ROCCA: gli squarci nei muri della cinta orientale sono avviso, scaduto, di valanghe di pietre

Ritratto di Saro Di Paola

3 Novembre 2021, 19:40 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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La caduta di alcuni massi dalla parete orientale della Rocca, verificatasi la notte del 14 ottobre a seguito di abbondanti pioggie,
        
                                                                                                            
ha  costretto il Sindaco ad emettere, nottetempo, l’ordinanza, ancora in vigore, di chiusura al traffico della via Domenico Portera.
                                                                                                                                                                

Successivamente, il  21 ottobre, il Sindaco ha comunicato che “dopo tre giorni di lavoro i rocciatori” del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico “avevano completato la verifica della parete dalla quale si era verificato il distacco”, aggiungendo che la relazione sulla verifica effettuata sarebbe stata trasmessa l’indomani.
Di quella relazione, ad oggi, nulla è stato dato a sapere.

Le foto allegate al comunicato del Sindaco
      
mi fanno presumere che la verifica effettuata dai rocciatori abbia riguardato la parete rocciosa e non, anche, la cinta muraria che corre lungo la sua sommità.

Sul tratto di tale cinta, lungo all’incirca 130 metri,
      
che sovrasta la parete pseudo verticale della Rocca in corrispondenza di quella che fu la cava, cosiddetta dei mammelloni, che fiancheggia il tratto della via Domenico Portera che, in direzione Giudecca,  precede il curvone del Faro, per esaurimento dei fondi finanziati, non vennero eseguiti interventi di restauro e di messa in sicurezza come quelli, che, negli anni dal 1980 al 1992, interessarono i tratti occidentali
         
                          
                                                                                    
e quelli orientali, che lo precedono.
         
         

Il primo di tali interventi, quello sulla cinta merlata che sovrasta l'abitato, venne progettato dagli Architetti Salvatore Giardina e Marcello Panzarella.
I successivi, che interessarono buona parte del tratto orientale, vennero progettati e diretti dallo stesso Giardina e dal compianto Architetto Salvatore Culotta.

Per saperne di più sulle condizioni del tratto orientale della cinta sul quale non venne eseguito intervento alcuno  e che, anche a guardarlo dalla strada, mostra evidenti segni di degrado, mi sono rivolto all’Arch. Salvatore Giardina, che mi ha fornito la documentazione cartografica e fotografica che ho utilizzato in questo scritto.
           
        
                         
                                                                                                 

Per cogliere la gravità del degrado di quei muri, evidenziata dalla documentazione, non servono competenze da ingegnere: l’ampiezza e la profondità degli squarci che il tempo ha aperto nel paramento e nella struttura di quei muri, sino ad interromperne la continuità in più punti e sino ad aprirvi finestre, sono AVVISO,SCADUTO, DI VALANGHE DI PIETRE.
Pietre, non massi, che, rovinando giù, potrebbero balzare a notevole distanza dalla parete rocciosa ed innescare la caduta dei più instabili dei  massi della parete medesima.

AVVISO alla Politica, cittadina e regionale, ed a quanti, istituzionalmente, sovrintendono a quei muri, dal punto di vista storico e culturale e dal punto di vista della sicurezza e della salvaguardia della pubblica incolumità.
AVVISO, anche, ai visitatori della Rocca che dovessero avventurarsi da quelle parti ed a quanti transitano lungo la Via Domenico Portera.
URGE INTERVENIRE!
Anche se non sarà facile.
Non aggiungo altro.

Saro Di Paola, 3 novembre 2021