RADDOPPIO FERROVIARIO: altro ritardo si aggiungerà a quello già accumulato

Ritratto di Saro Di Paola

22 Agosto 2023, 20:20 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 21 agosto, Margherita avrebbe dovuto riprendere a scavare.
Così era stato detto agli operai nell'informativa, che la ToTo aveva loro inoltrato, nei primi giorni dello scorso luglio.

Secondo l'informativa, la ripresa dello scavo e della realizzazione della canna dispari della galleria "Cefalù " sarebbe dovuta avvenire dopo lo svolgimento di alcune attività propedeutiche:  le visite mediche agli operai programmate a metà luglio, la manutenzione straordinaria delle componenti di Margherita e lo svuotamento delle vasche di decantazione dello smarino.
Attività, tutte, che si sarebbero dovute svolgere prima della settimana di ferie, programmata a cavallo di ferragosto.

Sull’ effettivo svolgimento di tali attività non si hanno notizie e, neanche, certezze.
Le uniche certezze riguardano la durata delle ferie, che è stata non di una ma di due settimane e le vasche di decantazione che, ad eccezione di una e mezza, sono ancora piene.
                                                                         
Oggi, 22 agosto, nel cantiere di Ogliastrillo tutto è fermo.
Sono fermi, persino, i mezzi meccanici per evacuare le vasche.
                                                                         
Non si coglie un solo segnale che possa fare pensare ad una immediata ripartenza del cantiere e della talpa.

Tutto lascia presumere che, dopo il mese di agosto, ormai al termine, settembre sarà un altro mese, nel quale Margherita resterà ferma,.
Laddove è ferma dal mese di ottobre del 2022, a circa 700 metri dall'imbocco di Ogliastrillo.

È molto probabile che, proprio in quel punto, "si festeggerà" il primo compleanno del suo fermo.

Il che significa che un altro mese di ritardo si aggiungerà al ritardo già accumulato per il completamento dell'opera, che, secondo il cronoprogramma del progetto, cosiddetto “esecutivo”,  sarebbe dovuto avvenire entro la fine del 2019 e che, dopo il fermo degli anni 2016, 2017 e 2018, era stato traslato alla fine di giugno del 2023.
Come venne declamato davanti all'imbocco della cosiddetta "finestra di Sant'Ambrogio", il 18 aprile 2019,
                                                                          
nel corso della cerimonia, in pompa magna, organizzata per "festeggiare" la ripartenza dei lavori del raddoppio.

In quell'occasione, i tecnici annunciarono che il primo treno veloce avrebbe collegato l'aeroporto Falcone-Borsellino alla nuova fermata di Cefalù "entro la fine di giugno del 2023".
Era, però, una cerimonia ufficiale dal chiaro sapore propagandistico, che le parti coinvolte avevano organizzato, nell'imminenza delle elezioni europee del maggio 2019, per dare eco mediatica alla ripartenza dei lavori.
Una cerimonia, nella quale le parti in causa, più che fornire date attendibili, diedero i numeri (www.qualecefalu.it/node/23033).

A proposito della data del passaggio del primo treno, è emblematico un fatto di cui sono stato testimone.
Qualche mese dopo la cerimonia, nel corso di un incontro sul raddoppio presso la sede RFI di Palermo chiesto dal M5S,  l'ing. Filippo Palazzo, allora Direttore compartimentale di RFI, dopo aver tenuto a precisare che alla cerimonia era presente tra il pubblico e non sul "palco", ebbe a dirmi che era rimasto così sorpreso dalla data declamata che, era stato tentato di chiedere che venisse precisata anche l'ora.

Per fortuna,  non corriamo il rischio di un'altra cerimonia per la ripartenza di Margherita.
Le prossime elezioni sono lontane e nessuno ha interesse a venire a dare numeri.

Saro Di Paola, 22 agosto 2023