Raddoppio ferroviario: la cantierizzazione nel territorio di Pollina e quella nel territorio di Cefalù

Ritratto di Saro Di Paola

17 Marzo 2015, 00:56 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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"Il Futuro sul Binario Giusto"
Questo lo “slogan” ad effetto che campeggiava sul manifesto, con il quale l’On. Magda Culotta, Sindaco di Pollina, ha pubblicizzato “l’iniziativa sui lavori del raddoppio ferroviario Ogliastrillo- Castelbuono”, che si è svolta, ieri 16 marzo 2015, nell’auditorium della Scuola Media di Finale di Pollina.
All’incontro non sono intervenuti il Governatore della Sicilia Crocetta, il Prefetto di Palermo Cannizzo e, neanche, il Sottosegretario alle infrastrutture Del Basso De Caro, che hanno giustificato la Loro assenza al Sindaco Culotta.
Anche se, secondo il Sindaco, Crocetta sarebbe potuto sopraggiungere nel corso del pomeriggio.

Assenti, anch’essi giustificati dalla “padrona di casa”, sono stati, molti Sindaci dei Comuni vicini, alcuni dei quali impegnati a Palermo nella soluzione della questione del servizio idrico integrato.
Per il Comune di Cefalù ha partecipato all’iniziativa l’Assessore Prof. Vincenzo Garbo.
Tante le assenze autorevoli al tavolo della presidenza, ma bello il colpo d’occhio dell’auditorium.

     

Come il Sindaco Culotta ha tenuto a precisare, aprendo l’incontro, “l’iniziativa” è stata da Lei “fortemente voluta per illustrare le opere di cantierizzazione che saranno allocate nel territorio del Comune di Pollina”.

A tal fine, l’ingegnere Filippo Palazzo, Direttore territoriale della RFI Palermo e l’ingegnere Pigna della TOTO Costruzioni, dopo avere dato, con una diapositiva, i numeri dell’opera (chilometri di gallerie, metri di viadotti, tonnellate di acciaio, metri cubi di calcestruzzo, conci prefabbricati, giornate lavorative, operai previsti …..),
hanno mostrato, con la proiezione di altre diapositive:
- il tracciato del passante ferroviario da Trapani Birgi a Finale e quello della tratta Ogliastrillo-Finale, 

-la “talpa” che sarà impiegata per realizzare le due canne cilindriche “parallele” della “galleria Cefalù” del diametro di 9 metri, entro le quali correranno i due binari, tra Ogliastrillo e Fiume Carbone,

- l’interno a conci prefabbricati di tali canne ed il cantiere di prefabbricazione e di stoccaggio dei conci

     

-i “macchinari tradizionali” con i quali sarà realizzata l’unica canna, a sezione circolare del diametro di 12,00 mt schiacciata al di sotto del piano del ferro, delle due gallerie più brevi, la “Sant’Ambrogio” e la “Malpertugio”,
- la sezione verticale delle due tipologie di galleria, le planimetrie dell’esterno ed i rendering della fermata di Cefalù, della stazione di Castelbuono e di quella di Pollina.
- le planimetrie delle aree di cantiere e di supporto logistico ricadenti nel territorio di Pollina 

I due ingegneri, tra una diapositiva e l’altra,  una trentina in tutto, hanno precisato:
- che i materiali di risulta dell’apertura delle gallerie saranno conferiti nelle cave di Rocca Lupa, di San Biagio e di Sciara; 
- che i lavori inizieranno da Ogliastrillo con la canna del binario in direzione Fiume Carbone;
- che le gallerie Sant’Ambrogio e Malpertugio saranno realizzate in contemporanea con la realizzazione di questa canna;
- che la canna parallela del binario in direzione Fiume Carbone-Ogliastrillo sarà realizzata dopo che sarà stata ultimata la prima.

La proiezione delle quattro o cinque diapositive sulla fermata di Cefalù e la precisazione che i lavori inizieranno dall’imbocco della canna di Ogliastrillo, hanno indotto tre dei cefaludesi, una decina in tutto, che siamo stati presenti all’incontro, ad intervenire nel “dibattito” per porre alcune precise domande all’ingegnere Palazzo.
Le sole, di natura strettamente tecnica, che siano state formulate nel corso dell'incontro.
Quelle dell’Architetto Prof. Marcello Panzarella, che ha chiesto a che distanza dall’attuale stazione di Cefalù correranno i binari e se è previsto l’impiego di tapis roulants per raggiungerli.
Le mie, ad integrazione delle domande di Panzarella, per conoscere la profondità, rispetto alla quota dell’attuale stazione, del piano del ferro ed il grado di approfondimento che avrà l’illustrazione della cantierizzazione nel territorio di Cefalù.
Quella dell’Assessore, Professor Vincenzo Garbo, per conoscere le ragioni di natura tecnica e di natura economica, per le quali i lavori inizieranno dall’imbocco di Ogliastrillo.

Domande, cui, con grande sorpresa nostra e degli altri presenti, non è stata data risposta alcuna.
Ciò perché, dopo il “bla bla bla” in politichese dell’Assessore Regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, il Sindaco Culotta ha chiuso i lavori.

Personalmente non so se, dopo la lodevole “iniziativa” del Sindaco Culotta, i presenti, e i pollinesi in particolare, si siano convinti che, per Pollina, “Il Futuro sia messo, proprio, sul Binario Giusto”.

Personalmente, sono convinto che, per Cefalù, il FUTURO potrebbe essere messo, proprio, SUL BINARIO SBAGLIATO.
Se accadrà che, all’analoga iniziativa, che il Sindaco Lapunzina, nel Suo commento all’editoriale, su Cefalunews, di ieri di Mario Macaluso , ha promesso “si svolgerà non appena la Toto Costruzioni avrà consegnato la variante della stazione sotterranea”, la RFI e la TOTO si dovessero presentare come si sono presentate, ieri, a Pollina.

La cantierizzazione nel territorio Cefalù, non potrà essere illustrata come è stata illustrata, ieri, quella di Pollina.
La cantierizzazione della galleria per accedere alla fermata sotterranea e di quelle per le uscite di sicurezza dalla fermata sarà nel cuore del centro urbano di Cefalù.
La cantierizzazione all’imbocco ed allo sbocco delle due canne ad Ogliastrillo sarà nel punto nevralgico, lato Palermo, dell’accesso a Cefalù.
La cantierizzazione all’imbocco ed allo sbocco delle due canne a Fiume Carbone sarà in una porzione di territorio con una morfologia tra le più accidentate del territorio comunale.
La cantierizzazione all’imbocco e allo sbocco nel Vallone di marzo delle gallerie Sant’Ambrogio e Malpertugio, sarà in una porzione di territorio non meno accidentata ed attraversata dalla strettissima strada comunale che collega la frazione alla statale 113.

Cefalù ha il diritto di sapere.
Meglio, di più e più dettagliatamente, di quanto è stato dato sapere a Pollina.
Non perchè Cefalù "meriti" più di Pollina.
Ma,  p
erché Pollina è sul pizzo e Finale sarà, soltanto, lambita dai cantieri del raddoppio.
Al contrario di Cefalù e Sant’Ambrogio, che saranno, invece, nella morsa dei cantieri.

Cefalù e Sant’Ambrogio, come ho scritto ieri,  non possono essere condannate a subire il processo di mutazione, che porterà al completamento del raddoppio e della nuova fermata sotterranea.
Cefalù e Sant’Ambrogio non possono accettare una condanna che non dovessero conoscere.
Per di più una condanna a tempo indeterminato.

Saro Di Paola, 17 marzo 2015

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Commenti

Caro Saro, così scrivevo nel giugno 2012:

Nonostante le somme disponibili, i lavori procedono troppo a rilento, come se a qualcuno gli otto anni trascorsi sembrino pochi. Se ne sono accorti persino le menti lente e talvolta ottuse dei nostri politici. Così gli ottusocrati della nostra politica hanno tentato di tenere un'audizione presso la Commissione attività produttive dell'Assessore regionale alle infrastrutture, dei vertici di Rfi, del consorzio “Cefalù 20” e i responsabili di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e Ugl.

Chissà cosa poteva uscire da questo alto consesso?

Il consesso, però, non ha partorito neanche un topolino, perché Rfi non ha partecipato all'audizione. Accampando pretesti, ha però dimostrato il suo disinteresse per la Sicilia. Al Nord il veloce treno “Italo”, che unisce Milano a Roma in poche ore, in Sicilia il lentissimo treno “Siculo”, che unisce Palermo a Messina in almeno quattro ore!

E tu ora, a tre anni di distanza, pretendi che le menti lente e talvolta ottuse dei nostri politici abbiano rispetto per i cittadini e per il territorio, a scapito dei loro proclami e del loro sfruttamento delle clientele! Non ricordi che a distruggere Roma non furono i barbari, ma i clientes?!