Non C’è Domani

Ritratto di Rosario Lapunzina

13 Febbraio 2016, 14:04 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Esercizio del diritto di replica, ai sensi dell'art. 8 della legge sulla stampa 47/1948, in merito all'articolo dal titolo "Intervista alla Senatrice Simona Vicari" pubblicato in data 12/02/2016:

 

Non C’è Domani

 

La senatrice Vicari è di certo una grande esperta in “infrastrutture e trasporti”.
Non a caso, insieme ai suoi compagni di avventura, si è magistralmente avvinghiata alla zattera del trasformismo, e “trasporta” la sua persona da uno scranno all'altro. Poltrone, dall'alto delle quali non è ben chiaro cosa faccia, se non cercare di immaginare il proprio futuro, aldilà del capolinea, cui è destinata alla scadenza della legislatura.
E' comprensibile la frustrazione nel trovarsi nel partito di N.C.D., ossia del “Non C'è Domani”.
Facile, quindi, che il pensiero corra a Cef
alù, ed alle grandi “attrattive” che la nostra Città ha rappresentato per la “magica” cerchia di amici. Un vero “pacchetto di attrattive” e di non indifferenti “ricavi economici”. Che siano stati realizzati a spese del bilancio comunale, poco importa.
E' sconcertante la morale rovesciata di chi è abituato a “servirsi” dell'amministrazione pubblica, e che, mentre percepisce lauti stipendi da parlamentare, si ostina a non restituire i quasi 300 mila euro che deve al Comune.
La senatrice Vicari ha amministrato Cefalù nel decennio antecedente la crisi economica mondiale, che dal 2008 impone gravi sacrifici, con i pesanti tagli di bilancio richiesti dall'Europa.
Pur governando in un periodo di vacche grasse, ha lasciato milioni di debiti, senza che Porto, Lungomare, Area Micciché, Club Med, etc, fossero oggetto di un qualsiasi intervento. In verità, gli unici interventi di cui si ha un certo ricordo riguardano il promontorio della Kalura...
Il sottosegretario Vicari la smetta di rilasciare inutili interviste, e dia una prova, almeno UNA, che la sua permanenza al Governo non è stata del tutto inutile. Sapendo che, dopo il MISE e il MIT, le rimane il MISERERE.

                                                                                                  Il Sindaco
                                                                                                  Rosario Lapunzina

Commenti

Ho avuto il "grande torto" di commettere la "sciocchezza" di raccogliere l'intervista della senatrice Simona Vicari. Mi toccherebbe intervenire personalmente, quindi, ma preferisco lasciare la parola al Sindaco e alla Senatrice.

 

Stile:

E’ un peccato vedere che oggi non si abbia la capacità di mantenere quegli standard solo perché le casse comunali sarebbero vuote. La realtà è un’altra e tutti i cittadini cefaludesi lo sanno bene. Purtroppo il malcostume di chi non sa governare lo porta quasi sempre ad addossare colpe ai predecessori, costruendo autonomamente cosi alibi apparentemente efficaci ma effimeri.”

Tuttavia il porto da solo non basta se poi a gestire l’attività vi è una amministrazione deficitaria che, in occasioni simili, si è distinta sia per la lentezza nel prendere le decisioni come nella vicenda ClubMed e sia nella schizofrenia nel cambiare senza motivo decisioni già intraprese da altri come quella relativa alla costruzione del porto.”

Per far rinascere Cefalù ci vogliono idee chiare e velocità di esecuzione, tutte caratteristiche che in questi ultimi anni non siamo riusciti ad intravedere.”

 

Fiele:

Non a caso, insieme ai suoi compagni di avventura, si è magistralmente avvinghiata alla zattera del trasformismo, e “trasporta” la sua persona da uno scranno all'altro. Poltrone, dall'alto delle quali non è ben chiaro cosa faccia, se non cercare di immaginare il proprio futuro, aldilà del capolinea, cui è destinata alla scadenza della legislatura.”

Un vero “pacchetto di attrattive” e di non indifferenti “ricavi economici”. Che siano stati realizzati a spese del bilancio comunale, poco importa.”

Pur governando in un periodo di vacche grasse, ha lasciato milioni di debiti, senza che Porto, Lungomare, Area Micciché, Club Med, etc, fossero oggetto di un qualsiasi intervento. In verità, gli unici interventi di cui si ha un certo ricordo riguardano il promontorio della Kalura...”

Il sottosegretario Vicari la smetta di rilasciare inutili interviste, e dia una prova, almeno UNA, che la sua permanenza al Governo non è stata del tutto inutile. Sapendo che, dopo il MISE e il MIT, le rimane il MISERERE.”

La replica del Sindaco al Sottosegretario Vicari è la prova inconfutabile della differenza di stile tra la Senatrice Vicari e il Signor Lapunzina, il quale ha perso l'ennesima occasione per tacere.
È evidente che in 10 anni di guida di centro destra si sono commessi diversi errori (del resto credo che chi governa sia essere umano e gli esseri umani non sono infallibili), ma è altrettanto evidente e tangibile che quella esperienza politica ha tanto da raccontare su ciò che ha fatto. L'illuminazione in via Roma, il potabilizzatore, il progetto del Club Med, la riqualificazione urbana dello Spinito, la creazione di un centro di sviluppo Madonita a castello Bordonaro (sede dei Pit e dei Prusst di cui eravamo capofila quando oggi il castello rischia di finire nelle mani dei Cavalieri di Malta, visto il marginale utilizzo per non dire inutilizzo e Cefalù è diventata fanalino di coda), il progetto di un porto presentato e boicottato, l'Università del turismo, l'ospedale San Raffaele, il trasporto pubblico urbano, la creazione di impianti sportivi su aree abbandonate al degrado, il teatro Cicero (oggi inutilizzato per ciò che era stato concepito) e tanto altro che ad oggi risulta imparagonabile rispetto ai led in piazza duomo e alla dichiarazione di un dissesto che comuni con un patrimonio e un pil inferiore hanno evitato. La storia dei debiti è un mito. Da una analisi seria dei conti non ci sono milioni di debiti derivanti da quella esperienza. Non ci sono debiti che hanno portato la città al fallimento. Tutto falso ma ben costruito da chi per 10 anni ha gonfiato i problemi di Cefalù e li ha usati come cavallo di Troia per creare consenso e abbattere le amministrazioni del tempo con l'esclusivo interesse di andare al potere e non perché si avevano altre ricette, le stesse millantate sul palco in comizio e che poi si sono rilevate inutili.
Un sindaco che non ha saputo difendere per tempo le categorie produttive dalla follia di enti sovra comunali, non ha saputo creare una sinergia con le nostre industrie turistiche per trovare una soluzione sui crediti pregressi, non ha saputo rispettare (anzi lo ha contraddetto) neanche il proprio programma elettorale, un sindaco che ha saputo solo farsi terra bruciata attorno a se e che ha solo pensato a guardare indietro scaricando la propria incapacità politico amministrativa su chi non governa più questa città da 10 anni.
Nel 2017 saranno i Cittadini Cefaludesi a stabilire a chi rimarrà il miserere o l'estrema unzione e a valutare se a governare dovrà essere chi, a distanza di dieci anni, non fa altro che pensare al passato screditando e offendendo chi la pensa diversamente, non accettando il confronto e avendo una presunzione smisurata, o chi invece chiuda con il passato e riporti la centralità del dibattito politico sui temi che davvero interessano la città, dando luogo ad una gestione democratica del nostro comune e riavviando quella macchina inceppata da anni che si chiama PROGRAMMAZIONE.

                                                                    Cons. Marco Larosa
                                                              Segr. NCD area popolare Cefalù

La replica è ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE.
Il sindaco di una città non può replicare come ha replicato Lapunzina.
È proprio vero: Non C'è Domani.
Per Cefalù.
Purtroppo.
Le MACERIE provocate da 15 anni di ODIO partitico renderanno arduo, molto arduo risollevarla.
A CHIUNQUE.

Poi qualcuno mi deve spiegare perché il sindaco è sempre criticato.... è così dolce nei suoi commenti che mi stupisco di questo clima di odio che c'è intorno, dentro e fuori di lui.... misericordia chiedo.... per lui....

Sono un amante di Cefalù. La considero la mia seconda casa perché ho ricordi meravigliosi e la frequento moltissimo. Per la,verità prima più spesso, adesso passa un po' la voglia. Leggo la scomposta e volgare risposta del sig. La Punzina, sindaco pro tempore e se Dio vuole ancora per poco, della Città alla Sen. Vicari e non posso non fare alcune semplici riflessioni. 1) il sindaco sbaglia ad attaccare il sottosegretario per diversi motivi. A) politico: il signore di cui sopra e' espressione del PD, partito alleato di Governo della Senatrice Vicari che sarà fondamentale per la crescita e lo sviluppo nel campo infrastrutturale; B) giuridico-giudiziario: la storia abnorme dei 300.000€ che poi non sono nemmeno lontanamente 300.000€, e' sotto le cure del giudice di appello il quale ha già disposto la sospensione della esecuzione della sentenza di primo grado poiché ravvisa il fumus boni juris dell'appello. In parole povere dice che l'appello è fondato e ammissibile. Attendiamo quindi serenamente la pronunzia definitiva; C) personale: un vecchio adagio di Machiavelliana memoria dice che se non puoi lottare contro il tuo nemico è meglio che ti allei con lui. Che voglio dire? Voglio dire che è sin troppo evidente che il sindaco pro tempore ha scarsi argomenti per poter contrastare la Sen. Vicari e la sua deprimente risposta alla intervista lo dimostra. Sarebbe quindi più efficace cercare una sponda in un soggetto politico che ancora oggi è tra le persone più amate a Cefalù e di cui conservano tutti un eccellente ricordo della sua attività amministrativa.

Spero che Cefalù esca da questa depressione intellettuale e si riappropri delle sue vocazioni naturali che sono la cultura, il turismo e la capacità di far da riferimento ad una porzione di territori, quella madonita, di cui negli anni passati e' stata rifugio e riferimento.

Si dovrà lavorare molto affinché ciò avvenga, mi auguro che i cittadini cefaludesi non indugino e seguano il loro istinto!!

                                                                                      avv. Michele Pivetti
                                                                                     cons. naz. NCD

Esercizio di replica? Questa sopra somiglia più ad una inutile voglia di rivalsa, da parte di chi per anni ha raccontato favolette alla città, che ad una replica!!!! Certo dentro vi è pure tutta l'amarezza di avere fatto il sindaco per 4 anni e non avere minimamente inciso nella vita amministativa di Cefalù, certo la senatrice Vicari, a parte i primi eccezzionali anni di sindacatura, ha poi abbandonato letteralmente la città e i cefaludesi dimenticandosi colpevolmente di chi (I cifalutani) ha contribuito a farla diventare quella che è, prova che da un po' di tempo la città è finita in mano a chi sino ad oggi non ha completamente saputo amministrare!!!! Ebbene sì, la colpa più grande della senatrice è stata questa, avere abbandonato la città nelle mani di chi ha sempre covata rabbia, gelosia, e anche tanta invidia nei suoi confronti!!!! Una replica di cattivo gusto, così la reputo, in quanto ritenendosi un politico doveva dare una replica politica ma ancora una volta il fiele ha preso il sopravvento ed ha prevalso su tutto!!! Ormai siamo davvero al miserere alla fine di questa triste vicenda. Tra 400 giorni tutto questo finirà e speriamo che scompaia anche l'odio che imperversa in Città!!!!!

di parlare, direi di trovarmi abbastanta d'accordo con Marco La Rosa.

Intanto perchè tra i "contendenti", pur manifestando posizioni di parte, riesce a spostare l'ottica dalla bega individuale a quello che dovrebbe essere il vero terreno di confronto di un'Amministrazione pubblica e, cioè la ricerca di una soluzione virtuosa al difficile triplo rapporto tra il voler fare, il dover fare e il saper fare.

Manca ancora, forse, una vera capacità di proposta sul "come fare", che, però, avrebbe bisogno di un clima disteso e costruttivo.

Che oggi non c'è, chssà perchè?!!!

Per il resto, penso che NCD significhi Nuovo Centro-Destra, ovvero quel partito, alleato "scomodo" e "necessario", ma pur sempre alleato del mio nel governo nazionale.

Così come penso che il miserere non sia un ministero, quanto, piuttosto, la manifestazione di una condizione individuale di chi lo evoca.

Infine, come dipendente d'un'istituzione pubblica, come cefaludese e come iscritto al PD, pur sentendomi oggi profondamento offeso in ognuna di queste vesti, non riesco a provare risentimento o rabbia, ma solo profonda vergogna.

FAREBBE UN GRAN BENE  SE IL SINDACO TACESSE.
NON HA ARGOMENTI.
CON LA SUA GESTIONE CEFALU' E' ARRETRATA NOTEVOLMENTE.
CON  LUI NON  C'E' ALCUN F U T U R O !

Il fatto che addirittura si è arrivati a scomodare persino il Commissario Straordinario dell’Unione Monarchica Italiana (http://www.umi-sicilia.it/michele-pivetti-gagliardi/) è l’inconfutabile dimostrazione che la replica del Sindaco Lapunzina all’intervista rilasciata dall’On. Vicari sia stata interpretata come un atto di “lesa maestà”.

Immaginiamo, poi, con chi Egli abbia parlato per affermare che della Senatrice a Cefalù “tutti conservano un eccellente ricordo della sua attività amministrativa”. Gli suggeriamo vivamente di cambiare informatore.

Noi e non solo noi abbiamo invece, purtroppo per Cefalù, ben altri ricordi, tutt’altro che frutto di fantasie ma perfettamente documentabili, che è bene ancora una volta rammentare.

Senza voler annoiare il lettore, solo per fare qualche esempio su come è stata gestita negli anni la nostra città, oltre al reiterato utilizzo di avanzi di amministrazione fittizi per finanziare spese senza nessuna copertura finanziaria, i cittadini devono sapere che, nel 2005, la vendita del servizio elettrico all’ENEL ha fruttato alle casse del Comune ben 4 milioni di euro, fondi vincolati all’acquisto dell’area Miccichè, ma che questa cifra è stata interamente utilizzata dal 2005 al 2007 per finanziare il bilancio. Alla vendita di un patrimonio non è corrisposto come per legge avrebbe dovuto, l’acquisto di un patrimonio! I cittadini devono sapere che sempre nel 2005, ad esempio, non veniva prevista, generando poi un debito fuori bilancio, la spesa di 540.000 € per il servizio di raccolta rifiuti, pur essendo questa una spesa certa e obbligatoria, di contro però venivano incrementate di 100.000 € le spese per il servizio turistico e altre poste in uscita. Per intenderci tutto quello che un buon “padre di famiglia” non deve fare. Mettere le bollette nel cassetto e non pagarle, ma in compenso però acquistare beni di lusso! I beni di lusso però poi bisogna saperli mantenere, cosa che diventa impossibile se poi quelle bollette che non si sono pagate ritornano con tanto di sanzioni ed interessi! I cittadini devono sapere che complessivamente tra il 1998 e il 2007, per intero gli anni di amministrazione Vicari, il Comune di Cefalù, ha speso oltre 1.500.000 € in consulenze ed incarichi esterni, della cui reale necessità e beneficio per la città è lecito in molti casi esprimere forti dubbi. I cittadini devono sapere che tra il 2004 e il 2009 la spesa corrente del nostro Comune era costantemente sopra i 20.000.000 €, mentre nel 2013 è stata ridimensionata a 14.000.000 €; i cittadini devono sapere che l’anticipazione di cassa (ovvero soldi presi in prestito dalla banca) ha raggiunto nel 2011 la cifra record di 4.000.000 € e che negli anni precedenti era comunque mediamente sopra i 3.000.000 €, mentre nel 2013 l’amministrazione Lapunzina l’ha ridotta a 0 (ZERO!!!); i cittadini devono sapere che su questi soldi presi in prestito si sono pagati negli anni 1999-2012 quasi 850.000 € di interessi. Quelli che abbiamo fatto sono solo alcuni macroscopici esempi di cui sono ricche le pagine della relazione Vallante del 2007, le pagine delle varie pronunce della Corte dei Conti, e in ultimo le pagine della relazione dei Revisori dei conti. Il dato politico che emerge è quindi quello di una città dissanguata, usata come laboratorio di “finanza creativa”, vetrina e trampolino di lancio per politici che hanno fatto carriera. Una città in cui si è speso più di quanto si poteva e si doveva, illudendo i cefaludesi di vivere in un presente di ricchezza e nella prospettiva di un futuro di prosperità, in ossequio ad un modello di governo basato sulla visione aziendale e privatistica della cosa pubblica. Mentre si costruivano ologrammi e si presentavano plastici e progetti, di cui restano modellini impolverati, o peggio, in alcuni casi, i debiti da pagare ai professionisti incaricati, si scavava la fossa alla città, esibendo però il proprio smagliante sorriso su copertine patinate, anch’esse realizzate con le tasche dei cittadini.

                                                                       Daniele Tumminello
                                                                        Segretario del Circolo PD di Cefalù

Ho letto sia "l'intervista" fatta da Angelo Sciortino, sia la replica fatta dal Sindaco e, francamete, non vi ho visto, nella seconda, quanto dai più sollevato.

Ritengo che la risposta del Sindaco sia perfettamnte in tono con "un'intervista" che più che altro è un lanciare accuse e gettare fango.

Mi fa specie, invece, questa improvvisa folgorazione sulla via del vicarismo!!