La VORAGINE di Pietragrossa e gli APPROFONDIMENTI

Ritratto di Saro Di Paola

16 Gennaio 2024, 07:44 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Nell'articolo,  www.qualecefalu.it/node/24755 , sull’apertura della voragine a Pietragrossa innescata da una perdita d’acqua, ho scritto che la stessa IMPONE APPROFONDIMENTI, prima dell’inizio delle opere indispensabili per la fermata sotterranea.
                                                                                   
Non l’ho scritto per ingenerare nell’opinione pubblica allarmismi e preoccupazioni di sprofondamenti nelle zone di Pietragrossa, Pacenzia, Spinito e Pietragrossa sotto le quali sono previste le opere indispensabili per la fermata sotterranea.
E non ho, neanche minimamente, pensato che quanti mi avrebbero letto potessero credere che la voragine era stata causata da scavi in corso sotto Pietragrossa.
Scavi che non sono iniziati e che nessuno, con tutti i cantieri del raddoppio fermi dall’ottobre del 2022, può ipotizzare quando inizieranno.

L’ho scritto per le ragioni, che il bagaglio di conoscenze, seppur modesto, che ho acquisito, prima, nei cinque anni di studi universitari, e dopo, ahimè, nei cinquanta anni, tondi di attività professionale, mi ha permesso di cogliere:
- nei passaggi, più tecnici, delle relazioni che, nel corso degli incontri organizzati per illustrare alla Città il "progetto esecutivo" del raddoppio e della fermata sotterranea, vennero svolte, dai tecnici di Toto e di RFI;
- nella relazione e nei gradici dello stesso progetto;
-  nella relazione e nei grafici con i quali il al Geologo, Prof. Cafiso ha esitato l’incarico che l’Amministrazione gli aveva conferito;
                                                                      

-  in quanto ho appreso nel corso delle telefonate con la funzionaria del Ministero delle Infrastrutture, di cui non ricordo il nome e di cui l'allora Sottosegretario Simona Vicari, mi diede il numero diretto;
- nello studio della letteratura scientifica sugli scavi di gallerie;
- nello studio delle vicissitudini, se non delle traversie, che, in dodici anni, si sono abbattute sui 56 metri di galleria sotto il vicolo Bernava.
                                                                     
Ragioni che possono essere sintetizzate in una sola.
Lo scavo di gallerie con metodi tradizionali e, persino, la realizzazione di gallerie col sistema TBM non possono non provocare cedimenti in superficie, la cui entità ed i cui effetti sulle opere di urbanizzazione e sull’edificato ricadenti nella loro zona d’influenza dipendono dalle caratteristiche idrogeologiche del terreno sottopassato e dalla profondità, rispetto al suolo, alla quale corrono le gallerie medesime.

Le caratteristiche idrogeologiche dei terreni del territorio cefaludese non sono, certamente, le migliori per essere attraversati da gallerie.
Ne sono riprova i danni, che ebbero a provocare, fuori dall’agglomerato urbano, lo scavo delle gallerie autostradali ed i recentissimi accadimenti, che, prima, in corrispondenza del Palasport, hanno fatto spanciare la paratia sottostante la SS 113 rendendo necessaria la chiusura al transito veicolare di quel tratto di strada e, dopo, a Vallone di Falco, l’apertura della voragine, a seguito della quale tutti i cantieri del raddoppio sono stati fermati.

Ebbene la voragine, che la perdita della condotta idrica ha aperto a Pietragrossa, mi ha fatto pensare:
-  ai cedimenti che lo scavo, con metodi tradizionali, delle gallerie indispensabili per la fermata sotterranea potrà provocare sotto le tubazioni delle reti idrica e fognaria, che corrono sotto le strade di Pietragrossa, Pacenzia, Spinito e Piatrapollastra.
Gallerie, che, previste, come sono, a profondità inferiori rispetto a quella delle canne dei due binari e per di più in terreni incoerenti, sotto e sopra il livello della falda idrica, potranno provocare alle tubazioni deformazioni incompatibili con le caratteristiche elastiche delle stesse e, perciò, tali da causare perdite della stessa entità delle due registratesi nei giorni scorsi a Pietragrossa;
- ai cedimenti per subsidenza, che, potrebbero essere indotti in superficie dall’alterazione dell’assetto e della circolazione dell’acqua nel sottosuolo che, i buchi, a gruviera, previsti per la fermata, non potranno non causare.

Questa la ragione, per la quale ho scritto che la voragine, alla “rotonda del traliccio”, IMPONE APPROFONDIMENTI.

APPROFONDIMENTI PER PREVENIRE!
APPROFONDIMENTI PER PREDISPORRE GLI ANTIDOTI, I PIU’ EFFICACI, PER EVITARE DANNI DI SORTA!

Non l’ho scritto, certamente, per “paventare minacce generalizzate e indiscriminate di sprofondamenti, tirando in ballo l’argomento stazione ferroviaria sotterranea”.
Come ha scritto il Sindaco Tumminello.

Quella è solo un’illazione.
Delle più gratuite, fuori luogo.
È spiacevole che a farla è stato il Sindaco della Città.
Spiacevole non per me, che, come ho scritto, me ne strafotto.
Spiacevole per il ruolo e per l’immagine del Sindaco.

Saro Di Paola, 16 gennaio 2024