RADDOPPIO FERROVIARIO: ad Ogliastrillo la trivella non c’è più

Ritratto di Saro Di Paola

19 Maggio 2019, 20:40 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

La trivella, che, per mesi, ha operato ad Ogliastrillo per realizzare i pali della paratia prevista per saldare il salto di quota di circa 10 metri tra la sede della strada statale e quella del realizzando raddoppio, è stata portata via.

    

Infatti, ieri l’altro, ha completato l’ultimo palo.
Il centottantanovesimo.

L’inizio dei lavori di realizzazione con talpa TBM della canna dispari della galleria, cosiddetta Cefalù lunga circa 6870 metri, previsto per il “tardo autunno del 2016” è, però, ancora abbastanza lontano.
Prima che la talpa si imbuchi a Figurella, sotto la curva della statale che, in direzione Palermo, immette nel rettilineo di Ogliastrillo, dovranno passare, ad essere ottimisti, non meno di 18 mesi.
Quelli, a mio giudizio, minimi:

per fare le prove di carico sui pali, per trasformare la palificata interrata in paratia con la faccia lato valle a vista, per aprire la trincea a valle della palificata, per realizzare la culla per assemblare la talpa, per assemblare la talpa, per allestire ed attrezzare il cantiere con l’area di stoccaggio dei conci di rivestimento della galleria e con l’area per lo stoccaggio e la decantazione dello smarino.

Tra 18 mesi si sarebbe all’inizio del 2021 e si sarebbe al metro 0,00 dei 13.740 metri circa, che la talpa dovrà percorrere per sbucare, definitivamente ad Ogliastrillo, dopo avere realizzato oltre alla canna dispari anche quella pari.
Alla velocità media di “13 metri al giorno”, come ebbe a dire l’Ing. Pinna, Direttore Tecnico della TOTO Costruzioni, nell’incontro di presentazione del “progetto esecutivo” del 26/11/2015, sarebbero necessari 1056 giorni, quasi tre anni solari.
Salvo imprevisti, ed esclusi i tempi di fermo per la manutenzione ordinaria della talpa, per il suo smontaggio ed il riassemblaggio nella valle del Mazzatore-Carbone, si sarebbe alla fine del 2024 ed, ancora, per completare la tratta Ogliastrillo-Castelbuono, si dovrebbe smontare la talpa e collegare la nuova tratta a quella esistente.
Si sarebbe alla fine del 2024,  dando per scontato che, nello stesso arco temporale di tre anni, siano state completate tutte le altre opere previste nel progetto.
Compresa la fermata sotterranea di Cefalù.
Il che scontato non è affatto.

Eppure c’è qualcuno che ha detto che vorrebbe arrivare in treno dall’aeroporto di Palermo alla fermata di Cefalù, già nel giugno del 2022 (http://www.qualecefalu.it/node/23033).
Della serie: quando i politicanti parlano per dare fiato ai polmoni.


Saro Di Paola, 19 maggio 2019

Commenti

Caro Saro, ho molti dubbi di poter prendere il treno Cefalù-Punta Raisi. Nel 2024 sarò troppo vicino agli ottant'anni e certamente mi sarà difficile sobbarcarmi un così lungo viaggio in treno. Questo sempre che tutto si concluda nel 2024, perché da quel momento ogni giorno potrebbe essere fatale, al punto da non farmi assistere alla fine di questa telenovela.