Lottizzazione sì, dissesto no.

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Novembre 2012, 11:20 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ieri sera, martedì 6 novembre, si è avverata quella che potrebbe essere definita una profezia. Scrivevo, infatti, il 23 giugno scorso (http://www.qualecefalu.it/node/16), che la strada dei compromessi per garantirsi di poter restare al potere, “di poter governare”, come amavano dire i sostenitori della “minoranza-maggioranza”, era soggetta alle ubbie e ai ricatti non soltanto dei neo sostenitori – che avevano raccolto la fiducia degli elettori, assicurando ben altra posizione – ma persino di qualcuno, che invece aveva assicurato agli elettori l'appoggio al Sindaco e al suo programma. Ieri sera, 17 giorni prima del compimento dei cinque mesi, tutto ciò si è dimostrato vero.

Approvata, infatti, la lottizzazione detta di Sant'Ambrogio all'unanimità, pur con l'aggiunta di emendamenti e altro, il Consiglio è passato alla discussione del bilancio preventivo per il 2011. Discussione inutile, perché il 2011 è già passato e del 2011 può trattarsi il rendiconto. Ma la legge, quella con la “l” rigorosamente minuscola, visto che si tratta soltanto di una norma amministrativa, dettata forse da ragionieri di second'ordine, questa legge, dicevo, impone persino la metafisica da mercatino, purché non si proceda per salti quantici, ma con continuità, e nel pieno rispetto delle “carte” e nel dispregio dei fatti. Se nei fatti e a rigor di logica non possono farsi previsioni sul passato, ma soltanto rendiconti, questo non è corretto nelle confuse “carte” della ottusa burocrazia. E allora ecco il bilancio di previsione, fornito persino del parere dei revisori dei conti e discusso con serietà da alcuni consiglieri, che hanno posto domande alla responsabile del servizio finanziario nella speranza di capire le oscurità di Ermete Trismegisto e alcune poesie dei poeti ermetici. Alla fine del dibattito in molti si sono arresi per la stanchezza e per il sonno e la presa d'atto è stata ritenuta una deliberazione ed è stata votata.

Prima che si passasse al voto, tre consiglieri della granitica maggioranza del Sindaco si sono allontanati dall'aula, per cui soltanto il provvidenziale arrivo del consigliere Cortina ha permesso che ci fosse ancora una maggioranza. Questa, però, non sarebbe stata tale se i sei consiglieri di opposizione avessero lasciato a loro volta l'aula, facendo venir meno il numero legale e costringendo il Presidente del Consiglio a sciogliere la seduta. Con il risultato che già oggi il Comune sarebbe in stato di dissesto. Soltanto il senso di responsabilità dei sei consiglieri, che hanno votato NO, ha salvato – almeno per adesso – il Sindaco e la Città stessa. Se fosse dipeso dalla “granitica maggioranza” e dalle “tredici baionette”, il Sindaco avrebbe fatto la stessa fine di colui che dichiarava di averne otto milioni di baionette.

Il Sindaco, che forse comincia ad avere consapevolezza degli errori di valutazione commessi e pentito (sempre forse) della sua chiusura alle critiche e alle discussioni aperte, ha invitato tutti i Consiglieri, di maggioranza (?) e di opposizione, a una riunione comune, che dovrà svolgersi in questa settimana e che dovrà spingere a uno sforzo comune, per evitare la dichiarazione di dissesto, se ancora può essere evitata.

Che dire, se non speriamo?!

Commenti

doveva succedere!!! bene per la riunione congiunta ma è arrivato il momento di dire con chiarezza che la maggioranza in consiglio dipende inevitabilmente dagli "umori" dei singoli!