Le scale mobili della fermata Politeama a Palermo e quelle della fermata di Cefalù

Ritratto di Saro Di Paola

28 Gennaio 2024, 09:06 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Nei giorni scorsi, nella Piazza Politeama di Palermo, sono state eseguite le operazioni di sollevamento e di scarico delle scale mobili da installare all'interno di quella che sarà la fermata "Politeama" della metropolitana di Palermo.
Mobilita.org Palermo ha documentato le operazioni con le foto che pubblico di seguito.
                                                     
          

Osservando tali foto il mio pensiero è andato alle scale mobili previste nel "progetto esecutivo" della fermata sotterranea di Cefalù.
Quelle che ho delimitato in giallo nella foto della planimetria dello stesso progetto.
                                                                                              

È di tutta evidenza che l'esiguità della sezione, cerchiata in rosso nella foto che segue,
                                                                                                                                        della galleria di accesso e di quella del mezzanino, all'interno delle quali dovranno operare i mezzi meccanici per trasportare, sollevare, scaricare ed installare le scale mobili, non consentirà l'impiego di mezzi pesanti con caratteristiche d'ingombro e di manovra simili a quelle dei mezzi che, nei giorni scorsi, sono stati impiegati a Palermo.

Sarebbe, perciò, interessante conoscere le caratteristiche dei mezzi meccanici che il "progetto esecutivo" della fermata sotterranea di Cefalù prevede verranno impiegati  in tali operazioni.
Sono caratteristiche, che, in quello stesso progetto, dovrebbero essere descritte e definite, nei dettagli, come, nei dettagli, dovrebbero essere definite e descritte le modalità, con le quali quei mezzi pesanti opereranno e sulle quali, però, nelle occasioni nelle quali quel progetto venne illustrato pubblicamente nella Sala delle Capriate, non venne spesa una sola parola.

Neanche dall’Ingegnere che, con dovizia di particolari, si soffermò sulla manovra di rototraslazione, che, dopo l'abbattimento dell'ultimo diaframma della galleria Ogliastrillo-Fiume Carbone, avrebbe permesso alla talpa, imbucatasi ad Ogliastrillo, di fare la manovra di inversione ad U nella vallata del Mazzatore per iniziare il viaggio di ritorno verso Ogliastrillo e realizzare la seconda canna della galleria Cefalù, www.qualecefalu.it/node/19015 , www.qualecefalu.it/node/20241.
                                                                          
La stessa manovra, che, nel settembre del 2012, la ToTo eseguì nella Val di Sambro.
Là, dove, dopo avere ultimato la canna, in direzione Bologna, della galleria autostradale Sparvo, “Martina la fresa dei record” era sbucata  
                                                                           
ed invertì, verso Firenze, la sua direzione di marcia per realizzare la seconda canna di questa stessa galleria.
        

Sarebbe interessante conoscere le caratteristiche dei mezzi meccanici che è previsto saranno impiegati a Cefalù e le modalità con le quali opereranno, perché il raddoppio e la fermata sotterranea di Cefalù dovrebbero essere di tutti e tutti avremmo il diritto di conoscerle.
Oppure no?

Saro Di Paola, 28 gennaio 2024