Il PALAVELE non c'è più!

Ora che, dall’area comunale in località Dietro Castello, “la struttura itinerante”, cosiddetta PALAVELE, è stata smontata, sono certo che il concessionario, al più presto, si farà carico della rimozione di quei rifiuti, che, non essendo "itineranti", sono stati lasciati sul posto.

Sono tutti rifiuti speciali, di varia natura.

Rifiuti, che, una volta raccolti, il Concessionario porterà, con tutta probabilità, al vicinissimo punto di raccolta.
Rifiuti, che, poi, sarà il Comune a farsi carico di conferire a discarica.
Per tale conferimento, basteranno i mille euro che il Comune ha chiesto come canone forfettario per la concessione dell’area?
Secondo me, no!
Come dire che a pagare, ancora una volta, sarà Don Lappanio.

A prescindere da ciò, si può tollerare che il Comune abbia consentito, e consenta, al Concessionario di mettere a repentaglio l’incolumità di quanti, su due ruote, attraversano la strada, buia, che porta alla Chiesa di Sant’Agata e al Villaggio dei pescatori?

Secondo me, no!
Neanche Don Lappanio può tollerarlo.

Saro Di Paola, 4 febbraio 2015

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