CEFALU’ ED IL TURISMO ITINERANTE

ritratto di Saro Di Paola

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Innumerevoli sono le questioni politico-amministrative che il nuovo sindaco di Cefalù sarà chiamato ad affrontare.
Nel tentativo di risolverle o, quantomeno, di avviarle a soluzione.
In tantissime di tali questioni sarà indispensabile la collaborazione, fattiva e propositiva, dell’intero Consiglio comunale o, almeno, di una sua qualificata maggioranza.
Tantissime altre sono, invece, le questioni per le quali il sindaco dovrà avvalersi della collaborazione, altrettanto fattiva e propositiva, dei suoi assessori e dei responsabili dei servizi di cui l’organico del Comune dispone.

Tra tali ultime questioni v’è, indubbiamente, quella che attiene alla regolamentazione della circolazione di caravan ed autocaravan – roulottes e camper - nel tessuto viario interno al perimetro urbano, della sosta e del parcheggio degli stessi automezzi nelle apposite aree, pubbliche e private, all’interno del perimetro medesimo.
È, infatti, all’istituto della “ORDINANZA SINDACALE” che l’articolo 7 del Decreto Legislativo n° 285 - Nuovo Codice della Strada - ha demandato la “regolamentazione della circolazione nei centri abitati”.

Al riguardo il nuovo sindaco non potrà non tenere conto di quanto,
per la presenza di camper e roulottes,
è accaduto, ed accade, nelle principali arterie cittadine.

Il nuovo sindaco non potrà, altresì, non tenere conto delle ripercussioni sulla Città del cosiddetto turismo itinerante.
In termini di igiene e sanità.
In termini di immagine.
Un turismo, quello itinerante, che troppo spesso, se non sempre, non tiene conto alcuno dei dettami che il titolo V dell’articolo 185 del medesimo D.L. 285 sancisce sulle “NORME DI COMPORTAMENTO - sosta e parcheggio - DI AUTOCARAVAN E CARAVAN :
“ La sosta delle autocaravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio, attendamento e simili se l'autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l'ingombro proprio dell'autoveicolo medesimo”.

Dettami che i turisti itineranti dovrebbero rispettare.
Dettami che gli organi preposti al controllo dovrebbero far rispettare.
Senza esitazioni, senza incertezze, senza remore di sorta.
Tanto sono chiari, dettagliati, precisi.

Ed invece i turisti itineranti, a Cefalù, la fanno da padroni.
Al riguardo le foto che seguono dicono tutto.

Sono foto che ho scattato nelle stagioni estive degli anni scorsi.
Sono foto che dimostrano che i turisti itineranti fanno campeggio laddove non potrebbero transitare o, al più, potrebbero, soltanto, parcheggiare.

Ma non solo!
I turisti itineranti, dopo aver campeggiato laddove non avrebbero dovuto, si dimostrano particolarmente generosi con Cefalù.
Ci lasciano civili “omaggi” :
sacchetti con rifiuti ordinari, rifiuti speciali, liquami.

A cercare di ricordare a cotanti “turisti” i dettami dell’articolo 185 del nuovo codice della strada si corre il rischio di essere malmenati.
Se poi ci si permette di fotografare i loro misfatti, ben che vada, si subisce la minaccia di denuncia per violazione della privacy.
E’ accaduto a me, la mattina della domenica di Pasqua.
Per avere rivendicato maggiore rispetto per la mia Città.
Per essermi permesso di scattare le foto che seguono.

Mi sono dovuto allontanare in fretta dal luogo del “delitto”.
Per tornarmene in centro ho dovuto aspettare una gazzella dei Carabinieri.
Là, in fondo al lungomare, in prossimità della scala per Santa Lucia.
Pronto a darmela a gambe.
A distanza di sicurezza da chi aveva minacciato di denunciarmi.
Da chi ho corso il rischio di essere malmenato.

Saro Di Paola, 9 aprile 2012

ritratto di Riccardo Gervasi

"Sgarbi" a Cefalù

Insomma, caro Saro, come dire...le tue foto testimoniano i soliti e reiterati "sgarbi" alla città.
O mi sbaglio?

ritratto di Vincenzo Gerone

pagare il pizzo alla guardia di finanza...

Ieri addirittura c'era un camper con una famiglia barricata dentro che mangiava di tutto di più.
Il problema è che, il camper, oltre ad uscire fuori dalla linea che limita l'area entro la quale posteggiare, aveva persino la scaletta aperta, dal lato della strada, creando un vero pericolo per chi non se ne fosse accorto.
La cosa bella è che si difendono dicendo che hanno pagato il posteggio a pagamento..
Ma è regolare che i gestori della strisce blu accettino pagamenti da chi viola la legge visto che i camper non possono posteggiare al lungomare?
Ma l'ordinanza che aveva fatto la Vicari che proibiva il transito al Lungomare è vero che l'amministrazione GUERCIO l'ha polverizzata?
Sarebbe come pagare il pizzo alla guardia di finanza...