Settembre 2014 volge alla fine ed il mio convincimento è divenuto certezza

Ritratto di Saro Di Paola

18 Settembre 2014, 05:54 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Sabato 20 luglio 2013, il Sindaco Lapunzina diede “il via agli incontri con i cittadini sulle grandi opere destinate a cambiare il volto di Cefalù”.
Quell’incontro è rimasto l’unico  “della lunga serie di incontri con la cittadinanza”, che, quel 20 di luglio, Lapunzina preannunziò avrebbe tenuto sul “nuovo porto di Fiume Carbone”.

Nella Sala delle Capriate, fu il giorno dei grandi numeri.
Quelli dell’architetto Tarizzo.

Ma non solo!

Nella Sala delle Capriate, fu il giorno del grande annuncio.
Quello dell’avvocato Veroni, Amministratore della Società “Porto di Cefalù”,

che, dopo avere manifestato la disponibilità della Società ad eseguire le “opere di compensazione” di cui il Comune abbisognava e dopo avere illustrato le procedure previste per l’inizio dei lavori, annunziò che “i lavori sarebbero iniziati dopo il decreto di approvazione della concessione, che, intoppi a parte, sarebbe arrivato entro il mese di settembre del 2014e che “i lavori sarebbero durati due anni o poco più”.

E fu, anche, il giorno del generale entusiasmo.
Quello degli intervenuti all’incontro-dibattito, che manifestarono una sola preoccupazione.
Quella dei potenziali effetti del nuovo porto sulla linea sabbiosa delle spiagge. (sic!)

Io, invece, di preoccupazioni non ne ho avute.
Manco una!
Mai!

Infatti, sin da quando, durante l’ultima campagna elettorale della primavera del 2012, quello stesso “progetto” venne presentato da Giuseppe Guercio, sindaco uscente e candidato sindaco, ho avuto il convincimento, fermo e pieno, che il “progetto” di quel nuovo porto a Fiume Carbone,

dell’atollo “ad impatto zero” che l’architetto Tarizzo ha disegnato per tutte le latitudini e per tutti i mari, da quello di Albenga a quello di Montesilvano,

con la forma straordinariamente simile a quella del testicolo umano,

altro non era se non fumo negli occhi.
Bufala per slideshow.
Di quelli che fanno innamorare facile, a prima vista, politicanti e creduloni.

Ora che settembre 2014 volge alla fine, senza che sia “arrivato il decreto di approvazione della concessione”, senza che della serie di “incontri sul nuovo porto a Fiume Carbone” annunziati dal Sindaco Lapunzina se ne sia svolto uno solo e senza che nessuno abbia più parlato di quel porto, quasi che, anche per Fiume Carbone, siano state altre carnevalate, quel mio convincimento è divenuto certezza.

Intanto, a Fiume Carbone, il mare continua a farsi giustizia da sé.
Altro che nuovo porto.
A Fiume Carbone, il mare, continua a riprendersi il mal tolto.
Inesorabilmente.

Saro Di Paola, 18 settembre 2014

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