Centro Nascite: il consigliere Riggio scrive all'On. Simona Vicari

Ritratto di Francesco Riggio

20 Aprile 2015, 12:25 - Francesco Riggio   [suoi interventi e commenti]

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Non sono mai intervenuto nel dibattito relativo alle strategie da intraprendere per evitare la definitiva chiusura del centro nascite dell'ospedale cefaludese, perché non sono avvezzo a criticare l'operato altrui. Sono fermante convinto, però, che l'unica via percorribile per tentare una seria soluzione al problema sia quella politica. In verità sono fortemente deluso dall'inerzia e dall'impotenza dell'Amministrazione comunale, la quale pensa di poter risolvere i problemi limitandosi a manifestare, con ogni mezzo, il proprio dissenso. Ritengo che la conduzione di questa politica di protesta, di polemica e di rancore, abbia di fatto determinato l'isolamento della nostra Città ed il disinteresse da parte della politica nazionale alle problematiche del nostro territorio.

Nella consapevolezza di non avere titolo per formulare richieste a nome della cittadinanza e senza voler scavalcare in alcun modo coloro i quali oggi rappresentano le istituzioni, avendo maturato la convinzione che l'orgoglio di pochi, nuoce gravemente al bene della comunità, mi sento in dovere di formulare un appello all'On.le Simona Vicari, membro del Governo Nazionale, affinché la stessa conduca, prima della scadenza del 30/04/2015, il Ministro Lorenzin a Cefalù, per farle prendere visione della realtà ospedaliera che la riforma sta per cancellare e per farle percorrere, di persona, quelle stesse strade madonite che le partorienti sono, e saranno, costrette a percorrere per dare alla luce i propri figli. Nella speranza che l'On.le Simona Vicari, che tanto ha contribuito, insieme a molti altri, a dare lustro al nostro ospedale, possa raccogliere l'appello, che indegnamente formulo a nome di tutti i cittadini, dei quali lei stessa per due lustri è stata Sindaco, auspico che al più presto la politica delle idee possa definitivamente spazzare via la politica del dissenso e del rancore, disgraziatamente radicatasi nella nostra Cittá.

                                                                   Francesco Riggio

Commenti

Una parola serena, ma ferma; un invito ad andare oltre il rancore, ancorché giustificato, perché non è lecito che "paghi anche il giusto per il peccatore".