Il Comune di Cefalù è fuorilegge: DURA LEX SED LEX

Ritratto di Saro Di Paola

17 Agosto 2017, 10:05 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Per raccontare quanto accadde a Cefalù dopo che, negli ultimi mesi del 2007, il Comune emise agli utenti del servizio idrico le prime bollette idriche maggiorate dell’onere della potabilizzazione ho scritto sei articoli:

  1. La “dichiarazione di guerra” del Comune a Sorgenti Presidiana (prima parte) - 4 luglio 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2562)
  2. La “dichiarazione di guerra” del Comune a Sorgenti Presidiana (seconda parte) - 5 luglio 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2575)
  3. La “dichiarazione di guerra” del Comune a Sorgenti Presidiana (terza parte) - 6 luglio 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2584)
  4. La “dichiarazione di guerra” del Comune a Sorgenti Presidiana (quarta parte) - 8 luglio 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2593)
  5. La “dichiarazione di guerra” del Comune a Sorgenti Presidiana (quinta parte) - 9 luglio 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2598)
  6. La “dichiarazione di guerra” del Comune a Sorgenti Presidiana (sesta parte) - 12 luglio 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2629)

Nei sei articoli ho raccontato l’accaduto con dovizie di particolari avvalendomi di documenti ufficiali.
Ne faccio una sintesi, la più estrema, che più estrema non si può, come introduzione al post odierno.

Dopo il recapito agli utenti delle prime bollette maggiorate, la politica cittadina cavalcò la tigre del malcontento sotto la spinta delle 1400 firme, che il Partito Democratico aveva raccolto sulla petizione per “la sospensione del ruolo e la riliquidazione delle fatture”, presentata al Sindaco Guercio
L’Amministrazione comunale avrebbe dovuto sospendere e riliquidare le fatture senza l’onere della potabilizzazione perché il POTABILIZZATORE era FUORILEGGE, perché PRIVO DELL’AUTORIZZAZIONE SANITARIA “prevista” dalla Legge.

Su tale autorizzazione la politica cittadina “s’incartò”.
Disse di tutto e di più come, per flash, ho ricordato nel post (https://www.qualecefalu.it/node/18941).

Su tale autorizzazione, la politica cittadina confuse le acque a tal punto da riuscire a confondere i vertici della Sanità Regionale, che, preoccupati dalla denuncia presentata alla Procura della Repubblica per la sua mancanza, prima, il 30 marzo del 2010, produssero quella che, nell’articolo (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1390 ), definii “la bufala del Dott. Vito De Blasi”  e dopo, il 5 maggio del 2010 da parte del “Dipartimento di Prevenzione medico” del Servizio dipartimentale igiene degli ambienti di vita, “L’ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE PER L’AUTORIZZAZIONE SANITARIA PER LE ACQUE DI FALDA DA DESTINARE AL CONSUMO UMANO”.


La documentazione elencata, che avrebbe dovuto corredare la richiesta per l’autorizzazione sanitaria prevista dalla Legge per destinare al consumo umano le acque di Presidiana e del pozzo Santa, non venne presentata dal Sindaco Guercio e non è stata, neanche, presentata dal Sindaco Lapunzina.
Se l’avessero presentata avrebbero fatto spreco di risorse e di danaro pubblico.
Come ho scritto, spiegandone le ragioni, nel post (https://www.qualecefalu.it/node/2598).
Il combinato disposto dell’articolo 4 del D.M. 26/03/91 – GIUDIZIO DI QUALITÀ E DI IDONEITÀ D’USO e del comma 1.a.1. dell’articolo 2 del Decreto Legislativo n° 31 del 2 febbraio 2001- Attuazione della direttiva 98/93/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano -   non lascia adito a dubbio alcuno.
E, ad essere destinata al consumo umano, almeno sino al 18 giugno del 2016, era, soltanto, l’acqua trattata dal potabilizzatore non quella di Presidiana e, neanche, quella di Santa Barbara.

Dal 18 giugno 2016, quando il Sindaco, con apposita ordinanza ha immesso in rete acqua grezza ed, a maggior ragione, dal 12 agosto 2017 quando il potabilizzatore ha sospeso la produzione, il COMUNE DI CEFALù DESTINA AL CONSUMO UMANO ACQUA SPROVVISTA DI AUTORIZZAZIONE SANITARIA ed è, perciò, FUORILEGGE.
A dirlo non sono io.
A dirlo è quello stesso combinato di cui sopra.
A dirlo sono le stesse Leggi per le quali IL POTABILIZZATORE NON è MAI STATO FUORI LEGGE.
DURA LEX SED LEX!

Saro Di Paola, 17 agosto 2017

Commenti

...è fuorilegge, ma poiché la legge dice quello che l'interpretazione dell'Amministrazione impone, non è fuorilegge. I legulei, caro Saro, sono duri a morire.