Se è vero, come è vero, che ........

Ritratto di Saro Di Paola

19 Marzo 2015, 13:27 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Se l’eradicazione dell’eucalipto della via B6 fosse stata eseguita per tempo, il danno per il Bene Comune sarebbe stato meno grave,

     

uno dei “fittoni” non si sarebbe infilato al piede del muro

     

e l’eucalipto non avrebbe più avuto la possibilità di “risorgere”, proprio, da quel “fittone” che è stato impossibile estirpare.

Se è vero, come è vero, che, prima che si sia intervenuto, ogni giorno ha aggiunto danno al danno che l’eucalipto ha cominciato a causare sin da quando Eolo, proprio là, lo aveva impiantato, intervenire è d’obbligo, anzi il tempo dell’intervento è, già, scaduto per gli altri alberi, che la mano dell’uomo ha piantato là dove non avrebbe dovuto.

Mi riferisco ad altri alberi delle risicatissime “aiuole” dello stesso marciapiede della via B6

     

     

ai tre ficus del marciapiede di via Gibilmanna

     

ed a quelli delle “aiuole”, altrettanto risicate, lungo il marciapiede della Via Umberto Primo.

                

In via Umberto Primo il danno, già gravissimo nel marciapiede, può provocare conseguenze, addirittura, nefaste.
Infatti, l’impianto radicale di quel filare di ficus minaccia la stabilità del muro in pietra, su cui corre la balaustra.
Nel tratto, che costeggia la via Mazzini.

                                    

Ne ho già scritto (http://www.qualecefalu.it/node/758).
Sin dal dicembre del 2009.
Togliere quei ficus è doloroso.
Più doloroso è lasciarli.
Mette a repentaglio la pubblica incolumità e, perciò, può, pure, diventare doloso.

Saro Di Paola, 17 marzo 2015

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