Mancata risposta alle interrogazioni consiliari: l’Assessorato Regionale rammenta a Lapunzina che è un obbligo

Ritratto di Quale Cefalù

23 Settembre 2017, 17:39 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

L’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali ha risposto all’esposto presentato lo scorso 13 settembre dal Consigliere Comunale Valeria Piazza, a nome e per conto del gruppo “Cefalù Terzo Millennio”, per segnalare la mancata risposta da parte del Sindaco Lapunzina alle interrogazioni consiliari presentate dal gruppo di opposizione.

Nella nota del 20 settembre si evidenzia che, con il mancato riscontro alle interrogazioni, si disattende “quanto previsto dall’art. 27 della L.R. n. 7/1992 secondo cui è un atto dovuto del Sindaco rispondere agli atti ispettivi dei consiglieri entro il termine di 30 giorni dalla data di presentazione degli stessi.”

L’autorità regionale, pertanto, ha invitato il Sindaco Lapunzina a volere relazionare in merito e gli ha, inoltre, rammentato che “le ripetute e persistenti violazioni dell’obbligo suddetto sono rilevanti per l’applicazione dell’articolo 40 della legge n. 142/92, così come recepito e modificato dall’art. 1, lettera g) della l.r. n. 48/91”, avente per oggetto la “rimozione e sospensione di amministratori di enti locali”.

 Mancata risposta agli atti ispettivi dei consiglieri.pdf

______________________________________________________________________________________________________

Intervento correlato:

Lapunzina non risponde alle interrogazioni e il Consigliere Piazza scrive alla Regione – 14 settembre 2017 (https://www.qualecefalu.it/node/21219)

Commenti

...che non soltanto bisogna rispondere entro trenta giorni, ma che le risposte devono essere senza mistificazioni e riportare soltanto verità.