Sul Ripetitore della Villa un provocatorio commento del dott. G. Galardi, Primario U.O. Riabilitazione del S. Raffaele

Egr. Dott. La ringrazio per l'interessamento nei confronti di una pololazione che nulla la smuove dal suo stato di torpore se non quando gli si tocca "a sacchetta".
E poi queste sono cose che "occhio non vede cuore non duole" quando si vedrà, sarà troppo tardi!
Cordialmente.

Enzo Terrasi
Nel ringraziare il dott. Galardi per la sua attenzione su una problematica così importante per la nostra città, penso che, alla luce di quanto esposto, sia opportuno che le autorità competenti chiedano immediatamente un'attenta verifica per misurare l'attività elettromagnetica nell'unico spazio dedicato ai più piccoli. Ricordo altresì che ho avuto modo di far pubblicare dallo staff copia dell'atto di concessione tra il Comune e la telecom, che prevede, il ritorno all'amministrazione della proprietà dell'immobile e dello spazio circostante.

Come dice una simpatica canzonetta del buon Domenico Modugno, "Siamo solo tre".
Pare, che ai cifalutani, come ora graziosamente si chiamano i nostri nativi e non, la cosa non interessi gran chè.
A giudicare dalla quantità degli interventi e dalla veemenza degli stessi, viene legittimo pensare che si ponga più attenzione ad una occasionale manifestazione motoristica, che se pur fastidiosa all'interno del centro abitato è limita nel tempo, e non, a giudicare dalle preoccupazioni instillatemi dal Dott. Galardi, alla questione delle onde elettromegnetiche che ci attraversano trasversalmente in tutti i sensi.
Non che non ne fossi a conoscenza della pericolosità delle radiazioni elettromegnetiche e dei loro effetti nelle cellule degli organismi viventi, ma una così autorevole voce del nostro territorio, penso che non debba disperdersi nel nulla.
Caro Enzo, sono tanti anni che cerco di capire la mente del cefaludese e se "nun ci tocchi a sacchetta" fa orecchie da mercante!.

E dai Totino basta con questo paragone con l'occasionale manifestazione motoristica:) . Tutte e due le cose sono importanti, certo l'inquinamento elettromagnetico perdura nel tempo ma non è che se uno fa notare una cosa non può farne notare un'altra. Personalmente io nel 2007 avevo fatto delle ricerche in questo senso, quando ci fu un paese siciliano di cui non ricordo il nome, che si mobilitò per non fare posizionare un'antenna, anzi, mi pare di aver fatto un intervento in uno dei giornali telematici, o don Lappanio o Cefalunews . Anche altri si sono interessati dell'elettrosmog in passato, non so se mi sbaglio ma credo anche il dott. Percoco, molto attento ai problemi dell'ambiente, ma poi a quanto pare furono fatte delle rilevazioni e si stabilì che le emissioni non costituivano un pericolo. Non che io ne sia convinta ma di fronte al risultato ufficiale si accantonò l'argomento.

Era solo una procazione,Angela, ora che sono riuscito a trasinarti in questa discussione spero che anche gli altri interlocutori, e sopratutto il dott. Terrasi che molto diligentemente ha sollevato il problema, voglia porre all'attenzioneed a conoscenza di più quali e quante sono le possibilità di poter spostare il ripetitore, facendo notare che anche altri condomini ospitano antenne simili.
Metto fin d'ora a disposizione la mia collaborazione nella convinzione che la partecipazione attiva a questo annoso problema, che contestualmente ne contempla due nello stesso sito, possa allargarsi a macchia d'olio.
Ed allora, Enzo, dai il DO!
Grazie a tutti i partecipanti, non lasciatemi solo.

Ti faccio una proposta indecente, Totò.
Tu ed io creiamo u'associazione,culturale, a sfondo sociale non politico, così tu parli con me ed io parlo con te.
Vuoi vedere che sia l'eternit che l'antenna scappano e vanno a quel paese?

Caro Totino,
domani alle 11.00 a Radio Cammarata cercherò di approfondire l'argomento per costituire un comitato anti-antenna. L'obiettivo è quello di riuscire a regolamentare e disciplinare la localizzazione di tali infrastrutture ed, altresì, come ho già sostenuto in un intervento in Consiglio Comunale, di riuscire a vedere un domani la spazialità di quell'area aderente all'esigenze della città.

Della lettera del Professor Galardi prendo solo uno spunto che mi stava a cuore: la dove dice che "il problema della piazza e della villa è che meriterebbero di mostrarsi nella loro bellezza naturale senza le tre brutture della pseudo modernità".Non entro nel merito dei campi elettromagnetici di cui poco ne so ma mi sembrano preoccupanti le asserzioni del prof. Galardi e degne di attenzione e di iniziative da parte di cittadini e politici.Per me vale questa nota in più, in tutta la problematica della Villa venuta fuori in questi ultimi tempi, per perorare l'abbattimento degli edifici ed il ritorno della Villa NELLA SUA COMPLETEZZA alla città. Non ho ancora ben capito come una concessione ad un ente publico,come un tempo era la Posta, sia diventato un mercanteggio con privati;per gli altri edifici Telecom,Enzo Terrasi ha trasmesso il documento che prevede il ritorno degli spazi occupati al Comune.
Posto che la villa è l'unico luogo che è rimasto per i bambini(quello di villa Bordonaro è stata una assurdità fin dalla sua nascita),luogo di ritrovo anche per anziani, penso che la migliore destinazione sia di riguadagnare tutto il suo spazio a giardino alberato(il progetto di sala multimediale pur ottimo si potrebbe pensare in altro luogo)senza contare che lo sfondo con il palazzo Turrisi darebbe a quella piazza la completezza venuta a mancare con quelle costruzioni.