Ospedale Giglio rallentato dalla cattiva politica

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Maggio 2020, 16:40 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

Da tempo sindacati e politici farneticano sulla sanità, sostenuti pure da associazioni dei consumatori, criticando e lamentandosi della lentezza dell'assistenza degli esami come ecografie, radiografie e simili. Tutti esami indispensabili per conoscere per tempo le cause delle proprie malattie in modo da curarle.

Proprio a Cefalù ne abbiamo esempi spesso clamorosi. Ecografie fissate a mesi dopo la richiesta, per esempio. A chi si dà la colpa di simili ritardi? Ma all'ospedale Giglio! E sì, dal nostro ospedale non ci si aspettano interventi chirurgici, che sono la conclusione delle indagini diagnostiche, per i quali esso ha raggiunto in molti settori un'eccellenza, che ne fa punto di riferimento per tutta la Sicilia e oltre; ci si aspetta che i suoi medici si dedichino ad accontentare la folla di coloro che, pur non avendo bisogno di interventi chirurgici, prenotano esami diagnostici.

Diamo un'occhiata su come dovrebbe funzionare la sanità. I medici di base visitano per primi i malati e per essere certi della loro diagnosi prescrivono alcuni esami, che erroneamente si crede che debbano essere affidati all'ospedale. Erroneamente, perché ogni ASL dovrebbe essere il primo riferimento. Quindi, per questo errore e per la disorganizzazione dell'ASL, il Giglio non riesce a soddisfare le numerose richieste non solo dei cittadini di Cefalù, ma anche dell'hinterland madonita e in parte dei Nebrodi.

Ecco allora le numerose code agli sportelli per prenotare gli esami e la loro fissazione a data troppo lontana. Giusto protestare contro questi ritardi, ma sbagliato attribuirne la colpa al Giglio. Non capisco, infatti, perché non una sola voce di protesta si leva contro l'ASL, che della situazione è la sola responsabile, con il tacito assenso della politica regionale. Finché si commetterà questo errore, nessuna protesta potrà ottenere risultati.

Come mai, mi chiedo e chiedo ai responsabili regionali della sanità, non si fa un investimento per creare un poliambulatorio della ASL, fornito di tutti gli strumenti tecnici, dei medici e degli infermieri, per accontentare quell'utenza, che in questo momento appesantisce inutilmente l'ospedale, togliendo tempo e professionalità ai malati che ne hanno effettivamente bisogno? In Veneto e in molte altre regioni italiane si è provveduto a questi poliambulatori, ma non in Sicilia. La mia voce è troppo flebile per ottenere la stessa cosa in Sicilia e per di più i sindacati e le associazioni elevano ingiustamente proteste contro l'ospedale, invece di suggerire l'unica soluzione capace di risolvere il problema. Mi meraviglia che i Sindaci del comprensorio non si siano uniti per far sentire la voce dei loro cittadini presso l'Assessore alla Sanità e lo stesso Presidente della Regione.

Tutto ciò sarà ancor necessario, se il Gemelli di Roma dovesse, come sembra assai probabile, aderire a una partnership con il Giglio, aumentandone la dotazione professionale e tecnica. In questo caso sarebbe semplicemente dannoso non dare vita, finalmente!, a un poliambulatorio della ASL, oggi purtroppo non all'altezza dei suoi compiti. Mi viene in mente, per esempio, che si potrebbe creare un poliambulatorio nella ex sede dell'Ufficio delle Entrate a Santa Lucia.

I sindacati e le associazione la smettano, perciò, di unire il loro mormorio a quello dei pazienti e suonino la sveglia ai Sindaci e alla politica regionale per agire e non per chiacchierare.

Commenti

Ancora una volta, non voglio far polemiche con te. Ma mi riprometto che alle prossime riunioni che chiederò in assessorato, o alla VI comm. ARS o al direttore generale ASP 6 Pa, ti chiederò, gentilmente, di accompagnarmi di modo che avendo un esperto, si potrà porre FINALMENTE fine, ai disservizi della sanità madonita. Lo sai che, per portarti un esempio, quello che tu scrivi per una eco se non la fa il Giglio (che riceve soldi PUBBLICI, perché CONVENZIONATO!!!!!), sei costretto a pagarla o andarla a fare, minimo , a termini I. Per non parlare di RM o di urologia, cardiologia ecc ecc e di tantissime altre prestazioni? Lo sai, che secondo i vertici, esssendo di II livello, moltissime prestazioni non spettano a loro effettuarle ma al distretto? Distretto che é sprovvisto di strumentazioni e e gli ambulatori saturi di prenotazioni. Quindi, Termini, Bagheria, Petralia e Palermo. E al giglio, gli lasciamo  solo l'intramoenia? Ma lo continuiamo a pagare con soldi pubblici? Si potrebbe sapere il badget assegnato dall'assessoratoal giglio e come esso viene ripartito? Non so se con l'essere agnostico, sapresti dirmi chi sarebbe più importante tra il San Raffaele e il San Giglio (esiste?). Stop! Chiuso ogni ulteriore commento.

A me, invece, la polemica piace...non foss'altro perché nessuna verità è tale, se prima non è masticata con i denti della polemica. Tu stesso, tra l'altro, ammetti l'inutilità del Distretto, perché "è sprovvisto di strumentazioni e gli ambulatori saturi di prenotazioni". Non credi che sarebbe buona politica renderlo meno inutile, fornendogli strumentazioni, medici e infermieri? Perché non chiedi questo invece di caricare pseudo colpe al Giglio? Il Distretto è indifendibile, sappilo. E per capirlo non servono esperti, perché basta il buon senso. Togliti i paraocchi, caro Giovanni!

Mai avuti paraocchi, caro Angelo. So benissimo la situazione del distretto (e molti non sanno invece cosa avverrà dal 1 giugno prossimo!), come so benissimo, purtroppo, la situazione del giglio. Quello che vorrei e, credo che anche tu saresti d'accordo, é che se il giglio vuole essere una struttura privata che lo faccia e si dedichi ai soli interventi ma, NON CHIEDA denaro pubblico. Che vadano fuori la regione, l'asp e il comune. E vorrei vedere la potenza mediatica messa in atto da qualcuno,  che effetto produrrebbe! IO, di idee ne avrei ma, le voglio sottoporre a chi di dovere. A partire dal distretto e, non ti auguro di avere bisogno della sanità del nostro circondario. Prima che tu ti sottoponessi ad interventi, sei mai transitato dal distretto o sei subito arrivato al giglio? Ti hanno per caso operato senza accertamenti diagnostici? Te li ha prescritti il tuo mmg? Angelo, certe verità le conosciamo fin troppo bene. Persino le petralie stanno meglio di noi, perché hanno un nosocomio dove poter accedere. Ma se a noi "madoniti" viene risposto che per molte visite/esami "non c'é posto, dove sei costertto ad andare? Te l'ho scritto già. Tu parli del giglio come se fosse l'ismett come eccellenza. Sì, ce ne sono di eccellenze. Eccome se ce ne sono. Ma ci sono pure dei lavori che andrebbero fatti, per essere catalogato "eccellenza" non più indifferibili o rinviabili. E per stasera, mi vado a prendere i miei sedativi e spero di dormire e non pensare ai tanti problemi della nostra sanità cifalutana/madonita, felice che l'assessore abbia recepito i suggerimenti dei tecnici. Si può fare di tutta l'erba un fascio?     

 

SANITA’: AL GIGLIO RIPRENDE L’ATTIVITA’ AMBULATORIALE

10 MILA LE PRESTAZIONI NON URGENTI SOSPESE PER LOOKDOWN

 

CEFALU’ 27 MAGGIO 2020 - Riparte l’attività ambulatoriale della Fondazione Giglio di Cefalù sospesa durante la fase acuta dell’emergenza per Covid-19.

“Diamo seguito, in sicurezza - ha detto il presidente del Giglio, Giovanni Albano - alle nuove disposizioni dell’Assessorato Regionale alla Sanità riprogrammando tutte le prestazioni che erano state sospese”.

Nei quasi tre mesi di lookdown, il Giglio ha dovuto rinviare circa 10 mila prestazioni ambulatoriali suddivise per le varie branche specialistiche. Venivano garantite solo quelle in “urgenza” e in priorità “B” (breve) oltre alle prestazioni oncologiche e neurologiche legate alle malattie degenerative.

Il coordinatore dell’attività ambulatoriale, Giuseppe Vicari, ha già definito il cronoprogramma della fase due come indicato dalla circolare della  Regione Siciliana. 

“I nostri operatori contatteranno telefonicamente - ha sottolineato Giuseppe Vicari - tutti gli utenti riprogrammando, per le prossime settimane, le prestazioni sospese”.

I primi ad essere ricontattati saranno i pazienti con richieste in classe di priorità “D” (differibili) e a seguire quelli con richiesta in classe “P” (programmabile). 

Sono stati definiti anche i percorsi per garantire tutte le attività in sicurezza. Le sale d’attesa sono state allestite nel piazzale esterno della Fondazione. All’arrivo sarà misurata la temperatura e all’ingresso dovranno essere igienizzate le mani. 

“E’ importante - ha sottolineato Vicari - per non creare sovraffollamenti, che l’utenza sopraggiunga in ospedale non prima di 30 minuti dall’orari stabilito per la visita”.

Il tutto funzionerà come una staffetta all’uscita di un paziente potrà entrare il successivo. 

Restano, al momento, sospese alcune prestazioni come la spirometria dove alcune manovre, richieste dal medico al paziente, potrebbero esporre a rischio di contagio il personale. Prestazioni che richiederebbero un tampone preventivo.

La Fondazione Giglio sottolinea che sino a quando non saranno riprogrammate in calendario tutte le prestazioni sospese non saranno accolte nuove richieste in classe “D” e “P”. Nulla cambia per le visite in urgenza e breve le cui prenotazioni restano aperte.

Resta ancora sospesa l’attività in regime libero professionale.

Le prestazioni ambulatoriali della Fondazione Giglio possono essere prenotate tramite il Cup, telefonicamente allo 0921-920502, con l’invio di un messaggio tramite whatsapp 3357888606 o on line dal portale ospedalegiglio.it