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Cefalù - Il Consigliere comunale Coco condannato per voto di scambio

Giuseppe Coco, consigliere comunale di Cefalù, è stato condannato con l’accusa di voto di scambio. 6 mesi di reclusione, 20 euro di multa: questa la sentenza della Corte di appello di Palermo del 23 aprile 2010 confermata adesso dalla Corte di Cassazione. I giudici hanno disposto la sospensione della pena e che di essa non venga fatta menzione nel casellario giudiziario “spedito a richiesta di privati non per ragione di diritto elettorale”.

La vicenda – raccontata dalla Rivista Espero in diversi articoli in tutti i suoi risvolti - si riferisce alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Cefalù del 13 e 14 maggio 2007, nelle quali Coco venne eletto consigliere comunale. Ma i carabinieri non ci vedono chiaro: raccolgono testimonianze e confidenze e ipotizzano il reato di voto di scambio. La procura di Termini Imerese emette 3 citazioni a giudizio, una di esse è per Coco. Il processo di primo grado davanti al giudice monocratico di Cefalù inizia nel dicembre del 2008 e il difensore di Coco, Alfredo Cordone, chiede il giudizio abbreviato. La sentenza arriva il 22 gennaio 2009: assoluzione.

Ma la procura di Termini Imerese non ci sta e propone appello: la Corte di appello di Palermo sovverte la sentenza di primo grado e condanna tutti e tre gli imputati. Solo Coco si rivolge alla Corte di Cassazione, chiedendo l’annullamento della sentenza. Ma i giudici gli danno torto e confermano la condanna

Tutti i particolari nel numero di Espero a breve in edicola.

Vincenzo Pinello