Uno, due, tre, quattro ….

Ritratto di Saro Di Paola

30 Gennaio 2024, 07:07 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 19 settembre del 2022, ero rimasto con la levetta del miscelatore della doccia in mano
                                                 

e su questo blog ho pubblicato lo scritto www.qualecefalu.it/node/24485 , nel quale, dopo aver ricordato che dal 12 agosto del 2017, quando venne chiuso il potabilizzatore, a quel giorno, oltre al miscelatore della doccia ero stato costretto a sostituire tre volte lo scaldaacqua di casa.

Ho concluso quello scritto manifestando il mio convincimento che, prima che i rubinetti delle nostre case tornino ad erogare acqua potabile, tante altre volte sarei stato costretto a sostituire lo scaldaacqua e la levetta del miscelare della doccia.
Non mi ero sbagliato.
Stanotte, infatti, lo scaldacqua è saltato per la quarta volta.
                                                                                                    
                                           
Ed altre volte salterà perché prima che AMAP realizzi il nuovo potabilizzatore di tempo ne passerà ancora tanto.

Nonostante tutto, devo dire che mi poteva andare anche peggio.
Se, nel silenzio della notte, il fastidiosissimo ticchettio delle gocce d'acqua sul pavimento non mi avesse svegliato, non avrei messo la bacinella sotto e, col pantano a terra, avrei potuto accanzarci pure uno scivolone.
                                                                                                       
Eppure, già prima che il potabilizzatore, invocato sin dai tempi del Sindaco Vazzana, entrasse in esercizio, vi fu qualcuno che cominciò a pescare nel torbido:
con la rete idrica fatiscente il potabilizzatore è inutile"
prima la rete idrica e dopo il potabilizzatore
a che serve il potabilizzatore se per bere siamo costretti a comprare acqua in bottiglia?".

Saro Di Paola, 30 gennaio 2024

Commenti

caro Saro, ho letto con molto interesse quanto ti é accaduto con un elettrodomestico. Permettimi, anche se non ne hai di bisogno ma, voglio cogliere la palla al balzo per gli altri utenti che si dovessero trovare nelle tue stesse condizioni, di procedere come segue:- innanzitutto, a meno che non venga evidenziato che con l'abbandono dell'Amap al 31/01/2016 non sia subentrato il comune ma, altro GESTORE del S.I.I., bisogna presentare una diffida al comune, in quanto NON poteva immettere acxqua salina nella rete idrica onde evitare quanto da te denunciato;- la stessa procedura la si deve eseguire nei confronti dell'Amap. attuale gestore del S.I.I. e realtiva richiesta, di risarcimento danni per immissione di acqua non solo NON POTABILE ma, contenente sodio oltre la noirma.Se Cefalù, non fosse abitata dai così detti "don lappani", dopo aver diffidato prima il comune e successivamente l'Amap. si dovrebbe procedere con una class action. Pensi che i cifalutani la farebbero? Carissimo amico, a te formulare "l'ardua sentenza". Un abbraccio

Caro Giovanni,
come ti ho scritto replicando al tuo commento sul mio scritto del 19 settembre 2022, la questione idrica a Cefalù è molto intricata, almeno per tre aspetti:

- realizzazione del nuovo potabilizzatore e obblighi in favore di Sorgenti Presidiana derivanti dal contratto di projet financing col Comune di Cefalù;
- rapporti del Comune col nuovo gestore;d
- rapporti del nuovo gestore con gli utenti e lettura zero al contatore degli utenti.
La questione è intricata a tal punto da non consentire ad alcuna delle parti interessate, Amap, Comune ed utenti di avere la ricetta giusta per venirne a capo.

Quanto alla quarta sostituzione di uno scaldaacqua a casa mia, stamattina andando ad acquistare il nuovo ho avuto la sopresa di non doverlo pagare.
Ciò perchè avendo acquistato e pagato il terzo nell'agosto del 2022, presso lo stesso rivenditore al quale mi sono rivolto stamattina ed essendomi presentato con lo scontrino dell'avvenuto pagamento e col foglio al quale era spillato, mi è stato detto che l'elettrodomestico era in garanzia e che, pertanto, avevo diritto alla sua sostituzione senza dover pagare nulla.
Ovviamente, la garanzia vale per una sola sostituzione e dovrò pagare il prossimo.
Mi era già accaduto quando sono stato costretto a sostituire il primo.

Pertanto, l'unico suggerimento che mi sento di dare è quello di conservare lo scontrino d'acquisto di qualsiasi elettrodomestico può essere danneggiato dalla non potabilità dell'acqua che viene erogata dai rubinetti di Cefalù.

Quanto al resto, ribadisco quanto ho già scritto in un commento su FB.
Non pagherò bolletta alcuna che mi dovesse essere recapitata da AMAP.
Non per fare il sovversivo.
Soltanto per ricordare alle parti interessate, 
Legislatore, Comune e Amap, che da sempre ho fruito del SII, pagando le relative bollette per gli effettivi consumi al contatore.
E' del  Legislatore, del Comune e di Amap il compito di mettere gli utenti di Cefalù in condizione di pagare il giusto dovuto, con modalità e adempimenti che non li costringano a file dietro sportelli ma, come è sempre avvenuto, col semplice recapito di una fattura di importo simbolico che azzeri il pregresso.
Come utente sono diisposto a comunicare, con foto, la lettura del contatore alla data dell'azzeramento. 
Nulla di più.
 





 

Ho letto attentamente le argomentazioni di Saro e di Giovanni e sinceramente non ho elementi per stabilirire se con il potabilizzatore gli scaldaacqua  non avrebbero problemi di incrostazione, anche in presenza di tubature completamente marce, che comunque non renderebbero assolutamente  l'acqua  potabile.  Ma per quanto riguarda la cauzione da versare all'AMAP? Nella bolletta che ho ricevuto c'è una voce, a sinistra, che recita:"cauzione VERSATA" Dizione completamente falsa! Si tratta di cauzione DA VERSARE! Sono andato all'ufficio AMAP e ho chiesto la restituzione della cauzione a suo tempo versata all'AMAP ( ho l'ultima bolletta del 2017 ed è targata AMAP). Mi hanno risposto che mi devo rivolgere al Comune. Sono andato al Comune, dove mi hanno detto che è assolutamente falso: la cauzione me la deve rimborsare l'AMAP. Conclusione: se prima non si mettono d'accordo su  chi mi deve rimborsare la cauzione prima di versare la nuova, io non pago. Vorrei cortesemente sapere cosa pensano Saro e Giovanni in proposito. Grazie. 

Caro Enzo,
il fatto che per "la restituzione della cauzione che a suo tempo hai versato ad AMAP" sei andato all'ufficio AMAP presso il quale ti hanno detto che avresti dovuto rivolgerti al Comune e che al Comune ti hanno detto di rivolgerti ad AMAP è emblematico di quanto intricata sia la questione.
Personalmente, a Palermo, da decenni ho due utenze AMAP, una delle quali in ambito condominiale, e non ho mai avuto problemi.
Ciò perchè AMAP è sempre stata il gestore del servizio.

Anche io, come Giovanni, ritengo che a restituirtela debba essere AMAP.

Io, lo ripeto, non pagherò nulla.
Almeno sino a quando qualcuno non mi "taglierà l'acqua".
Quando qualcuno mi dovesse "tagliare l'acqua", se potrà farlo, obtorto collo vedrò come venire a capo della questione.

vorrei aggiungere ulteriori chiarimenti sia alla risposta di Saro sia alla situazione delle emissioni fatture da parte di Amap. Ma , poiché i chiarimenti sarebbero lunghi e, non ho più voglia di dilungarmi su come affrontare la situazione e come si dovrà affrontarla successiveamente, dò semplicemengte il mio parere ad Enzo. L'ultima fattura emessa dall'Amap, reca la data del 31/01/2016, perché successivamengte ha ceduto il S.I.I. (al comune?). Durante la gestione Amap, sono state richieste € 27,00 e che sono state rimborsate (?) con  l'ultima loro fattura. In  genere, la cauzione viene richiesta per coloro i quali non fanno l'accredito su c/c. Ma tra il comune e l'Amap, chi "dovrebbe" restituirti (?) la somma é certamente l'Amap

Cari Saro e Giovanni,vi ringrazio per le risposte. Io, da parte mia, aspetto indicazioni dall'AMAP. O mi rimborsa la cauzione o mi detrae l'importo della stessa dalla bolletta. Tertium non datur. Per non parlare della bolletta del negozio: 527 euro!  L'AMAP si degnerà di rispondere? Per me possono pure tagliare l'acqua sia a casa che, a maggior ragione,  al negozio. . 

Ora, che cosa si aspetterebbe un utente? Che l'AMAP si premurasse a chiarire la questione. E invece non chiarirà un bel nulla. Il motivo? Mistero!