Il botta e risposta tra i Sindacati e la ToTo, la “temporanea tensione finanziaria” della ToTo ed il “PROBLEMA PROGETTUALE” PERMANENTE di RFI

Ritratto di Saro Di Paola

1 Marzo 2023, 09:56 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Ieri, 28 febbraio 2023, i Sindacati Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil hanno proclamato lo stato di agitazione nel cantiere del raddoppio Ogliastrillo-Castelbuono e nei prossimi giorni indiranno una manifestazione.
In un comunicato congiunto, i Segretari Generali Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo, tra l'altro, hanno scritto:
Siamo veramente stanchi e fortemente preoccupati, il cantiere di fatto è fermo da novembre. Continuiamo a essere presi in giro dall’azienda. E i lavoratori non vengono pagati, sono già in arretrato di due mensilità
Da settembre l’azienda ha continuato a ripeterci: ora ripartiamo. Ma così non è stato. Ci sono stati continui ritardi nei pagamenti, la cassa integrazione per un centinaio di lavoratori. Anche lo stop a causa del cedimento della montagna, che ha determinato la formazione di un fornello nella galleria. Non vogliamo accettare che, come spesso accade, le opere pubbliche in Sicilia debbano fermarsi. E questo non tanto per mancanza di risorse per completarle ma perché le aziende che sbarcano nell’Isola, convinte di fare cassa, a un certo punto, inspiegabilmente, vanno incontro a problemi di natura societaria, che impattano sui cantieri”.

A stretto giro è arrivata la replica ai Sindacati della ToTo, che, tra l’altro, ha scritto:
Il ritardo nel pagamento degli stipendi dei dipendenti che lavorano al raddoppio ferroviario a Cefalù è al momento di 15 giorni, e non di due mesi ed è conseguenza di una temporanea tensione finanziaria della società, già in via di superamento.
La ripartenza dello scavo della galleria Cefalù è, infatti, legata all’approvazione  della perizia di variante da parte del committente per risolvere un problema progettuale, non ascrivibile alla ToTo Costruzioni Generali e consentire la modifica dell’assetto di scavo della TBM dalla modalità “aperta” alla modalità “chiusa”, EPB, con bilanciamento al fronte di scavo”. 

Non ho elemento alcuno per dare ragione ai Sindacati o alla ToTo sui ritardi, di due mesi o di 15 giorni, nel pagamento degli stipendi dei dipendenti e, neanche, per entrare nel merito della temporanea tensione finanziaria della Società, rispetto alla quale sento il dovere di formulare il mio personale augurio che sia, veramente, temporanea e che le questioni che l’hanno causata siano risolte quanto prima e nel migliore dei modi per la Società medesima, azienda leader nel settore delle costruzioni, che “da oltre 60 anni, contribuisce alla crescita e al miglioramento infrastrutturale di Paesi, territori e comunità” e che è vanto per tutta l'Imprenditoria italiana.

Entro, invece, nel  merito della perizia di variante per risolvere un problema progettuale, di cui ToTo ha scritto nella replica ai Sindacati.

Un PROBLEMA che, per non essere ascrivibile alla TCG, è di RFI e che, però, non può essere circoscritto, come lascia intendere la replica della ToTo, a quello di consentire alla talpa Margherita di procedere con la modalità a camera chiusa e non con la modalità a camera aperta che ha causato la voragine, il cosiddetto fornello, che si è aperto a Vallone di Falco.

Un PROBLEMA, che non è temporaneo come la tensione finanziaria che sta vivendo la TCG,   ma che è PERMANENTE.
Infatti, forse che gli oltre mille metri di gallerie indispensabili per realizzare la fermata sotterranea potranno essere eseguiti con sistema TBM a camera chiusa e non piuttosto con gli unici metodi possibili, quelli tradizionali, che, notoriamente, sono, addirittura, meno sicuri di quelli con sistema TBM a camera aperta?

Un PROBLEMA CHE PERMARRA’ sino a quando RFI continuerà ad insistere sul “progetto definitivo” della fermata sotterranea di Cefalù, approvato dal Consiglio comunale nella seduta consiliare del 15 luglio 2003, e che, come ebbi a dire, senza mezzi termini, in quella stessa seduta, altro non era, e non è, se non il tentativo di fare entrare l’asino per la coda.

Tentativo, sinora, mai riuscito ad alcuno.
Tentativo, che mai riuscirà, ad alcuno.
Perché come ho scritto e ribadito più volte a partire dal 23 marzo 2015 su questo blog  (https://www.qualecefalu.it/node/16614), (https://www.qualecefalu.it/node/18815), (https://www.qualecefalu.it/node/18925), (https://www.qualecefalu.it/node/19162), (https://www.qualecefalu.it/node/19523), (https://www.qualecefalu.it/node/19880),
i NODI VENGONO AL PETTINE.
SEMPRE!

Saro Di Paola, 1 marzo 2023