I falsi mandati del Comune, Altre due condanne a Cefalù

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Fonte: www.lavoceweb.com

La seconda per il ragioniere generale

Arriva una nuova condanna per il capo del servizio economico e finanziario del Comune di Cefalù, Salvatore D'Antoni, che firmava falsi mandati di pagamento poi incassati da un'impiegata sua collaboratrice. D'Antoni e Maria Fertitta hanno ora patteggiato un anno di reclusione (pena sospesa) per peculato in continuazione con un'altra condanna per fatti analoghi divenuta definitiva.
La nuova sentenza è stata emessa dal gup di Termini Imerese, Stefania Gallì.
L'inchiesta era nata nel 2005 da una denuncia del capogruppo del Pd, Rosario Lapunzina. Le verifiche della Guardia di finanza, disposte dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, hanno accertato che tra il 2003 e il 2005 D'Antoni aveva manipolato la gestione di fondi Prusst creando "disponibilità economiche fittizie e capitoli di entrata senza fondamenti tecnico-contabili". In una seconda fase D'Antoni emetteva mandati di pagamento di vari importi per prestazioni mai effettuate. A incassarli era proprio Maria Fertitta.
Complessivamente il Comune di Cefalù ha subito un danno di oltre 130 mila euro. Quando lo scandalo è scoppiato D'Antoni ha subito restituito le somme ma non ha potuto evitare il licenziamento deciso nel maggio scorso dal sindaco Giuseppe Guercio dopo la prima condanna divenuta definitiva