Il “Redattore” della Ordinanza ha doti anche artistiche

Ritratto di Pino Lo Presti

23 Aprile 2014, 04:25 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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E’ pregio dell’opera artistica “spostare” il punto di “fuoco” che normalmente si ha sulla realtà, con la virtù della suggestione che talvolta provoca quel: “non so se sogno o sono desto”!

Questa la poesia che ho trovato alla fine della Ordinanza 38/2014, quasi una firma:

 
Determinazione area del centro storico

Ai fini e agli effetti della presente Ordinanza, per Centro storico
va intesa
la parte dell’abitato compresa
tra Piazza Diaz, Garibaldi, Via Umberto I°,

Vicolo Anonimo, Vicolo S. Maria,
Via Pitrè, Via S. Vito, Via S. Calogero,
Via S. Vito, Via Borgo, Vicolo Macello, Via Fiore, Vicolo Privilegio,
Via Decano Cimino, Vicolo Culotta,

Corso Ruggiero,
via C.O. Bordonaro,
Via Vittorio Emanuele, Via Candeloro, Via Giudecca

ricomprendendo tutte le vie laterali adiacenti
e di diramazione
con esclusione della via
Cavour e Discesa Paramuro


Si elencano quasi tutti “gli angoli” del quartiere Borgo St. Maria con la certosineria di un pittore o di un presepista napoletano dell’ '800, poi, con un guizzo rapido futurista, soltanto lo schema del “movimento elettrico” all’interno del Corpo abitato entro le mura, ed un suo propagarsi fino a piazza Diaz, da cui, poi lo sguardo torna su, oltre via Umberto I°, di nuovo verso il Borgo St. Maria.
Notevole la fattura di quel “ricomprendendo tutte le vie laterali adiacenti e di diramazione con esclusione della via Cavour e Discesa Paramuro”, un vero colpo d’effetto!

Ma ciò che più, al di là delle impressioni soggettive, dice non potersi trattare che di una poesia è che ciò su di cui maggiormente richiama l’attenzione - il Borgo St. Maria (attraverso la minuta descrizione dei suoi angoli più riposti) - non è oggetto della presente Ordinanza, cioè non vi ha un valore diverso da quello del restante territorio comunale, intendendo “ai fini e agli effetti della presente Ordinanza”.
Cioè, nella determinazione dell’area del centro storico, ai fini e agli effetti della presente Ordinanza, proprio quegli angoli e quelle pittoresche vie non vi avrebbero dovuto rientrare.
Senonchè evidentemente non può trattarsi che di poesia!


Per altri versi, andrebbe bene forse per una bozza di guida turistica ma del punto di vista del rigore della determinazione - “ai fini degli effetti della presente Ordinanza” -, del rigore dovuto cioè ad un testo normativo di ampio valore sociale, e la cui applicazione toccherà direttamente molta della loro vita quotidiana, dice molto sulla natura “creativa” della amministrazione del Governo della nostra Città.

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