Rimosso l’ultimo manifesto del Festival della Lirica 2010

ritratto di Gianfranco D Anna

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Esattamente un mese addietro, nella sezione Segnalazioni, ho pubblicato un articolo dal titolo “Quel manifesto dimenticato….” (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3980) in cui segnalavo la presenza di uno (l’ultimo) di quei manifesti del 1° Festival della Lirica Città di Cefalù rimasto attaccato ad un palo dell’illuminazione di Piazza C. Colombo.

In tutto questo tempo (dal 23 ottobre 2010, data di chiusura del festival o, quantomeno, dal 09 marzo 2011, data della mia ultima segnalazione) nessuno dei nostri amministratori - a partire dall’Avv. Patenella, in quanto assessore organizzatore dell’evento, e dall’Ing. Torcivia, in quanto assessore all’arredo urbano - ha, forse, visto nulla o letto nulla ma, soprattutto, ha fatto nulla, e così, essendo stato proprio io ad evidenziare questo disservizio, ho deciso di adoperarmi in prima persona per rimuovere quel manifesto dimenticato.

È bastato munirsi di una piccola scala e di una tenaglia (senza quindi dover impiegare ditte con mezzi specializzati o attrezzi particolari) e, in pochi istanti, il manifesto è stato rimosso.

A Pino Lo Presti ho chiesto di documentare con la sua “preziosa” macchina fotografica quanto fatto sia per dovere di cronaca, sia per poter avere l’occasione di scrivere questa mia breve riflessione:

Spett.li componenti della Giunta Municipale di Cefalù,
mi rendo conto che per Voi amministratori impegnati nel risolvere problemi ben più importanti per la nostra cittadina, una questione del genere può sembrare di poco conto, non degna di attenzione, non adatta a mettere in luce le Vostre capacità personali e politiche, personalmente, invece, ritengo questo caso significativo ed emblematico nel dimostrare quanto questa Giunta Municipale abbia a cuore la nostra Cefalù, la sua immagine ed il suo decoro.

L’augurio è che questo “malcostume”, come lo ha definito correttamente Saro Di Paola, questo modo di fare pubblicità “importato” dalle “grandi” città, non abbia più a ripetersi.
L’augurio è che già a partire da questa amministrazione non si utilizzino più, e non si autorizzino più, questi stendardi pubblicitari così indecorosi, così irrispettosi, frutto solo di una speculazione nel creare nuovi “spazi” di affissione.

Intanto è possibile finalmente dire, senza timore di essere smentiti, ADESSO SONO STATI TUTTI TOLTI.

ritratto di Pino Lo Presti

Un grazie

a Gianfranco per il suo gesto civico semplice ma con un alto valore di monito (come quello dell'ing. di Paola del24 aprile 2010 "“A PALA E PICU : LA CASCATA ED IL LAGO (3)" http://www.laltracefalu.it/node/1366).
E' bastata una scala ed un attimo per salire, toglierlo e scendere.

ritratto di Vincenzo Gerone

Raro esempio di buona

Raro esempio di buona volontà.
Eppure basta poco per vivere meglio:
qualcuno butta a terra le carte?O lo si rimprovera o gettiamo noi la carta invece di guardare
Qualcuno cammina seminudo per il corso?Gli spieghiamo gentilmente che è proibito invece di fare i finti moralisti sparlandolo alle spalle.
Il marciapiede del Lungomare è pieno di sabbia?Visto che tu che hai il ristorante dall'altro lato spendi 1 minuto in più del tuo tempo..basta poco.
Ripeto, è facile fare i moralisti a braccia conserte, dovete darvi da fare singolarmente visto che siamo quasi da soli a combattere queste piccole battaglie quotidiane.