La nebbia culturale sta oscurando storia e tradizioni di Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

5 Novembre 2022, 12:54 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non scrivo su Quale Cefalù da giorno 14 del mese scorso, quando pubblicai l'intervento per ricordare Hanna Arendt (http://www.qualecefalu.it/node/24505). La mia scelta di evitare di parlare di Cefalù aveva ragioni ben precise, che permangono ancora oggi. Anzi, oggi sono ancor più numerose e dimostrano con più forza che nulla è cambiato rispetto alla precedente decennale amministrazione. Anche l'attuale dimostra una pericolosa continuità, invece che una innovazione.

Eppure quel che si prepara per il futuro non può essere taciuto. Tacere provocherebbe non pochi rimorsi di coscienza e mi trasformerebbe in un vigliacco che non fa il suo dovere per difendere i luoghi dove mossi i miei primi passi da bambino: nelle strade di Cefalù, sulle quali va alzandosi una nebbia, che ne nasconderà cultura e tradizioni.

E non si tratta soltanto di una nebbia atmosferica, ma di un vero e proprio oscuramento della mente. Non si spiegano altrimenti le tacite accettazioni da parte dei cittadini di tanti fatti, che provano l'incapacità di ben amministrare di coloro che essi hanno eletto.

L'elenco non è breve! Partendo dalla mancata distribuzione di acqua potabile o quantomeno non inquinata a un potabilizzatore requisito e gestito dal Comune così male, da privarlo della sua funzione, e tenendo conto che il suo affidamento all'AMAP non risolverà alcun problema, se prima non ne verrà costruito un altro, è chiaro che ci troviamo di fronte a un problema gravissimo. Ancora peggio, se si tiene conto che AMAP ha definito un vero e proprio disastro il data base dei consumi, visto che da anni non vengono eseguite letture dei contatori e di molti di essi non si conosce l'esistenza.

Proseguo con la questione ClubMed, dove l'assenza di controlli durante i lavori ha permesso che si realizzassero costruzioni non regolari, per cui una ordinanza del nuovo Sindaco ne ha disposto l'abbattimento. Per non dire del mancato pagamento di alcuni oneri di costruzione.

E non va meglio con le iniziative culturali. In questo momento al Molo sono in corso le riprese di una serie sui Leoni di Sicilia, i Florio, che a Cefalù non sono stati mai presenti, per cui il Molo rappresenterà il porto di Palermo, per cui finirà come finì per le riprese del film Indiana Jons, in cui la ripresa di una parte della Cattedrale è presentata come il Castello di Siracusa! Quindi, nessuna difesa di Cefalù e dei suoi monumenti! Una grande pubblicità!

Non vale la pena dilungarmi ancora, perché già questi punti chiariscono a sufficienza lo stato d'abbandono di Cefalù da parte delle Amministrazioni di ieri e di oggi. Sempre nella speranza che qualche causa (persa) non comporti anche un esborso di denaro.