“Pietra della memoria” o della “discordia”?

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(in riferimento ad alcuni commenti apparsi all'articolo "suggestioni" del 12 http://www.qualecefalu.it/lac/node/4291, il dott. L. Luciani ci scrive:)

Senza voler entrare nel merito della scelta del luogo dove, nell’abitato di Cefalù, sarà installata la "Pietra della memoria", mi sembra opportuno fare delle considerazioni su taluni commenti concernenti lo specifico tema, che ben poca relazione hanno con le proposte emerse per verificare l'impatto visivo dell'opera nel contesto urbano prescelto o da individuare.
Intanto, preliminarmente, intendo precisare che condivido l’idea di realizzare e utilizzare una "sagoma" del monumento a Re Ruggero II per individuare il sito più idoneo dove montarlo ed esaltarne il suo valore artistico.
L'indicazione del prof. Enzo Cesare di realizzare una "copia" in legno (compensato e polistirolo) dell'imponente scultura, da allocare temporaneamente al Molo per valutarne il reale "impatto" sul luogo inizialmente predestinato, è stata anche da me condivisa.
L’utilizzo della fittizia riproduzione dell’opera, voluta dalla Regione Siciliana, è stato ripresentato a seguito della nuova scelta operata dall’Amministrazione Comunale di mettere la “Petra della memoria” - che ormai si potrebbe ribattezzare “Pietra della discordia” - nella Piazza Cristoforo Colombo.
Tuttavia, il pur sommesso e asettico suggerimento per valutare il reale “inserimento” del pregevole manufatto dello scultore Salvo Salvato in una delle aiuole e non al centro della Piazza antistante alla Caserma Botta e il Teatro Comunale “Salvatore Cicero”, è stato anche motivo di giudizi e commenti fuorvianti.
Bisogna peraltro riconoscere che taluni poco condivisibili commenti e valutazioni riguardanti il mio contributo hanno avuto il merito di rivalutare le pregevoli indicazioni di Piano proposte nel tempo dell'arch. Pasquale Culotta. 
Proprio le scelte di pianificazione urbanistica contenute nel richiamato Piano Particolareggiato del Centro Storico, redatto dai professori Culotta e Leone, dimostrano, infatti, la suggestione e la centralità (1) della Piazza da dove si dispiega il Lungomare.
Luogo questo che congiunge lo scorcio a mare tra la parte storico-monumentale e quella più moderna della cittadina normanna, particolarmente vitale e ampiamente fruito da folle cosmopolite.
àgora (alla greca agorà) – La piazza centrale della polis greca, considerata come luogo di riunione e di mercato. Dizionario Enciclopedico Italiano – Giovanni Treccani.

Luciano Luciani
Presidente del Comitato di supporto alla candidatura dell’itinerario arabo-normanno di Cefalù, Monreale e Palermo a patrimonio dell’umanità.

ritratto di Salvatore Culotta

L'aggettivo "suggestiva" si

L'aggettivo "suggestiva" si riferiva ovviamente all'attuale piazza, e se diecine di automobili e autobus posteggiati, un chiosco per gelati, ombrelloni e simili sembrano a qualcuno suggestivi buon per lui. Se "agorà" significa luogo di riunione e di mercato non vedo come questa definizione possa attribuirsi a piazza C.Colombo dove a riunirsi sono soltanto le automobili e il mercato è costituito da un chiosco e da un bar.Noto una palese contraddizione tra il voler collocare una scultura al centro ( o dovunque) della piazza attuale e l'auspicare la realizzazione di un progetto che certo inopinate e improvvisate collocazioni non prevedeva, un progetto che, lui sì,scaturiva da una profonda e reale conoscenza della storia e della natura di questo paese.
Riassumendo: se suggestiva e agorà sono riferite ad un luogo che oggi non c'è (e forse mai ci sarà)sono pienamente d'accordo, non lo sono per la realtà attuale. Tutto ciò è, voglio precisarlo,detto col massimo rispetto per l'opinione e il modo in cui essa si esprime di chiunque, meritoriamente, partecipa ad una libera discussione.

ritratto di Saro Di Paola

LA COLPA E' DEL "PITTOSPORUM TOBIRA"

Che il dottor Luciani possa ritenere
"poco condivisibili taluni commenti e valutazioni riguardanti il suo contributo"
sulla collocazione della "pietra della memoria" rientra, CERTAMENTE, in quella DISCREZIONALITA' cui non può non essere ispirata l'opinione di
"chiunque, meritoriamente, partecipi ad una libera discussione".
CI MANCHEREBBE NON FOSSE COSI'!

Che il dottor Luciani possa ritenere che quegli stessi
"commenti e valutazioni poco condivisbili"
possano avere avuto, ADDIRITTURA,
"il merito di rivalutare le pregevoli indicazioni di Piano proposte nel tempo dell'arch. Pasquale Culotta" ,
pur rientrando in quella stessa DISCREZIONALITA' DI OPINIONE,
è TENTATIVO, assolutamente MAL RIUSCITO e MALDESTRO, DI GIUSTIFICARE quella definizione di AGORA' che Egli aveva attribuito alla piazza Cristoforo Colombo.

Una piazza, direi uno SLARGO URBANO, che a Cefalù,
proprio per quella definizione del
Dizionario Enciclopedico Italiano – Giovanni Treccani
che Egli ha tenuto a ricordare a quanti, come me,
Egli ha, EVIDENTEMENTE, ritenuto la ignorassimo,
NON E' MAI STATA AGORA' :
LA COLPA E' DEL "PITTOSPORUM TOBIRA" !

ritratto di Staff

Replica del dott. L. Luciani

Come sempre prevale la voglia di criticare.
In più circostanze, al di là dei sinonimi utilizzati e delle singole valutazioni o percezioni delle sensibilità sulla suggestione o meno dei luoghi interessati, è stato sviluppato un ragionamento nel quale si inquadrano le questioni sulle quali si sta dividendo la Città ed è emersa una conseguente concreta proposta di verifica sui luoghi per cercare di dirimere tali questioni.
Dato per scontato che i due luoghi individuati siano entrambi “teoricamente” idonei, si verifichi “praticamente” la materiale collocazione della sagoma del monumento a Ruggero II, dando così la possibilità a tutta la cittadinanza di confrontarsi e di esprimere un giudizio di merito.
Questo è e resta il sommesso e asettico suggerimento per valutare il reale “inserimento” del manufatto dello scultore Salvo Salvato, che all’atto della sua materiale collocazione potrà apparire più o meno pregevole di quanto ora si pensi.
Se qualcuno si vuole misurare lo faccia sulla base di questa proposta.
Per essere più concreto, ho percepito un radicamento di posizioni che provoca un ulteriore forte danno alla Città, in questa delicatissima fase che la vede nella lista propositiva italiana candidata a patrimonio dell’umanità, indipendentemente dalla esistenza e dalla collocazione della statua.
Spero di essere stato chiaro, anche se mi è noto il vezzo di taluni che non intendono comprendere o affrontare le propositive argomentazioni altrui, con un conseguente devastante effetto fuorviante.

Luciano Luciani
Presidente Comitato di supporto alla candidatura dell′Itinerario arabo-normanno
di Palermo, Monreale e Cefalù a patrimonio dell′umanità

ritratto di Saro Di Paola

ALLORA Si'!

Se "taluni sperano di essere stati chiari" io ho la certezza di esserlo stato.

Non perchè in me "prevalga la voglia di criticare" e, neanche, perchè abbia "il vezzo di non comprendere o affrontare le propositive argomentazioni altrui".
Con gli altri ho, non il "vezzo", ma la forma mentis di confrontarmi con gli argomenti.
Sulla collocazione della "pietra della memoria" ho espresso il mio parere, da tempo, e molto prima che altri abbiano ritenuto di esprimere il loro.
Mi sono "MISURATO" con altri su questo blog, su Cefalunews e sulle radio locali MOTIVANDO ED ARGOMENTANDO LE RAGIONI DEL MIO PARERE.

Non avendo altro da aggiungere ho, già da tempo, scritto che null'altro avrei aggiunto a quanto già detto.

Su quanto scritto, solo recentemente, da "taluni" sono intervenuto non per entrare nel merito della metodologia da seguire per "verificare “praticamente” la materiale collocazione della sagoma del monumento a Ruggero" ma, soltanto, per precisare che "fischi e fiaschi" non possono essere "utilizzati come sinonimi".
I fischi, infatti, sono entità molto diverse dai fiaschi.

Quando si ha "il vezzo", magari inconscio, di "utilizzarli" come tali, ALLORA Si',che gli "effetti conseguenti" sono "devastanti e fuorvianti".
Davvero!