RADDOPPIO FERROVIARIO: quando vedremo la talpa TBM assemblata ad Ogliastrillo?

Ritratto di Saro Di Paola

11 Maggio 2021, 15:35 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 26 novembre del 2015, quando nella Sala  delle Capriate del Comune di Cefalù venne illustrato il “progetto esecutivo” del raddoppio ferroviario Ogliastrillo- Castelbuono, l’Ing. Pinna della ToTo Costruzioni sulla tempistica del lavori ebbe a dire testualmente:
Ad Ogliastrillo, lo scavo meccanizzato della canna dispari della galleria Cefalù inizierà nel tardo autunno del prossimo anno”.
Quindi, ad Ogliastrillo nel dicembre del 2016, la talpa TBM sarebbe dovuta essere già assemblata nella sua imponente struttura lunga 120 metri circa ed alta 9,90 metri.

Il  19 maggio del 2019, quando, ad Ogliastrillo, venne ultimato l’ultimo dei 189 pali della paratia, nel mio post (www.qualecefalu.it/node/23117)  scrissi che, prima di vedere la talpa imbucarsi a Figurella sotto la curva della statale che, in direzione Palermo, immette nel rettilineo di Ogliastrillo, sarebbero passati, ad essere ottimisti, almeno diciotto mesi.

Quelli che avevo stimato necessari per fare le prove di carico sui pali, per aprire la trincea a valle della palificata, per trasformare la palificata in paratia con la faccia lato valle a vista,  per realizzare la culla di lancio, per assemblarvi sopra la talpa, per allestire ed attrezzare il cantiere con l’area di stoccaggio dei conci di rivestimento della galleria e con l’area per lo stoccaggio e la decantazione dello smarino.
Si sarebbe stati all’inizio del 2021.

Ero stato ottimista, come, pure, avevo precisato.
Inoltre non avevo messo in conto il rallentamento dei lavori che avrebbe causato la pandemia, il ritardo, già causato dal cedimento della paratia registrato il 7 marzo scorso, e  quello, ulteriore, che il cedimento provocherà.
Un ritardo molto più lungo dei due mesi già trascorsi e che, oggi, stimo in, almeno, diciotto mesi.
Quelli necessari per approntare il progetto delle opere di messa in sicurezza della paratia, per la loro approvazione da parte degli organi competenti, per la loro realizzazione nonché quello per la rimozione, almeno parziale, del terreno col quale è stata tombata parte dello scavo e quello per abbassare il piano dello scavo sino alla quota di imposta della culla, quello per la sua realizzazione davanti all’imbocco della canna pari, quella lato mare, ritengo, e quello per assemblare la talpa.
Si dovrebbe essere alla fine del 2022.

La mia stima è ottimistica?
Mi auguro di no!
Non solo perché vedere il fronte di Ogliastrillo nelle condizioni nelle quali lo vedo da oltre due mesi,

 

aggiunge sconforto a quello che mi procurano le passerelle dei rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali,

  

ed a quell’altro che mi procura il silenzio dei rappresentanti delle Istituzioni locali.
Consiglio comunale in primis.
Un silenzio più tombale della tomba di Ogliastrillo.

E dire che quello di Ogliastrillo è il fronte principale, il più impegnativo e il più delicato dell’intero lotto.
Al suo avanzamento, infatti, è strettamente connessa la realizzazione della fermata sotterranea di Cefalù, che, così e previsto, si andrà ad “innestare” alle due canne della galleria Cefalù e che, pertanto, detterà i tempi per l’ultimazione dell’intero lotto.

Saro Di Paola, 11 maggio 2021

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