Il Punteruolo Rosso a Cefalù

ritratto di Gianfranco D Anna

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La presenza del Rhynchophorus ferrugineus, meglio conosciuto come Punteruolo Rosso, è ormai una realtà anche a Cefalù.

Sono diverse le palme di proprietà di privati che presentano evidenti segni di infestazione da parte del coleottero: anomalo portamento della chioma che assume un caratteristico aspetto divaricato "ad ombrello aperto" o, nei casi più gravi, perdita delle foglie dovuto al cedimento del rachide fogliare, per cui la pianta appare come "capitozzata", sino ad arrivare al vero e proprio "collasso" della pianta.

Lungomare G. Giardina

Via dei Mulini

Sfortunatamente in questo momento, non si conoscono dei trattamenti curativi che diano una certezza di risultati, soprattutto se l’infestazione non viene diagnosticata precocemente. I trattamenti tardivi, oltre ad essere inutili per risolvere l'attacco nella pianta infestata, sono anche di scarsa efficacia per cui il rimedio più efficace è abbattere tempestivamente tutte quelle palme che sono ormai compromesse per evitare, almeno, che le colonie di coleotteri abbandonino la pianta attaccata migrando su un nuovo esemplare propagando l’infestazione.

Il 27 settembre 2010, i consiglieri comunali del PD hanno presentato una mozione che, tra l’altro, impegnava il sindaco e l’amministrazione comunale «a sensibilizzare i cittadini affinché segnalino l’eventuale presenza, anche in aree private, di eventuali esemplari di palma infestati dal “punteruolo rosso”», nonché «a porre in essere, analogamente a quanto già fatto da altri comuni viciniori, dei progetti di prevenzione e di contrasto, nei confronti del Rhynchophorus ferrugineus, di concerto con il Dipartimento S.EN.FI.MI.ZO della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e l’Ente di Sviluppo Agricolo». (https://www.qualecefalu.it/lac/node/2618).
Tale mozione è stata successivamente approvata, all’unanimità, dal Consiglio comunale del 17 novembre 2010 (https://www.qualecefalu.it/lac/node/3057).

Il Comune, da parte sua, riferisce di aver avviato un’attività di osservazione e monitoraggio sulle palme di proprietà comunale, in particolare su quelle di Piazza Duomo, e che, a seguito di segnalazioni e richieste di intervento di privati, si è adoperato effettuando sopralluoghi, fornendo le opportune indicazioni e informando che, ai sensi del D.M. 7/2/2011, le spese per l’abbattimento e la distruzione delle palme irrimediabilmente colpite sono a carico del proprietario.

Da parte loro, però, vi sono ancora cittadini che, per non curanza, per sottovalutazione del problema o per i costi a proprio carico da sostenere per l’abbattimento e lo smaltimento della palma, non attuano nessuna misura, causando il propagarsi dell’incurabile male procurato dal parassita.

A giorni dovrebbe uscire un decreto regionale con il quale si darà ai privati un incentivo, un finanziamento speciale, per far sì che tolgano queste palme infestate che si trovano nei loro giardini.

Nel frattempo il territorio di Cefalù, che nel precede elenco aggiornato al 17 agosto 2010 rientrava nelle aree “cuscinetto” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/3746) con il Decreto del Dirigente del Servizio della Regione Siciliana n. 3439 del 30/09/2011 è stato inserito nelle aree 3 “infestate”.

Allegato B al D.D.S. n. 3439/2011 - Delimitazione delle aree interessate dall'infestazione di Rhynchophorus ferrugineus

Vorrei fornire, quindi, alcuni utili riferimenti normativi:

Il Decreto Assessoriale 7 gennaio 2011 “Piano di azione regionale per il contenimento e l’eradicazione del punteruolo rosso delle palme in zone delimitate.” pubblicato in GURS n. 6 del 4/2/2011 a pag 51 (http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g11-06/g11-06.pdf) prevede:

«1 Ambito di applicazione
Il presente piano di azione deve essere applicato su tutte le aree di nuova infestazione, in cui sono state rinvenute piante sensibili colpite dal punteruolo (Rhynchophorus ferrugineus), in coerenza con quanto stabilito della decisione della Commissione 2010/467/CE. Ne deriva che tali zone provengono esclusivamente dalle tipologie “cuscinetto o indenni”, per essere riclassificate come aree infestate. Il presente piano si applica, altresì, alle zone indenni e cuscinetto.
[…]
Si ritiene opportuno sottolineare che, a livello regionale, i risultati dei controlli annuali evidenziano la continua e inarrestabile espansione dell’infestazione, in quanto le metodiche di contenimento finora attuate non si sono mostrate risolutive.
[…]
Pertanto, si ritiene d’individuare preferenzialmente nell’abbattimento e distruzione delle piante attaccate, la misura ufficiale di elezione da applicare nelle zone di nuova infestazione, al fine di tentare la salvaguardia delle aree ancora indenni.»

Il successivo Decreto Dirigenziale n. 1984 del 01/07/2011 “Piano di azione regionale di attuazione delle misure fitosanitarie ufficiali contro il punteruolo rosso, in applicazione dell’ art. 7 comma 5 del Decreto Ministeriale 7/2/2011.”, pubblicato in GURS n. 30 del 14/07/201, decreta:

«Art. 2
1. Nelle aree di nuova infestazione, ex indenni o cuscinetto, sono confermate le misure ufficiali previste dal piano di azione regionale, di cui al Decreto Assessoriale 7/1/2011, pubblicato in GURS n.6 del 4/2/2011.
2. Con riferimento alle zone infestate e di contenimento, sono approvate le misure fitosanitarie riportate nel piano di azione di cui all'allegato B, che è parte integrante del presente Decreto, nel quale sono comprese anche le misure ufficiali di cui al comma precedente. Tutte le prescrizioni obbligatorie derivanti dall'applicazione del piano di azione, sono a cura e spese dei proprietari o conduttori, a qualsiasi titolo, dei luoghi ove sono presenti piante sensibili, fatta salva l'applicazione di eventuale normativa, recante interventi di sostegno connessi all'attuazione del presente provvedimento.»

«Art. 4
Fatta salva l'applicazione dell'art.500 del codice penale, chiunque non ottemperi alle prescrizioni fitosanitarie impartite con il presente Decreto, è punito con le sanzioni amministrative previste dall'art. 54 del Decreto Legislativo 19 Agosto 2005 n. 214.»

L’Allegato B del suddetto D.D.G. n. 1984/2011 prevede:

«Misure ufficiali nelle aree infestate a partire dall'anno 2010
[…]
3 Obbligo di comunicazioni
Avendo riguardo alla notifica annuale di cui all’art.6 del D.M., i proprietari o detentori a qualsiasi titolo di vegetali sensibili, che sospettino o accertino la comparsa dell'organismo nocivo in aree ritenute indenni, comprese le zone cuscinetto, sono obbligati a darne immediata comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale competente per territorio che dispone specifici accertamenti fitosanitari, per confermare o meno la presenza dell’organismo nocivo e valutare le misure fitosanitarie più opportune. […]»

Come già indicato in un mio precedente intervento dal titolo “Un Piano per fermare il punteruolo rosso”, sul sito dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari (http://www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Assessorato/index.htm), nella sezione a destra dedicata al Punteruolo Rosso, sono consultabili e scaricabili in formato .pdf: il D.D.G. n. 1984/2011 e relativi allegati, il D.D.S. n. 3439/2011 e relativi allegati ed il modello per la comunicazione da parte del proprietario di esecuzione misure fitosanitarie su palme infestate da punteruolo rosso.

Inoltre, voglio segnalare i recapiti dell’Ufficio provinciali del Servizio Fitosanitario Regionale di Palermo:

Unità Operativa 43 Osservatorio per le Malattie delle Piante di Palermo
Responsabile: Alfia Spadafora
Telefono: 091 229019 Fax 091 227424
Indirizzo: Via Uditore, 15 90145
E-mail: agri1.omppa@regione.sicilia.it

Con queste informazioni ed indicazioni spero di poter essere utile.

ritratto di Nicchi Salvatore

Mi corre l'obbligo di

Mi corre l'obbligo di segnalare, caro Franceso, che da un primo impatto vsivo, le palme di piazza del DUOMO, precisamente alcune lato Palazzo Maria, appaiono visibilmente sofferenti perchè hanno assunto il tipico colore della mela marcia.
Questo pare sia il primo stadio della malattia, infatti è notevole la differenza di colorazione verde vivo di altre in buono stato di vegetazione.
Nonostante siano in osservazione, ho voluto ugualmente segnalare il fatto!

ritratto di Vincenzo Gerone

Il ladro sotto la caserma..

Il comune vigila?!?Per dirla alla Totò...Ma mi faccia il piacere!!!
Basta segnalare una palma infetta da mesi e lasciata morire lì sotto il menefreghismo della gente tutta...quella accanto al vivaio salaverde..
Ho chiesto al vivaista se lo sapeva e mi ha detto di si; gli ho poi chiesto se l'aveva segnalata e mi ha detto di no.
Infine gli ho chiesto se al momento ne vendono di palme e mi ha detto "nemmeno di una".
Non aggiungo altro.

ritratto di Gianfranco D Anna

Caro Vincenzo...

quello che nella mozione presentata in consiglio comunale era stato, tra l'altro, chiesto all'amministrazione era di «sensibilizzare i cittadini affinché segnalino l’eventuale presenza, anche in aree private, di eventuali esemplari di palma infestati dal “punteruolo rosso”».
E' evidente che ciò o non è stato fatto o, quantomeno, andava fatto in modo più attento ed incisivo.
Il mio intervento, nel suo "piccolo", come, del resto il tuo interessamento, cerca proprio di supplire a questa carenza.

ritratto di Giusi Farinella

Anche a me occorre l'obbligo

Anche a me occorre l'obbligo di segnalare la presenza del punteruolo a Cefalù.
Infatti una palma del costaverde è stata colpita ... nonostante i trattamenti .. speriamo di salvarla e salvare le altre.

ritratto di Gianfranco D Anna

I tre tipi di intervento sulle palme

Per rendere più agevole la ricerca delle informazioni fin qui fornite nei diversi articoli, riporto, in un unico commento, i tre tipi di interventi previsti sulle palme nella lotta contro il Punteruolo rosso:

PREVENZIONE (Art. 4 dell’Allegato B al Decreto Dirigenziale n. 1984 del 1/7/2011) :

Interventi preventivi sulle palme sensibili non infestate.
La strategia di difesa di tipo preventivo dal Rhynchophorus ferrugineus (Olivier), si basa sull’utilizzo di accorgimenti tecnici, che evitino o limitino la possibilità d'insediamento dell’organismo nocivo sulle palme, consistenti in:
- accurate ispezioni periodiche su tutte le piante sensibili all’attacco del parassita;
- idonea potatura di foglie e infiorescenze secche da effettuarsi nel periodo invernale, quando gli adulti riducono sensibilmente i voli, con eliminazione dei residui ottenuti;
- evitare i tagli delle foglie verdi durante il periodo primaverile-estivo o, se proprio indispensabili, coprire e disinfettare le ferite con mastici eventualmente associati a insetticidi autorizzati per l’uso, in quanto la superficie di taglio è attrattiva nei confronti dell’insetto. Se i tagli sono effettuati in inverno, quando l’attività di volo dell’insetto è minore, bisogna tenere in considerazione che le ferite possono essere suscettibili di attacchi fungini, in quanto cicatrizzano più lentamente;
- trattamenti con l’impiego di prodotti fitosanitari […]. In ogni caso, tenuto conto della possibilità di autorizzazioni concesse dal Ministero della Salute solo temporaneamente, è opportuno contattare preventivamente il Servizio Fitosanitario Regionale, per acquisire informazioni aggiornate sui prodotti autorizzati o sulle formulazioni […]. I volumi di soluzione da utilizzare devono essere adeguati alla dimensione della palma ed assicurare la copertura, con cadenza mensile, dalla primavera all’autunno.

RISANAMENTO (Punto B dell’Allegato 1 al D.D.G. n. 1984 del 1/7/2011) :

L’intervento di risanamento (previo nulla osta dell’Ufficio del Servizio Fitosanitario competente) delle palme infestate ad uno stadio iniziale prevede:

- il trattamento ad azione insetticida con l’impiego di prodotti fitosanitari registrati, privilegiando le modalità di applicazione a basso impatto ambientale;
oppure
- il trattamento di potatura di risanamento consistente nella rimozione del materiale vegetale infestato e nella copertura delle superfici di taglio attraverso mastici attivati con prodotti insetticidi e fungicidi;
- la distruzione del materiale vegetale infestato rimosso attraverso triturazione meccanica fine o idoneo trattamento termico assicurandosi che i materiali di risulta ottenuti abbiano dimensioni inferiori ai 2 cm.

ABBATTIMENTO E DISTRUZIONE (Punto A dell’Allegato 1 al D.D.G. n. 1984 del 1/7/2011):

Qualora gli interventi precedenti non consentano il risanamento della palma o se l’infestazione è ad uno stadio avanzato è obbligatorio provvedere all'abbattimento e al corretto smaltimento del materiale infestato. Tale intervento prevede che:

- le operazioni avverranno in assenza di pioggia e vento forte, coprendo l’area sottostante la proiezione della chioma della pianta da abbattere con teli di plastica dello spessore di almeno 0,40 millimetri;
- il cantiere di lavoro sarà predisposto con almeno due operatori, di cui uno addetto ai tagli in sommità e uno a terra per consentire la raccolta immediata e tempestiva dei materiali di risulta;
- il taglio della palma sarà effettuato a sezioni successive, avendo cura di asportare le foglie e coprire l’apice vegetativo con imballaggi avvolgenti (reti antinsetto o teloni di plastica di adeguato spessore e resistenza);
- tutti i residui infestati depositati sul telone di plastica a fine operazione saranno raccolti e confinati in imballaggi avvolgenti (reti antinsetto o teloni di plastica di adeguato spessore e resistenza) e tutti gli stadi di sviluppo dell’insetto, che potrebbero accidentalmente liberarsi durante le operazioni di abbattimento, saranno tempestivamente soppressi;
- qualora la distruzione e lo smaltimento dei materiali di risulta infestati non sia effettuata in loco e sia necessario trasportarli in un sito diverso da quello di abbattimento, tutto il materiale infestato sarà confinato in imballaggi avvolgenti (reti antinsetto o teloni di plastica di adeguato spessore e resistenza) e/o trasportato con camion chiuso o telonato, per impedirne dispersioni accidentali;
- la distruzione del materiale vegetale infestato rimosso attraverso triturazione meccanica fine o idoneo trattamento termico assicurandosi che i materiali di risulta ottenuti abbiano dimensioni inferiori ai 2 cm.