Servizio idrico, Lapunzina: illegittimo, contraddittorio ed irragionevole il comportamento di AMAP

Ritratto di Quale Cefalù

24 Febbraio 2016, 11:11 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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A seguire la nota pubblicata dal sindaco nel gruppo facebook "Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù":

 

All’On.le Assessore

Al Dirigente Generale

Dipartimento dell’Energia e
Servizi di Pubblica Utilità della
Regione Siciliana

A S.E. Il Prefetto di Palermo

Al Procuratore della Repubblica di
Termini Imerese

Al Commissario Straordinario dell’AATO1
Palermo in liquidazione

Al Presidente di AMAP S.p.A.

 

Oggetto: Illegittima procedura assunzione SII, con esclusione Comune di Cefalù. Ipotesi interruzione pubblico servizio a far data 01 marzo 2016.

 

La presente, per denunciare l’illegittimo, contraddittorio ed irragionevole comportamento di AMAP SPA, nell’ambito delle procedure di assunzione, ex art. 4 comma 11 della L.R. 19/2015, della gestione del Servizio Idrico Integrato.

La predetta Società, dopo aver delineato l’iter per la presa in carico del servizio nei Comuni ex APS Spa, ammettendo gli stessi alla compagine sociale, attraverso la sottoscrizione di nuove quote di capitale, ha improvvisamente ed inaspettatamente comunicato allo scrivente che, a far data 01 marzo 2016, cesserà la gestione provvisoria del servizio in questo Comune, dichiarandosi indisponibile all’affidamento definitivo, in quanto” …i vigenti assetti tariffari e la ricognizione dei ricavi e dei costi di gestione afferente il Comune di Cefalù – tenuto conto del precario stato delle infrastrutture in titolarità del comune medesimo e degli ingenti oneri di gestione del potabilizzatore Presidiana  …non consentono di poter continuare la gestione transitoria del SII oltre il termine del 29 febbraio 2016 e non consentono di poter assumere la gestione definitiva del medesimo servizio nel Comune di che trattasi”.

Conclude, AMAP, dichiarando “…la nostra disponibilità ad assicurare al Comune in indi-rizzo dietro corrispettivo da convenirsi - eventuali servizi che potrebbero esservi utili allo svolgi-mento del servizio di che trattasi”

Lo scrivente ha ragione di ritenere che la scelta di AMAP sia in palese violazione della norma di Legge regionale e dei principi fissati dal Legislatore nazionale.

Invero, l’art. 4 comma 11 della L. R. 19/2015 prevede che “Le società di cui al comma 9 che detengano a qualsiasi titolo infrastrutture e mezzi nel territorio da servire possono assumere la gestione del servizio idrico integrato in favore degli enti locali ricadenti nell’Ambito territoriale ottimale ovvero della Città metropolitana di riferimento, ampliando la propria compagine sociale o stipulando apposito contratto di servizio con l’ente o gli enti locali interessati.”

La scelta di AMAP di ampliare la propria compagine sociale, cui il Comune di Cefalù ha ade-rito con la sottoscrizione delle quote, non può poi essere contraddetta e vanificata da una valutazione sulla “antieconomicità” del servizio nel territorio di un singolo Comune, seguendo la quale AMAP si ritiene legittimata a scegliere, sulla scorta di un sommario calcolo sulla “sostenibilità”, quali comuni gestire e quali non gestire.

La tariffa del SII, per come definita dall’art. 154 del D.Lvo 152/2006, ha natura di corrispettivo e viene determinata dall’autorità, per l’intero ambito territoriale ottimale, “… tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere, e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell’ente di governo dell’ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio “.

Tale principio è direttamente connesso all’altro, non meno importante, della “unicità della gestione”, fissato dall’art. 147 comma 2 del D.Lvo 152/2006.

Pur nel particolare quadro fissato dalla Legge regionale, in buona parte sottoposta ad impugnativa davanti alla Corte Costituzionale, si considera assurda la pretesa di AMAP di frazionare l’Ambito, scegliendo di gestire i comuni “più redditizi”, fingendo di ignorare che la tariffa serve a coprire i costi della gestione, considerati quale media dell’intero ambito territoriale ottimale

Invero, si ha ragione di ritenere che il Legislatore regionale non abbia inteso consentire il totale arbitrio da parte delle c.d. “società in house”, e che anche le procedure di affidamento di cui all’art. 4 comma 11 della L.R. 19/2015 debbano intendersi soggette alla governace ed alla approvazione della Assemblea Territoriale Idrica, secondo quanto stabilito, in termini generali, dal comma 2 del medesimo art. 4, in tema di affidamento agli enti di diritto pubblico.

Per tale ragione, qualora dovesse malauguratamente procedersi nel senso indicato da AMAP, lo scrivente impugnerà, presso le competenti Autorità giudiziarie, gli atti ritenuti in violazione di Legge.

Per l’intanto, alla luce del parere di cui alla nota prot. 7451 del 18 febbraio 206, con cui il Dipartimento Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, richiamando la normativa nazionale e regionale, di fatto, esclude la possibilità di una autonoma gestione del servizio da parte dei comuni , lo scrivente comunica che, a far data 01 marzo 2016, qualora il disimpegno dell’AMAP fosse confermato, la stessa Società sarà onerata della riconsegna delle reti degli impianti al commissario straordinario e liquidatore della soppresse Autorità d’ambito, le cui funzioni, ex art. 5 comma 2 della L.R. 19/2015, sono prorogate sino alla costituzione dell’ATO, di cui, in atto, risultano definiti gli ambiti, senza che siano stai costituiti i nuovi organi.

Rilevato, tuttavia, che, a più riprese, ed in ultimo con nota 4099 del 19/02/2016, il detto Commissario Liquidatore ha dichiarato l’intendimento di non voler adempiere alle incombenze che la legge continua ad attribuirgli, lo scrivente temendo che dal 01 marzo p.v. il servizio idrico nel Comune di Cefalù rimanga privo di un gestore e che da questo siano immaginabili immediate gravi conseguenze di ordine sanitario per l’intera cittadinanza, chiede l’intervento di codesto Assessorato, informando, comunque, sin d’ora l’Autorità Giudiziaria e la Prefettura di Palermo, per le ipotesi di interruzione di pubblico servizio che potrebbero a breve verificarsi.

                                                          Il Sindaco
                                                           Rosario Lapunzina

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