La salvezza del Giglio e la proclamite dei politici

Ritratto di Angelo Sciortino

10 Gennaio 2017, 06:23 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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A partire dal comunicato del Sindaco, per passare per quelli di altri politici e per i commenti di alcuni giovani politici più Epimetei che Prometei, per la loro specializzazione a seguire la strada tracciata da altri, la “promozione” dell'ospedale Giglio a ospedale non più “smantellabile” offrirebbe non pochi motivi per dedicare questo intervento alla polemica contro questi politici pronti a succhiare i meriti altrui come le sanguisughe il sangue di animali ben più nobili e più utili di loro.

La situazione, però, non merita polemica contro questi parassiti, perché è più giusto riconoscere i meriti a coloro che di questa vittoria (mutilata, come dirò più avanti) sono stati i coraggiosi artefici. Parlo degli Amministratori del Giglio, dei medici e del personale sanitario, che, quando ai gongolanti politici odierni sembrò giusto indicare l'ospedale Giglio come “presidio di base”, con reparti da chiudere e un perentorio suo ridimensionamento, non si arresero, ma continuarono a programmarne lo sviluppo e il rilancio. E così il Giglio oggi è invece “promosso” in “spoke”, ossia in struttura immediatamente al di sotto dell'hub.

Ed ecco la ragione del perché considero questa una vittoria mutilata: se hub significa strutture di secondo livello altamente specializzate e integrate, mentre spoke significa ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello specializzate in rianimazione e degenza, non può considerarsi la “vittoria” completa come la si vorrebbe fare apparire e, soprattutto, come l'impegno per il rilancio, per esempio, del reparto oncologico e la relativa ricerca avrebbero meritato. Qui tre momenti fondamentali di questa lotta per la crescita: http://www.qualecefalu.it/node/19965; http://www.qualecefalu.it/node/20083; http://www.qualecefalu.it/node/19968.

Una lotta condotta nell'assenza della politica, che era giunta persino a negare di avere già deciso il destino del Giglio, nascondendo persino l'esistenza di un documento stilato dall'Assessorato e inviato al Ministero per la sua approvazione: http://www.qualecefalu.it/node/19908.

Oggi, dopo aver letto i comunicati dei politici gongolanti, ho cercato invano quello della Fondazione Giglio, i cui responsabili, insieme a tutto il personale sanitario, sono gli unici ad avere il diritto di gongolare. Inutilmente, però, perché non ce n'era traccia. Ho allora telefonato al presidente Albano per chiedergliene notizia. Mi ha risposto che la Fondazione aveva preferito non emettere alcun comunicato, sebbene le decisioni politiche avessero evitato all'ospedale il suo declassamento, perché comunque non gli era stato dato il giusto riconoscimento per la realtà che la struttura rappresenta nel panorama sanitario regionale. Aggiungendo, infine, che egli preferisce continuare l'impegno fattivo e reale per lo sviluppo del Giglio, non perdendosi in chiacchiere.

E sì, quelle lasciamole a questa politica, colpita dalla malattia incurabile della proclamite. A noi cittadini comuni basta far sentire il nostro sostegno a coloro che ci difendono veramente, come abbiamo fatto nell'atrio della scuola media nel luglio scorso, suscitando tanto clamore.