministratori  che hanno preceduto ed affossato Cefalù...colpe precise che non possono addebitarsi a nessun governo nazionale (.. di cui qualcuno fà anche parte...). Chi ha stravolto la scogliera lato  via Bordonaro? Chi ha tolto la libertà ai cittadini di usufruire della spiaggia del lungomare  tranne poche decine di metri? Chi ha tolto ai cittadini la possibilità di parcheggiare lungo le strade? E perchè Cefalù si sarebbe dovuta avvalere della legge "salva comuni" se qualcuno non avesse creato i presupposti per ricorrere a tale legge? Cosa hanno fatto le 4 amministrazioni precedenti per il lungomare di Cefalù? Cosa hanno fatto per la viabilità? Dove sono le strade nuove? Avevano promesso mari e monti...valanghe di soldi...abbiamo visto i "Tom & Jerry" di turno...Chi c'era quando è stato chiuso il "Club Med" di Cefalù? Cosa si è fatto per la riapertura? Perchè gli aliscafi per le isole Eolie a Cefalù non esistono più? Potremmo continuare quasi all'infinito...

Ha Ragione il sig. Sciortino...ricordiamoci bene di chi ci ha fatto male...e chiediamoci pure perchè alcuni consiglieri comunali stanno lì attaccati alla poltrona da decenni.

La scogliera di via Bordonaro è stata deturpata per i permessi concessi dall'Assessorato al Territorio - Demanio Marittimo. Su tali permessi l'Amministrazione comunale non poteva porre veti e neppure era obbligatorio il suo parere, non essendo il nostro Comune provvisto di PUDM. Ricordo che in occasione delle prime concessioni sollevò il problema su queste pagine il compianto Salvatore Culotta, che mi rimproverò di essermi accontentato dell'assicurazione verbale del Sindaco che l'ingegnere Duca stava già predisponendo il PUDM. Il rimprovero mi sembrò esagerato, ma oggi, dopo le innumerevoli parole al vento del Sindaco, mi sembra meritato.

La spiaggia del Lungomare è stata data in concessione dallo stesso Assessorato e anche qui vale quanto ho precisato per la questione scogliera via Bordonaro.

Sulla questione parcheggi l'attuale Amministrazione avrebbe potuto e dovuto condurre a termine quanto amministrativamente avviato da Saro Fertitta durante il suo breve incarico nella Giunta Guercio.

Sulla questione debiti e sull'opportunità di avvalersi della "salva-comuni" credo che debba considerarsi valida la metafora del chirurgo chiamato a estrarre la pallottola a un ferito, ma al quale per la sua incompetenza non sa estrarla, per cui il poveretto muore, mentre il cattivo chirurgo gli dice: "non è colpa mia se muori, perché non sono stato io a spararti.

Anche le altre domande hanno una risposta, ma anche se tali risposte dessero torto alle Amministrazioni precedenti, resta il fatto che i problemi esistono ancora e il trovarvi una soluzione oggi spetta a questa Amministrazione.

Quindi, ricordiamoci bene che la società del Club Med, nella persona del suo presidente ha incontrato l'attuale Sindaco ed è ancora in attesa dei permessi per dare inizio ai lavori. A due mesi dall'incontro non è stata data ancora alcuna risposta.

Di questa e delle altre cose, comunque, sulle pagine di questo blog s'è parlato più volte e con dovizia di particolari. Non resta che rileggerli, per non dimenticare.

Oggi c'è una nuova Amministrazione, che non fa esattamente come quella del 2009: di quella mi sono ricordato nel maggio 2012, di questa mi ricorderò nel 2017. Spero se ne ricordino il maggior numero di cittadini.

Nel rileggere questi articoli, non mi è chiaro  da chi sia stata perseguitata la Senatrice sulla questione dei 280 mila euro...

Se nel momento della crocifissione di Gesù qualcuno avesse espresso un giudizio negativo su quegli Ebrei che lo accusarono, avrebbe sicuramente operato un atto di giustizia; se invece dopo secoli qualcuno continua ad accusare gli Ebrei di deicidio e li rinchiude in un ghetto, costui allora sta perseguitandoli. Se poi vuole, accusando loro, coprire le proprie manchevolezze, allora si commette un'ingiustizia più grave della stessa crocifissione.

Non ho altro da aggiungere e già questo mi sembra troppo per chi argomenta in forza di principi logici sbagliati.

Io ho argomentato riportando il testo di altrui commenti. Contengono principi logici sbagliati? Ne prendo atto. Ma proprio questo rafforza il dubbio sulla logicita' degli odierni sermoni.

...gli altrui commenti, contestualizzandoli in proprie elucubrazioni fuori tema e interpretandoli per la bisogna, non dimostra l'illogicità degli interventi, ma l'illogicità di chi ne fa uso. Personalmente non voglio togliere il diritto di critica a nessuno, ma spero fortemente che esso venga esercitato senza l'uso di argomentazioni fuorvianti ed errate.

Dipende, Gaetano e Giovanni: se Amministratori e Consiglieri di questa Città si inchinano ai "principi logici" dello smisurato ego dello Sciortino elevandolo a santone indiscusso della propria opera sono nel giusto e leggi, norme, decreti e forse pure il Vangelo si adeguano ai suoi "consigli"; altrimenti, vagano nel buio e nell'errore e la Teoria del Tutto (leggi, norme, decreti, il Vangelo, il Corano, il Codice di Hammurabi, la letteratura mondiale, la filosofia da Talete a Cacciari, gli almanacchi dal 1400 al 2115... forse pure i racconti orali degli sciamani dell'Amazzonia) si riversa contro di loro con una valanga di offese e di riferimenti, più o meno palesi, alla necessità di una loro "eliminazione". Peccato che, di questo novello Jihadi John "de noantri", "verba volant sed scripta manent" e le parole, si sa, sono pietre che fanno emergere il suo strano, contraddittorio illuminismo di bassissimo amperaggio e la sua dialettica da elite (il bar che è costretto ad accogliere per giorni interi le sue chiappe). Legittimo è il diritto di critica sugli errori e le contraddizioni della politica, che vanno comunque sempre inquadrati nella dimensione dell'agire a servizio della Comunità (e non dello stare a bordo strada a dare giudizi più o meno sommari): si tratta di errori e contraddizioni per gli interessi di pochi amici degli amici? o sono presunti (da lui presunti) errori e contraddizioni dovute alle condizioni di oggettiva difficoltà ereditate da scellerate gestioni precedenti? Poco importa: si taglino le teste di questi che sono davanti a tutti per dare gloria ai boia di oggi ... e lunga vita ai potenti di prima, in uno strano e criminale banchetto in cui, insieme, brindano con il sangue di Amministratori e Cittadini i daiacchi tagliatori di teste di oggi e gli speculatori colonialisti del passato... dipende ovviamente da quel che c'è in ballo per i poteri occulti di questa Città nel futuro prossimo!

Dipende, Sciortino: per lei che ha buona memoria storica di gente che spara ad altra gente non sarà difficile intendere che, se la pallottola è stata abilmente sparata ad organi vitali (o si è sparato a pallettoni da distanza ravvicinata) e la salvezza del ferito è irrimediabilmente compromessa, la bravura del chirurgo è quasi sempre purtroppo ininfluente: e, in tale caso, si deve parlare di medici inetti o di feroci assassini? Chi dovrà essere perseguito, il chirurgo che ha tentato il miracolo mettendo la faccia in un disperato ma urgente e indispensabile intervento, oppure gli scellerati criminali che hanno sparato ben consapevoli dei danni che provocavano? Dipende, quindi... va stabilito con dati oggettivi chi fa "uso di argomentazioni fuorvianti ed errate" e non è poi così difficile, perché è sotto gli occhi di tutti... se gli occhi sono limpidi e onesti.

Dai migliori antropologi si può cogliere l'insegnamento che la scurrilità (non la volgarità che è altra cosa) è una reazione della dialettica umana al Male: ha una funzione apotropaica per sympatheia, cioè con un male minore (VERBALE) si scaccia un male maggiore (MORALE).