Parlando di Cittadinanze Onorarie - Giuseppe Tornatore

Ritratto di Pino Lo Presti

3 Settembre 2012, 02:00 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Ho pensato a Giuseppe Tornatore e al conferimento della  sua Cittadinanza Onoraria, il 22 settembre 2009, stimolato dal lapsus di memoria (altro - ne sono certo - non è stato) del Presidente del Consiglio, Antonio Franco, nell’elencare i nomi di coloro cui era stata in precedenza conferita la Cittadinanza Onoraria, nella occasione dell’ultimo conferimento di questa, il 31 agosto scorso, a Matteo Collura.

Poichè, all’epoca non pubblicai il servizio fotografico in quanto in rotta di collisione con Donlappanio - il Blog con il quale collaboravo da circa due anni (erano i giorni in cui sognavo un’ Altra Cefalù, neanche immaginando entro quali deludenti confini mentali essa esisteva, e si sarebbe infine rivelata) -, oggi, a distanza di tre anni, ho deciso di farlo; certamente fuori da ogni confronto-polemica con il nuovo Cittadino Onorario, Collura, ma neanche solo per il suo valore documentario, quanto piuttosto - a distanza di tanto tempo - per invitare a valutare quanto “nulla” abbia corrisposto a tanta significativa e importante cerimonia e a tanta partecipazione corale di pubblico allora, e, presumibilmente, quanto, di quello stesso “nulla”, corrisponderà domani alla nuova, recente “Cerimonia”.
 

L’impressione è che, nella nostra città, il narcisismo e la retorica del “siamo i più belli e tutto il mondo ci invidia” stiano finendo per prevalere, in danno ad una verità ben più miserevole, quella del lato oscuro della nostra “siciliana divina deietà”, e cioè l’assenza di ogni vera altra sacralità diversa da quella nostra propria individuale; la scorgiamo nell’assenza di rispetto (non formale) delle norme collettive, della trasparenza degli atti pubblici, della onestà intellettuale, nel disprezzo del pubblico in ascolto che vediamo nell’uso sempre più retorico, opportunistico e ingannevole della Parola - soprattutto da parte dei Politici, vecchi e nuovi - o nello stupro, continuato, della nostra stessa terra, della nostra città e dei suoi stessi cittadini, soprattutto i più deboli.
 

 

 

Nel precedente resoconto del Conferimento a Collura, appena pubblicato, non ho voluto dare voce a quelle - che pur serpeggiavano in città - circa il fatto che un piccolo saggio, riguardante il “Sorriso dell’ignoto”, all’interno di una raccolta di piccoli saggi, e una “nota introduttiva” (cit. Sindaco) di un libro fotografico su Cefalù, per quanto di un autorevole personaggio del mondo della Parola scritta, costituissero, in fondo, ben poco.
Peraltro si dice che persino nelle decisioni sulle personalità cui intitolare una strada, nella nostra città, è tutto un muoversi di “lobby”, di varia natura e genere, che nascono e scompaiono, ma raramente esse sono il frutto di una scelta basata su criteri oggettivi e su valutazioni “Alte”.


Io non ho letto nè il primo breve saggio di Colura (che ha indotto l’Amministrazione Guercio a promuoverne la Cittadinanza Onoraria) nè “la nota introduttiva” (citata dalla nuova Amministrazione a conferma del valore di tale Conferimento), nè - come invece altri a Cefalù - conosco l’uomo, l’artista, l’intellettuale e il giornalista; dunque ho solo da informarmi su questo nuovo mio concittadino!

La questione che oggi pongo non è se tali onoreficenze (vedi anche intitolazioni di strade o “premi” giornalistici) siano meritate o meno, piuttosto: chi riconosce questi meriti con quali criteri li individua, per quali reali motivi “Premia”, e  cioè infine “quanto ci crede” in ciò che si vorrebbe - con tali pubblici riconoscimenti - indicare, alla collettività, come un “Esempio”, un "Valore" da seguire?

Molti non avranno dimenticato la considerazione che gran parte della città ha mostrato di avere nei confronti di due Cittadinanze Onorarie precedenti - quella del prof. Tullio e quella di Consolo -, quando hanno espresso la loro posizione nei confronti del progetto di collocare un certo complesso statuario al Molo di Cefalù. 
Tutti, a ben vedere, potrebbero considerare il seguito che ha avuto la pubblica indicazione del Valore che si è voluto riconoscere, con la Cittadinanza Onoraria, a Tornatore”, quando invece di operare (restaurandolo o quanto meno fermandone il degrado) per far essere il Centro Storico “un Set cinematografico”, ci si è limitato a pensare di mettere statue di dubbio gusto - come si è detto -, o, oggi, fiori sulla “spazzatura” dello stesso degrado urbano.

Dimentichiamoci pure di Tornatore, da questo punto di vista, e del Museo del Cinema, come di A. Tullio e, in generale, di ogni rete museale; ce ne ricorderemo sicuramente di loro quando saranno buoni a farci altra pubblicità con qualche nuovo film o libro!


Ora è la volta di Collura, ma già tutti potrebbero, ad esempio, vedere la considerazione che si ha nella nostra città per i suoi vecchi o per quella scogliera di cui dice: “ho trovato qui il mio Alef, qui, dove il mare bagna una costa rocciosa e impervia e nello stesso tempo accogliente come un balsamo riposto per naufraghi stremati” (leggi oggi: clienti affamati).

Delle condizioni in cui versa la scogliera si è già detto tanto, senza che nessuna autorità “ieri ed oggi premiante” abbia detto una parola; degli anziani poi, cioè proprio di quelli di cui scrive Collura: “ogni volta sento di acquisire un po’ della divinità dei vostri vecchi, anche se mi è impossibile mostrare la loro saggia indifferenza”, di coloro cioè che prima di noi sono nati in questa città e vi hanno speso la loro vita sentendo queste vie e queste piazze, a ragione, “la loro città”, la considerazione che si ha nei loro confronti  la osserveremo meglio una prossima volta.

Cari Cittadini Onorari, quanta retorica attorno a voi, quanto gretto narcisismo finite per suscitare, quanto strumentale compiacimento; di ciò di cui parlate ed amate, tra chi vi premia, non importa niente a nessuno; è solo la pubblicità che fate ad avervi valso il “Premio”, dopo darete solo fastidio, siatene certi!

____________________________

Seguiranno (questi sì a solo scopo di documento storico) altri due servizi fotografici di quel mattino:

“Altre foto del 22 settembre 2009” - Rinfresco, Mandralisca, Lavatoio
“Altre foto del 22 settembre 2009” - Teatro Cicero, Ottica Glorioso, Cinema Di Francesca

Commenti

Analoghe desolanti considerazioni vanno estese, oltre che ai cittadini "onorari", a quei cittadini "di nascita" che pur avendo apportato non solo a Cefalù ma all'intera società il frutto della loro intelligenza e capacità, vengono qui liquidati con qualche ipocrita commemorazione, impegno di pochi minuti, o una targa in un angolo di strada e di cui si dimenticano o si sfregiano le opere, per l'ignoranza dei giovani, l'indifferenza dei vecchi, l'ottusità di privati e il silenzio di chi amministra questa nostra casa.