Cefalù, per i conti del Comune un passo verso il risanamento

Ritratto di Quale Cefalù

20 Settembre 2012, 13:45 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Fonte: LaVoceweb - 20.09.2012

Il Comune di Cefalù è chiamato a un nuovo esame di riparazione. La Corte dei conti ha convocato il sindaco Rosario Lapunzina nell’adunanza pubblica del 27 settembre per chiedergli a che punto è l’opera di risanamento dei conti e di riscrittura dei risultati di amministrazione. Ieri sera è stato fatto un passo importante: il consiglio ha approvato finalmente il consuntivo del 2008. Su 17 consiglieri presenti nove hanno votato a favore dello schema di delibera illustrato dal sindaco, otto si sono astenuti, nessuno ha votato contro. Bastano questi dati per dare conto del clima collaborativo e dell’atteggiamento responsabile che, pur nella diversità di posizioni, è stato assunto anche dai consiglieri di minoranza. In molti interventi non sono mancati richiami alla necessità di evitare il dissesto delle finanze comunali.
Non è stata un’operazione semplice riportare ordine e attendibilità in quello che lo stesso ispettore ministeriale, prima dei tre inviati dalla Regione, ha descritto come un “marasma contabile”. Il quadro delineato dalle verifiche è stato ricomposto dalla Corte dei conti in 16 punti di contestazione. C’è una montagna di debiti fuori bilancio e di residui attivi non riscuotibili, una sfondamento dei capitoli di spesa e un inattendibilità complessiva dei bilanci 2008 e 2009. E in più devono essere definiti e approvati i consuntivi 2010 e 2011.
Gli uffici comunali hanno in questi giorni lavorato sodo per intervenire sulle criticità rilevate dagli ispettori e contestate dalla Corte dei conti. E così la giunta ha potuto predisporre uno schema di delibera per il consuntivo 2008 che ieri sera il sindaco ha illustrato in aula. Seguendo le prescrizioni della magistratura contabile, sono state compiute due operazioni fondamentali: un ricalcolo dei risultati di amministrazione, la cancellazione dei residui attivi inesigibili per ben 7,5 milioni di euro. I numeri finali del consuntivo 2008 sono quindi cambiati. Il risultato di amministrazione, che era di 3 milioni e 504 mila euro, è stato corretto in un milione e 334 mila euro. […]

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Commenti

Al convegno sono tanti dotti medici e sapienti ma i cristiani di la strada unni capieru nenti .......

Egregio Assessore (ex) Patanella,
La seguo da qualche settimana, con molto interesse, su questo blog e su Fb e, con altrettanto piacere noto che Ella è più restio a frequentare altri fogli, tipo “La voce di Giusy” (che non è una chat erotica), “Tano forever” e “Mi scuddai a news”.
Penso, anche, che Lei abbia ragione quando addita quelli che secondo Lei sono in piena campagna elettorale.
Lei, invece ….. noooo!!! Che andiamo pensando!
Lei va al massimo, va a gonfie vele, ma in che direzione?
Va AVANTI oppure indietro (“a cozzu n’arreri”, come ci diciamo noi), come il CORDARO?
Perché sa, Assessore (ex), che, a proposito di elezioni, se c’è una cosa sulla quale nostri comuni interlocutori hanno ragione è che noi – veru è – le ultime elezioni comunali le abbiamo perse, e di brutto, ma non per le stesse ragioni, né dalla stessa parte.
Si ricorda che, in campagna elettorale, qualcuno disse che non si potevano mettere a programma lo sturaggio dei tombini e il rattoppo delle strade, perché un’amministrazione che si rispetti queste cose le deve semplicemente fare senza neanche chiedere, non dico l’applauso, ma neanche un cenno d’assenso da parte dei cittadini?
E oggi che succede?
Il sindaco si siede sulla panchina del rotary? Comunicato, Fascia tricolore e foto-ricordo.
Il sindaco rappezza una strada? Comunicato stampa, applausi scroscianti, fans intrippati come a Woodstock!
Il consiglio approva il bilancio 2008? Standing ovation, richiesta di bis e fuochi d’artificio.
Il Sindaco firma la convenzione per i bus navetta con il CCN, mettendoci, ci diciamo noialtri, “panza e presenza”? Comunicato stampa, peana di gloria, serti d’alloro e gladiatori nell’arena.
Il sindaco accende l’impianto d’illuminazione della rocca regalatogli dall’ex AAST con le lampadine accattate dagli albergatori? Comunicato Stampa e “santo subito!”
E la piscina? No, lì dove l’avevano messa per farvi sognare non si può fare, oggi che ci siamo svegliati meglio spostarla in un altro posto dove non si può fare per altri dieci anni (Ogliastrillo, prendere nota, n.d.r), così per due mandati andiamo a posto e non si deve più parlare di questa lastima.
E i finanziamenti europei? L’Amministrazione, in questo momento, è troppo impegnata a farsi fotografare con  le ronde padane in bicicletta.
E i millanta musei: cinematografico, naturalistico, archeologico, antropologico, etnologico, gelato logico …? Gli scappava una localizzazione e sono tutti dovuti correre da un’altra parte (Ogliastrillo, n.d.r.), trovando, tra l’altro, una fila infinita di soccorritori del potere; che quelli, non appena trovano dove farla (sempre un po’ fuori dal luogo deputato) si accodano che è un piacere.
E Lei, Egregio Assessore (ex) Patanella, non si sente un po’ responsabile di tutto questo?
Di aver fatto parte di un’Amministrazione che neanche ha saputo stuppare le fognature? Che si è lasciata annichilire da un’opposizione mordace che vi ha pure contestato il colore dei calzini?
Di un’amministrazione che non ha approvato neanche un bilancio su cinque? Congratulazioni! Percorso netto!
Non un dubbio, non un rossore, su quelle guance, che non sia effetto di enfasi oratoria?
Io, però, non le chiederò di stare zitto, anche, se a dirla tutta, in questo momento apprezzo, oltre alla sua simpatica loquacità (meglio: digitalità), anche l’elegante silenzio di altri suoi (ex) sodali.
Ma una cosa mi piacerebbe sentire, o leggere, da parte sua: un atto di contrizione e d’umiltà.
Perché non lo faccio pure io?
Perché io, anzi Noi, l’abbiamo già fatto e ci siamo purificati, scegliendo di condividere coscientemente e senza l’ausilio di sostanze corroboranti, la sorte di Leonida contro le armate di Serse, sapendo, anche, che ci saremmo esposti al ludibrio dei satrapi trionfanti adusi (pardon: “ad usi”) a misurarsi gli opliti fin dall’adolescenza.
Un mio amico, giorni fa, considerava “Secondo me, a Cefalù, i voti liberi sono, sì e no, seicento”.
“Che bello, siamo cresciuti!” ho commentato, perché, vede, Egregio Assessore (ex) Patanella, io, a stare al risultato delle ultime elezioni, di voti liberi ne conto poco più di quattrocento, tra l’altro da dividere tra due Leonidas e relative truppe. Cioè un rapporto di uno a nove a favore di Serse.
Se fossero seicento il rapporto sarebbe già di uno a sei o, forse, addirittura migliore, se, come dice qualcuno, alcuni militi delusi stessero, effettivamente, pensando alla diserzione.
Però, anche se rimarremo in quattrocento, almeno, abbiamo avuto voce.
Quei comizi rimangono! Sono, comunque, testo di questa comunità, specie oggi che sempre più si rivela la loro virtù preminitrice.
Per dirla in soldoni "non ci voleva assai", e speriamo di non dover condividere anche la sorte di Cassandra!
E Lei, Egregio Assessore (ex) Patanella, Lei controlla voti liberi? (in linguistica si chiama ossimoro - non lo dico per Lei, ma per quelli che si potrebbero confondere tra opliti e satrapi).
Basta che non siano di estrazione radicale, perché, si sa, i radicali liberi non fanno bene, anzi, sono proprio tossici!
In ogni caso, noi Spartani sapremo sempre accettare un segno di rammarico o di serio pentimento.
Il mercoledì delle ceneri è ancora lontano, ma per Lei siamo disposti a fare un’eccezione.
Anche, perché, nel frattempo, da politeisti che eravamo, forse riusciremo a fare sintesi, forgiati dalla dura esoerienza e riconvertiti sulla via di Damasco (che non è una strada foderata di seta, ma quella che porta alla capitale della Siria – sempre, non lo dico per Lei, ma … ecc. ecc.)
Ah, poi, sì, è vero, eravamo Ateniesi, ma con le dure esperienze di cui sopra, ci siamo laconizzati.
In ogni caso, Egregio Assessore, anzi caro Vito, spero di poter leggere presto altri tuoi interventi e commenti e spero che siano meno noiosi e più densi di “sense of humor” dei miei.
Un’ultima domanda: di che colore hai messo i calzini, oggi?

P.S. A proposito di silenzi, loquacità, digitalità, ecc. ,
Non vi (ci) manca qualcosa?
Che fine ha fatto il “Cefalù, risorgi!” del sei agosto duemilaundici?
O Cefalù è risorta, e non ce ne siamo accorti, o manca qualcuno all’appello.
Ma un mi pozzu stari quietu? (ricordarsi di eliminare dal PS in poi prima di postare)

Sono stato chiamato per fare l'assessore e non ho chiesto io di farlo. In ordine alle mie deleghe ho fatto il massimo di ciò che era possibile fare senza usare un solo centesimo delle casse comunali che non fosse strettamente previsto come spesa obbligatoria. quanto alla delega per gli affari legali ho ottenuto soltanto vittorie per i giudizi da me iniziati. coerentemente e nella consapevolezza di perdere ho sostenuto il sindaco Guercio nella sua ricandidatura senza optare per nessuna altra ipotesi benché richiestami da destra a sinistra. oggi parlo e scrivo perché sono l'unico anche quando ero assessore se dovevo dire no l'ho detto al sindaco Guercio e a chiunque maggioranza come opposizione . Voto e chiedo di far votare Toto Cordaro perché so che è una persona capace, onesta e sopratutto coerente. Quanto al fatto che altri miei ex colleghi di giunta tacciono non è perché indotti al silenzio per pudore ma soltanto perché sono in attesa di dire la loro al momento che riterranno più opportuno. Ed infine sui 400 o 600 voti liberi credo che la tua valutazione sia offensiva per i 14000 elettori cefaludesi i quali hanno dimostrato sia prima che dopo le elezioni di essere liberi nelle loro espressioni e nelle loro scelte politiche che tu le condivida o meno.

sono contento di avere suscitato questa risposta, perchè fa chiarezza in molti punti.
Il tono scherzoso serviva a questo, se no non avrebbe senso.
La considerazione vale anche per le testate giornalistiche, che fanno bene il loro lavoro, magari con qualche orientamento o scelta di stile editoriale che, sono, ci mancherebbe, assolutamente legittimi e rispettabili, anzi, auspicabili per una sana dialettica civile.
Per esempio, se questo Blog lo chiamiamo "Prostata on line" o "Cabasisi Web" va benissimo!
Anche i voti dei cittadini ritengo siano assolutamente liberi nel momento della scelta individuale, ci mancherebbe!
Io ho sempre avuto il massimo e totale rispetto deglie elettori e, forse, proprio per questo, quando mi sono confrontato, ho dovuto constatare che essi erano quasi tutti elettori di altri e non miei, come qualcuno ha voluto elegantemente ricordarmi in questi giorni.
Ma gli elettori, anche in quei quindici secondi che servono per votare, non sono anche e, soprattutto, cittadini ? E da cittadini sono sempre liberi di far valere i proprio diritti e di dire la loro, come gli è dovuto, in ogni momento della loro vita sociale?
Sono  TUTTI che possono percepire, SEMPRE, "la bellezza del fresco profumo della Libertà"?
Ecco perchè bisogna uscire dall'accerchiamento di una politica fatta di strombazzi, di dietrologia, di minaccia, di chiaroscuri pesanti che mortificano la solarità spontanea di Cefalù.
Mi chiedo quando mai a Cefalù si è respirato questo clima!
Il Tuo intervento, appunto, mi dà conferma che ritornare al confonto di idee e posizioni è possibile, anzi, è vitale per la nostra stessa sopravvivenza civile affinchè non prevalga il sonno della ragione che, notoriamente
Meglio se questo confronto si venga a svolgere tra persone capaci, oneste, e coerenti.
Quanto ai tuoi ex colleghi di Giunta, so benissimo che torneranno a dire la loro e, sono sicuro, in più, che lo faranno con la stessa pacatezza ed eleganza (e, quì non c'era ironia, e si capiva pure prima) che ho voluto apprezzare nel loro silenzio di oggi, in questo particolare momento. 
La stessa pacatezza ed eleganza, aggiungo, che hanno saputo mantenere anche di fronte agli insulti più intollerabili, prima e dopo la competizione elettorale.
Aggiungo, ancora, che su tutto ciò che esprimi oggi a tuo merito, non ho nessun personale dubbio.
Ma, questo, ovviamente, non significa che, per ieri, oggi e, probabilmente, domani, la pensiamo allo stesso modo, per nostra (reciproca) fortuna.