Anna Passante - "Precari" a Radio Cammarata

ritratto di Pino Lo Presti

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Anche questo resoconto, a titolo di pro-memoria.

Domenica scorsa, 6 giugno, Anna Passante, "precaria" del Comune di Cefalù, è intervenuta a Radio Cammarata (nella rubrica domenicale curata da A. Geraci) sui problemi dei precari al Comune di Cefalù e non solo (22.500 negli enti locali italiani).

Passante
A Cefalù siamo 92 precari. "Precari", brutta parola, siamo dipendenti non di ruolo con contratto a tempo determinato. Dobbiamo dire che nel Comune di Cefalù, come anche in tanti altri comuni, abbiamo ormai un ruolo importantissimo. Lo può confermare anche il vicesindaco, perché ci sono interi servizi ed uffici gestiti esclusivamente da personale precario. Io per esempio mi occupo di sicurezza nel campo del lavoro, un campo molto delicato, abbiamo anche il Responsabile di servizio dei datori di lavoro, l'ingegnere Cirri, che è un contrattista. Servizio tributi: sono tutti ragazzi contrattisti; abbiamo solo il Responsabile; tutti gli altri sono contrattisti. Questo dappertutto è così. Quindi diciamo che per noi la situazione è drammatica, ma è drammatica anche per gli enti locali perché sono 20 anni che noi svolgiamo questo lavoro; 20 anni, non un giorno di più nè di meno. E, in questo tempo, i comuni e gli enti locali hanno investito su di noi perché noi abbiamo seguito corsi di formazione, abbiamo avuto accesso alle nuove tecnologie. Per esempio, io mi occupo anche di Provveditorato, svolgiamo al comune molti servizi via Web, ci interfacciamo con le pubbliche amministrazioni nazionali attraverso il Web. Quindi è una situazione esplosiva, dal nostro punto di vista ma anche dal punto di vista dell'Amministrazione. Perché, se noi andiamo via, chi viene a sostituirci dopo 20 anni?

Geraci
Come mai dopo vent'anni siete ancora a "tempo determinato"? Mi pare che nel lavoro privato se uno lavora per più di tre mesi deve essere messo in regola con un contratto a tempo indeterminato, o, invece, ogni anno, aspettate questa famosa legge che copre il costo finanziario per il rinnovo del vostro contratto?

Passante
Il problema è subentrato da quando è stato istituito il famoso Patto di stabilità, per il quale non si può sforare il rapporto fra spesa corrente, eccetera.
Se non si rispetta questo Patto, non si possono impegnare somme per il pagamento delle spese per il personale, la maggior parte del quale ormai, negli enti locali, siamo noi; quest'anno addirittura, non solo per i comuni non virtuosi. Il comune di Cefalù, nonostante tutto, risulta essere un comune virtuoso, non ha sforato infatti il Patto di stabilità, ma anche per i comuni virtuosi non si potrà stabilizzare oltre il 20% dei personale e rinnovare oltre il 50% dei contratti; questo significa che su 93 contratti, 50 andranno a scadenza nel mese di ottobre; su 50, 25 si è 25 no: e gli altri 25 dove andranno?
Un'altra cosa mi preme dire.
Noi non è che siamo numeri, siamo 22.000, ma abbiamo famiglia. Io ho una figlia di 21 anni. E' nata quando io sono entrata come articolista. Io facevo i primi scioperi e mi portavo mia figlia dappresso. Noi non chiediamo niente di straordinario, vogliamo riconosciuto un diritto. L'articolo uno della nostra Costituzione dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ma il lavoro deve essere lavoro!

Geraci
Ma, voi, qui a Cefalù, cos'avete fatto in questi giorni: vi siete inseriti con quelli di Palermo, avete fatto delle riunioni ...?

Passante
Grazie anche all'Amministrazione - che ha mostrato molta sensibilità - abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio straordinario, che ci è stato subito accordato, il giorno 31, dove si prendeva atto di questa situazione difficile e ci si faceva promotori, in tutte le sedi possibili istituzionali, per risolvere questo problema, quantomeno per ottenere una deroga al Patto di stabilità, che è una cosa non scandalosa in quanto è una cosa che negli anni è già successa. Non è la prima volta che viene chiesto. Non è la prima volta che è stata chiesta una deroga al patto di stabilità!
Capisco che la situazione nazionale e internazionale non è molto favorevole. Ma non è che possiamo essere noi a pagare sulla nostra pelle tutto ciò! L'Amministrazione comunale ci è venuto incontro, ci ha permesso di fare delle assemblee durante le ore di lavoro, e noi - con molto senso di responsabilità - (perché non siamo più i ragazzini dell'articolo 23; io ho 48 anni), subito dopo, siamo tornati al nostro lavoro che spesso riguarda servizi essenziali. A me bastano altre due proroghe di cinque anni e me ne vado in pensione senza aver "mai lavorato" in maniera stabile. Il nostro Sindaco, il 3 giugno, è andato a questa Conferenza, ché è stata organizzata a Palazzo dei normanni dal Presidente Lombardo, con un nostro rappresentante, ed ha voluto dire che il Comune di Cefalù è presente, accanto ai "suoi ragazzi" - tra virgolette -, perché così ci chiamano. E, quindi questa è stata una cosa molto bella. La manifestazione ultima che abbiamo fatto, quella del 4 giugno, è stato molto bella perché c'erano tutti sindaci in piazza, accanto a noi. C'erano sindaci che piangevano; uno addirittura, poverino, che diceva: io posso chiudere il Comune.
Diciamo che stiamo ritrovando quella unità che ultimamente era mancata, in questi 20 anni, perché ci sono sempre state queste promesse attraverso le quali purtroppo ci hanno sfruttato, anche dal punto di vista elettorale, questo non lo nascondo! Perché purtroppo dove c'è una situazione di precarietà, così come nella scuola, nella forestale, così come per tutte le persone che cercano di avere una stabilizzazione e un futuro per sé e per i propri figli, è chiaro che ci possono anche usare. Però, adesso, abbiamo detto basta, perché insomma è arrivato il momento! Non è un paese civile! Tra l'altro noi è dal 2000 che abbiamo le nostre belle ritenute fiscali per la pensione. Tutto quello, fatto prima, era tutto a nero.

Il vicesindaco Corsello
Sottolineando di non rappresentare alcuna controparte, specifica che l'ente locale è, insieme ai lavoratori interessati, tra quelli che patiscono o patirebbero gli effetti nefasti di una impossibilità del rinnovo del contratto. La storia degli ex articolisti è una vergogna assoluta, il paradigma di come la politica siciliana, in questi anni, ha fatto sfascio, negando il rispetto delle regole.
"Non dimentichiamo che, in Italia, l'accesso di alla pubblica Amministrazione dovrebbe essere consentito soltanto per concorso. Questa vicenda è un controsenso, una forzatura della legge già sin dall'inizio".
Tra gli uffici che a volte, anche per intero, vanno avanti ad opera dei cosiddetti "precari", il corpo dei Vigili urbani che è quasi esclusivamente formato da lavoratori contrattisti. Credo siano rimasti soltanto in sette i Vigili effettivi, tutti con "gradi", ovviamente dovuti all'età, anche di vertice o comunque di responsabilità. Il giorno della manifestazione, a Palermo, l'attività del Comune si è di fatto paralizzata, immaginiamo cosa potrebbe succedere se la politica non riuscisse a risolvere questo punto. Io, ma tutti i comuni interessati, siamo al fianco dei lavoratori perché entrambe le parti, da un esito negativo della questione, ne ricaverebbero un danno insormontabile.

Geraci
Tutti i sindaci della Sicilia saranno al fianco del Presidente Lombardo in questa comune iniziativa di lotta.

Corsello
Come detto prima, è un problema di tutte le amministrazioni, non solo di quella del Comune di Cefalù.

Passante
Una cosa che ci ha un po' lasciati male è stata l'assenza, nella partecipazione, dei nostri 60 deputati e senatori a Roma; nessuno di loro si è fatto presente attraverso una lettera, una e-mail, un segno qualsiasi. Non vorrei che alla base di questa situazione ci sia uno scontro che si sta consumando sulle nostre teste, tra Lombardo e Berlusconi. Non lo vorrei proprio, speriamo di no, speriamo bene, speriamo anche nella cittadinanza, che Cefalù ci stesse vicina, che ci faccia sentire che riconosce il valore del nostro lavoro, in quanto noi ci sentiamo ormai parte della vita cefaludese, impiegati al suo servizio a tutti gli effetti!